Carletti-Sturani, patto d'acciaio
FALCONARA — «Non abbiamo
volontà egemoniche, anzi cerchiamo la collaborazione con
tutte le città della provincia di Ancona». Con queste parole
il sindaco del capoluogo di Regione, Fabio Sturani ha
avviato il dibattito «chiarificatore» che si è tenuto ieri
nella sala consiliare del Comune dorico. Un confronto sulle
strategie che possono e potranno unire le due città per un
comune sviluppo che le favorisca entrambe. Viaggio nella
storia
Il dialogo che si è svolto
alla presenza di un centinaio di persone tra cittadini
anconetani e falconaresi alla presenza di quasi tutti i
membri della giunta di Falconara è stato aperto
dall'architetto Riccardo Picciafuoco. Un viaggio a ritroso
nella storia, ripercorrendo i momenti salienti che hanno
caratterizzato l'evoluzione di entrambi i territori.
L'architetto incaricato dal Comune di Falconara di seguire
tutti gli «step» che porteranno all'applicazione di una
strategia comune non ha però tralasciato di soffermarsi su
quelli che erano i motivi principali del dibattito.
Viabilità
E' stato il primo cittadino
di Falconara ad affrontare per primo questo gravoso problema
che inevitabilmente «blocca» lo sviluppo del territorio
falconarese impedendo la creazione di quell'area vasta di
cui si è discusso tanto in questi ultimi periodi. «Non
bisogna parlare delle ferite che il passato ci ha procurato
— ha detto Carletti — ma considerare se esistono ipotesi per
uno sviluppo diverso da quello attuale». Il sindaco di
Falconara in pochi minuti ha dimostrato il suo attaccamento
alla città e alla reale volontà di migliorare ciò che per
anni ha penalizzato il territorio. Un intervento
«appassionato» il suo che ha messo in risalto come l'intesa
con la città di Ancona sia un passo decisivo verso il
miglioramento. Aeroporto
Anche questo è stato un
argomento su cui Carletti ha focalizzato gran parte della
sua attenzione ritenendo che la struttura debba
«amalgamarsi» con la città di Falconara divenendone in un
certo senso il polo attrattivo. Fiera
Fabio Sturani ha messo in
evidenza l'assenza della Regione in un problema di così
ampia portata e non ha disdegnato qualche bacchettata
all'Ente per ciò che riguarda la gestione e la
programmazione. «La Regione — ha detto Fabio Sturani — non
deve gestire il territorio, ma al contrario deve programmare
le politiche per il raggiungimento degli obiettivi». Qualità
della vita
Il primo cittadino di Ancona
ha puntato molto sulla qualità della vita come priorità
assoluta per la salvaguardia delle cittadinanze. Un
principio questo che non ha colore politico secondo il
sindaco di Ancona. Insomma, nell'incontro di ieri non si
sono date risposte a proposte ancora sulla «carta».
Occorrerà invece la sinergia degli Enti e la volontà, più
volte dimostrata nel summit di ieri, di agire per un unico
scopo comune: quello di migliorare entrambe le città, un
obiettivo che potrà essere raggiunto solo attraverso il
dialogo e reciproche concessioni. |