RASSEGNA STAMPA 23.03.2002

 

MESSAGGERO
ANCORA-FALCONARA e le strategie di sviluppo

Sturani provoca Carletti: «Se chiudo Anconambiente tu chiudi il Cam?»

E' mancata la sponda della Provincia all'incontro “Ancona-Falconara una strategia di sviluppo comune?", organizzato dal circolo Riccardo Lombardi. Ma Giancarlo Carletti, sindaco di Falconara, e il collega di Ancona Fabio Sturani si sono già dati appuntamento dopo Pasqua per concretizzare il processo avviato ieri. All’incontro hanno partecipato un centinaio di persone. Appassionato l'intervento di Carletti, dalla sua un buon drappello di amministratori che lo hanno accompagnato per sostenerlo. Uno spiegamento che lo stesso Sturani ha sottolineato: «Mi sento in minoranza a casa mia». Il sindaco del capoluogo ha sottolineato l'assenza, oltre che della Provincia anche della Regione, basilare soprattutto sulla questione fiera: «Non avrei problemi a collocarla a Falconara - ha detto Sturani - ma ci sono difficoltà. Qui manca la Regione e manca una sua politica del sistema fieristico. Solo da questo può discendere la scelta di farla a Falconara o meno. Occorre allora stanare la Regione per capire cosa vuole e poi poter agire». L'impressione, comunque, è che i due sindaci, pur avendo punti di contatto, siano su livelli diversi. Alla necessità di una politica di area vasta convergente tra Ancona e Falconara auspicata da Carletti, Sturani risponde che «non si può mettere insieme una massa critica se non partendo almeno dai 32 Comuni limitrofi. Gli stessi già previsti nel ’90 da Del Mastro in quel progetto delle aree urbane. E' il numero minimo per poter affrontare proposte in modo sinergico. Solo dopo la costituzione di questo tavolo comune, capace di garantire qualità ed efficienza, possiamo parlare di Ancona-Falconara». E Sturani ha in serbo anche un'altra stoccata per la Regione: «La deve smettere di gestire, deve solo programmare. Spetta ai Comuni la gestione altrimenti si crea confusione. Ha ragione Carletti quando dice che non è solo un problema di progettazione urbanistica, ma di visione di insieme». Un atteggiamento questo che assieme a quello di Carletti potrebbe smuovere la Regione. La condivisione dei servizi pubblici è poi l'altro cavallo di battaglia di Sturani: «Bisogna gestirli congiuntamente in tutta la provincia». Poi la provocazione: «Sono disposto domani a chiudere Anconambiente, Falconara con il Cam cosa fa?».

 
RESTO DEL CARLINO
Carletti-Sturani, patto d'acciaio

FALCONARA — «Non abbiamo volontà egemoniche, anzi cerchiamo la collaborazione con tutte le città della provincia di Ancona». Con queste parole il sindaco del capoluogo di Regione, Fabio Sturani ha avviato il dibattito «chiarificatore» che si è tenuto ieri nella sala consiliare del Comune dorico. Un confronto sulle strategie che possono e potranno unire le due città per un comune sviluppo che le favorisca entrambe. Viaggio nella storia

Il dialogo che si è svolto alla presenza di un centinaio di persone tra cittadini anconetani e falconaresi alla presenza di quasi tutti i membri della giunta di Falconara è stato aperto dall'architetto Riccardo Picciafuoco. Un viaggio a ritroso nella storia, ripercorrendo i momenti salienti che hanno caratterizzato l'evoluzione di entrambi i territori. L'architetto incaricato dal Comune di Falconara di seguire tutti gli «step» che porteranno all'applicazione di una strategia comune non ha però tralasciato di soffermarsi su quelli che erano i motivi principali del dibattito. Viabilità

E' stato il primo cittadino di Falconara ad affrontare per primo questo gravoso problema che inevitabilmente «blocca» lo sviluppo del territorio falconarese impedendo la creazione di quell'area vasta di cui si è discusso tanto in questi ultimi periodi. «Non bisogna parlare delle ferite che il passato ci ha procurato — ha detto Carletti — ma considerare se esistono ipotesi per uno sviluppo diverso da quello attuale». Il sindaco di Falconara in pochi minuti ha dimostrato il suo attaccamento alla città e alla reale volontà di migliorare ciò che per anni ha penalizzato il territorio. Un intervento «appassionato» il suo che ha messo in risalto come l'intesa con la città di Ancona sia un passo decisivo verso il miglioramento. Aeroporto

Anche questo è stato un argomento su cui Carletti ha focalizzato gran parte della sua attenzione ritenendo che la struttura debba «amalgamarsi» con la città di Falconara divenendone in un certo senso il polo attrattivo. Fiera

Fabio Sturani ha messo in evidenza l'assenza della Regione in un problema di così ampia portata e non ha disdegnato qualche bacchettata all'Ente per ciò che riguarda la gestione e la programmazione. «La Regione — ha detto Fabio Sturani — non deve gestire il territorio, ma al contrario deve programmare le politiche per il raggiungimento degli obiettivi». Qualità della vita

Il primo cittadino di Ancona ha puntato molto sulla qualità della vita come priorità assoluta per la salvaguardia delle cittadinanze. Un principio questo che non ha colore politico secondo il sindaco di Ancona. Insomma, nell'incontro di ieri non si sono date risposte a proposte ancora sulla «carta». Occorrerà invece la sinergia degli Enti e la volontà, più volte dimostrata nel summit di ieri, di agire per un unico scopo comune: quello di migliorare entrambe le città, un obiettivo che potrà essere raggiunto solo attraverso il dialogo e reciproche concessioni.

 
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