RASSEGNA STAMPA 26.03.2002

 

MESSAGGERO
«La ferrovia va arretrata da Pesaro fino a Termoli»

FALCONARA — Il comitato dei residenti di Villanova sollecita l'arretramento verso monte della linea ferroviaria adriatica «a partire da Pesaro fino a Termoli» e annuncia la convocazione di un'assemblea pubblica «se le amministrazioni interessate non illustreranno pubblicamente e al più presto le ipotesi su cui si sta decidendo». I cittadini intervengono così nuovamente contro la progettazione preliminare integrata degli interventi infrastrutturali oggetto di una convenzione tra Regione Marche, Rfi spa e Anas. Secondo i membri del comitato, l'arretramento è una soluzione «già scritta negli atti» della dichiarazione della bassa Vallesina come area ad alto rischio ambientale. Atti in cui, richiamando «le particolari implicazioni territoriali che riguardano il sistema urbano e insediativo» della zona su cui insiste la raffineria Api, si parlava dell'opportunità di ricercare «corridoi alternativi interni», con «l'allontanamento dell'asse ferroviario nord-sud dalla zona costiera nella parte centrale del corridoio». I residenti stigmatizzano poi «una grave lacuna: l'informazione dei cittadini e il mancato recepimento delle loro istanze».

 
RESTO DEL CARLINO
By pass ferroviario, assemblea dei comitati

FALCONARA — Sul «perchè» della discordanza dei due progetti per la realizzazione del tanto discusso by pass ferroviario, i Comitati dei cittadini di Villanova convocheranno presto un'assemblea pubblica. Un incontro per capire l'orientamento delle amministrazioni coinvolte nella stipula della prima convenzione, quella che risale al dicembre del 2001 e che prevedeva lo spostamento di tutto l'asse ferroviario verso monte, e quella successiva che, al contrario, mette in preventivo solo lo spostamento parziale dei binari. Più precisamente nel tratto da Marina di Montemarciano fino alla stazione ferroviaria di Falconara. «Nelle osservazioni inviate all'assessorato ai trasporti e all'ambiente della Regione Marche — sostengono gli esponenti del Comitato di Villanova — abbiamo espresso la convinzione che per quanto riguarda la rete ferroviaria, la soluzione agli interventi infrastrutturali è già scritta negli atti che costituiscono la dichiarazione di alto rischio. Ci sembra indispensabile a questo punto — continuano — che tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte in questo problema colmino questa grave lacuna ed informino i cittadini sulle ipotesi prospettate».

 
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