MESSAGGERO |
FALCONARA «E'
sconcertante assistere all'immobilismo di Regione, Provincia
e Comune che dimostrano sia gravi insufficienze nel tutelare
la salute pubblica sia mancanza di volontà politica
nell'imporre all'Api interventi adeguati per l'eliminazione
dell'impatto acustico causato dalla torcia e dall'impianto
Igcc». A parlare così sono i comitati cittadini di Villanova
e 25 Agosto, all'indomani di un ennesimo inconveniente alla
centrale della raffineria, avvenuto l'altro giorno attorno
alle 4.00 di mattina. «Da quando la centrale è entrata
ufficialmente in funzione, nel febbraio 2001 - scrivono in
una nota i comitati - ha collezionato 20 segnalazioni
documentate alle autorità a causa del rumore a tutte le ore,
notte e giorno. Rumore subito dai cittadini dei quartieri
Centro, Stadio, Ville, Falconara Alta, Fiumesino, Villanova
e Rocca Priora.
Inoltre, da febbraio 2001 si sono verificati due incidenti,
il 13 novembre 2001 e il 7 Febbraio 2002, di cui uno grave
per il ferimento di un operaio che ha portato al sequestro
di parte dell'impianto. L'ennesimo inconveniente rumoroso
subito l'altro giorno dai falconaresi conferma quanto
esposto dai comitati a Gennaio 2001 alla magistratura: la
rumorosità della torcia della centrale Igcc non è stata
valutata né dallo studio di impatto ambientale dell'Api né
in quello del Ministero dell'Ambiente. Ma se la questione
rumore non è ancora risolta, quella ozono, invece, è in
dirittura d'arrivo. E' di ieri, infatti, la notizia che la
giunta regionale ha approvato lo schema di gestione degli
interventi, operativi fino al 30 settembre, necessari a
governare eventuali situazioni di crisi nel periodo 2002.
Come nel 2001 c'è l'impegno dell'Api di controllare il
rilascio di ammoniaca in misura non superiore a 3
milligrammi al metro cubo come concentrazione media mensile,
mentre il comune ha predisposto un programma di riduzione o
deviazione del traffico se la situazione lo rendesse
necessario |
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RESTO DEL
CARLINO |
FALCONARA - Non
si è fatta attendere la risposta dei Comitati cittadini dopo
i fenomeni rumorosi emessi dalla centrale Igcc dell'Api
l'altra notte. «Lo shock acustico provocato dalla torcia
scrivono i Comitati ha nuovamente interrotto il sonno, il
riposo e la quiete dei residenti dei quartieri Centro,
Falconara Alta, Villanova, Fiumesino e Rocca Priora». I
rappresentanti degli abitanti dei quartieri dicono inoltre
che «da quando è entrata in funzione la centrale Igcc hanno
collezionato 29 documentate segnalazioni alle autorità a
causa del rumore e degli shock acustici che a tutte le ore
hanno subito i cittadini». Per il Comitato, ciò conferma che
«la rumorosità della torcia non è stata valutata nè nello
studio di impatto ambientale presentato dall'Api ai
ministri, nè nella valutazione di impatto ambientale redatta
dal ministero dell'Ambiente»
FALCONARA - Un accordo per
combattere l'emergenza ozono. Ieri la Giunta regionale ha
approvato lo schema per la gestione degli interventi
necessari a governare le eventuali sitauzioni di crisi nel
periodo estivo.
L'accordo, proposto
dall'assessore all'Ambiente Ottaviani, e al quale
partecipano la Provincia, il Comune di Falconara, l'Arpam e
la raffineria Api, sarà operante fino al 30 settembre e
rientra negli impegni presi dalla Regione con il Piano di
risanamento della qualità dell'aria del 2001. «Le novità -
ha detto Ottaviani - sono due: l'Arpa dell'Emilia fornirà
previsioni meteo costanti su quella porzione di territorio
che consentiranno di controllare le soglie dell'ozono.
Così,Regione e Comune di Falconara potranno informare
tempestivamente i cittadini già nello stadio di preallarme».
Questo «notevole passo in avanti» permette di «passare da
un'azione di prevenzione ad una vera e propria
pianificazione d'intervento alla quale concorrono sia gli
Enti che i privati».
Falconara, com'è noto,
insiste in un'area ad alto rischio ambientale,
caratterizzata da due fattori di rischi: la raffineria e i
tir. Sono loro ad incrementare il rischio ozono nei mesi più
caldi. Riguardo all'Api, l'accordo prevede, per la gestione
dell'emergenza, un monitoraggio particolarmente efficace e
continuio con le 4 stazioni della rete provinciale per
produrre dati concordati e certificati. I dati, trasmessi in
tempo reale, faranno attivare immediatamente gli interventi
anti emergenza, qualora una sola stazione rilevi un
«rischio». Come nel 2001, inoltre, l'Api si impegna a
controllare il rilascio di ammoniaca.
Il Comune ha poi predisposto
un programma di riduzione e/o deviazione del traffico nel
caso di superamento della soglia d'allarme per l'ozono e le
polveri. |
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