«La ferrovia
va arretrata da Pesaro fino a Termoli»
FALCONARA — Il comitato dei
residenti di Villanova sollecita l'arretramento verso monte
della linea ferroviaria adriatica «a partire da Pesaro fino
a Termoli» e annuncia la convocazione di un'assemblea
pubblica «se le amministrazioni interessate non
illustreranno pubblicamente e al più presto le ipotesi su
cui si sta decidendo». I cittadini intervengono così
nuovamente contro la progettazione preliminare integrata
degli interventi infrastrutturali oggetto di una convenzione
tra Regione Marche, Rfi spa e Anas. Secondo i membri del
comitato, l'arretramento è una soluzione «già scritta negli
atti» della dichiarazione della bassa Vallesina come area ad
alto rischio ambientale. Atti in cui, richiamando «le
particolari implicazioni territoriali che riguardano il
sistema urbano e insediativo» della zona su cui insiste la
raffineria Api, si parlava dell'opportunità di ricercare
«corridoi alternativi interni», con «l'allontanamento
dell'asse ferroviario nord-sud dalla zona costiera nella
parte centrale del corridoio». I residenti stigmatizzano poi
«una grave lacuna: l'informazione dei cittadini e il mancato
recepimento delle loro istanze». |
By pass
ferroviario, assemblea dei comitati
FALCONARA — Sul «perchè»
della discordanza dei due progetti per la realizzazione del
tanto discusso by pass ferroviario, i Comitati dei cittadini
di Villanova convocheranno presto un'assemblea pubblica. Un
incontro per capire l'orientamento delle amministrazioni
coinvolte nella stipula della prima convenzione, quella che
risale al dicembre del 2001 e che prevedeva lo spostamento
di tutto l'asse ferroviario verso monte, e quella successiva
che, al contrario, mette in preventivo solo lo spostamento
parziale dei binari. Più precisamente nel tratto da Marina
di Montemarciano fino alla stazione ferroviaria di
Falconara. «Nelle osservazioni inviate all'assessorato ai
trasporti e all'ambiente della Regione Marche — sostengono
gli esponenti del Comitato di Villanova — abbiamo espresso
la convinzione che per quanto riguarda la rete ferroviaria,
la soluzione agli interventi infrastrutturali è già scritta
negli atti che costituiscono la dichiarazione di alto
rischio. Ci sembra indispensabile a questo punto —
continuano — che tutte le amministrazioni pubbliche
coinvolte in questo problema colmino questa grave lacuna ed
informino i cittadini sulle ipotesi prospettate». |