RASSEGNA STAMPA 12.07.2002

 

MESSAGGERO
FALCONARA  «E' sconcertante assistere all'immobilismo di Regione, Provincia e Comune che dimostrano sia gravi insufficienze nel tutelare la salute pubblica sia mancanza di volontà politica nell'imporre all'Api interventi adeguati per l'eliminazione dell'impatto acustico causato dalla torcia e dall'impianto Igcc». A parlare così sono i comitati cittadini di Villanova e 25 Agosto, all'indomani di un ennesimo inconveniente alla centrale della raffineria, avvenuto l'altro giorno attorno alle 4.00 di mattina. «Da quando la centrale è entrata ufficialmente in funzione, nel febbraio 2001 - scrivono in una nota i comitati - ha collezionato 20 segnalazioni documentate alle autorità a causa del rumore a tutte le ore, notte e giorno. Rumore subito dai cittadini dei quartieri Centro, Stadio, Ville, Falconara Alta, Fiumesino, Villanova e Rocca Priora.
Inoltre, da febbraio 2001 si sono verificati due incidenti, il 13 novembre 2001 e il 7 Febbraio 2002, di cui uno grave per il ferimento di un operaio che ha portato al sequestro di parte dell'impianto. L'ennesimo inconveniente rumoroso subito l'altro giorno dai falconaresi conferma quanto esposto dai comitati a Gennaio 2001 alla magistratura: la rumorosità della torcia della centrale Igcc non è stata valutata né dallo studio di impatto ambientale dell'Api né in quello del Ministero dell'Ambiente. Ma se la questione rumore non è ancora risolta, quella ozono, invece, è in dirittura d'arrivo. E' di ieri, infatti, la notizia che la giunta regionale ha approvato lo schema di gestione degli interventi, operativi fino al 30 settembre, necessari a governare eventuali situazioni di crisi nel periodo 2002. Come nel 2001 c'è l'impegno dell'Api di controllare il rilascio di ammoniaca in misura non superiore a 3 milligrammi al metro cubo come concentrazione media mensile, mentre il comune ha predisposto un programma di riduzione o deviazione del traffico se la situazione lo rendesse necessario
 
RESTO DEL CARLINO
FALCONARA - Non si è fatta attendere la risposta dei Comitati cittadini dopo i fenomeni rumorosi emessi dalla centrale Igcc dell'Api l'altra notte. «Lo shock acustico provocato dalla torcia  scrivono i Comitati  ha nuovamente interrotto il sonno, il riposo e la quiete dei residenti dei quartieri Centro, Falconara Alta, Villanova, Fiumesino e Rocca Priora». I rappresentanti degli abitanti dei quartieri dicono inoltre che «da quando è entrata in funzione la centrale Igcc hanno collezionato 29 documentate segnalazioni alle autorità a causa del rumore e degli shock acustici che a tutte le ore hanno subito i cittadini». Per il Comitato, ciò conferma che «la rumorosità della torcia non è stata valutata nè nello studio di impatto ambientale presentato dall'Api ai ministri, nè nella valutazione di impatto ambientale redatta dal ministero dell'Ambiente»

FALCONARA - Un accordo per combattere l'emergenza ozono. Ieri la Giunta regionale ha approvato lo schema per la gestione degli interventi necessari a governare le eventuali sitauzioni di crisi nel periodo estivo.

L'accordo, proposto dall'assessore all'Ambiente Ottaviani, e al quale partecipano la Provincia, il Comune di Falconara, l'Arpam e la raffineria Api, sarà operante fino al 30 settembre e rientra negli impegni presi dalla Regione con il Piano di risanamento della qualità dell'aria del 2001. «Le novità - ha detto Ottaviani - sono due: l'Arpa dell'Emilia fornirà previsioni meteo costanti su quella porzione di territorio che consentiranno di controllare le soglie dell'ozono. Così,Regione e Comune di Falconara potranno informare tempestivamente i cittadini già nello stadio di preallarme». Questo «notevole passo in avanti» permette di «passare da un'azione di prevenzione ad una vera e propria pianificazione d'intervento alla quale concorrono sia gli Enti che i privati».

Falconara, com'è noto, insiste in un'area ad alto rischio ambientale, caratterizzata da due fattori di rischi: la raffineria e i tir. Sono loro ad incrementare il rischio ozono nei mesi più caldi. Riguardo all'Api, l'accordo prevede, per la gestione dell'emergenza, un monitoraggio particolarmente efficace e continuio con le 4 stazioni della rete provinciale per produrre dati concordati e certificati. I dati, trasmessi in tempo reale, faranno attivare immediatamente gli interventi anti emergenza, qualora una sola stazione rilevi un «rischio». Come nel 2001, inoltre, l'Api si impegna a controllare il rilascio di ammoniaca.

Il Comune ha poi predisposto un programma di riduzione e/o deviazione del traffico nel caso di superamento della soglia d'allarme per l'ozono e le polveri.

 
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