RASSEGNA STAMPA 21.03.2002

 

MESSAGGERO
Il sindaco di Falconara positivamente impressionato dalle previsioni di sviluppo che confermano molte sue intuizioni

Fiera subito, poi conquistiamo il mare

«Bohigas ci ha aperto nuove prospettive. Con intelligenza»

FALCONARA - Emesso il verdetto Bohigas, arriva il giudizio Carletti. Il primo cittadino falconarese tacciato più volte come l'uomo dei progetti troppo ambiziosi ha trovato piena rispondenza ai suoi piani nel documento elaborato dall'architetto spagnolo. Raffineria, collegamenti viari, stradali e ferroviari, fiera e sviluppo marittimo i punti cardine che trovano concordi i due personaggi.

«La mia impressione - confessa Carletti - è molto positiva perché il piano elaborato dai professionisti spagnoli apre nuovi spazi e prospettive per il nostro territorio. Le linee tracciate confermano le scelte già individuate dall'amministrazione e rafforzate con lo stravolgimento della rete viaria, ormai superata, proposto da Bohigas».

E' soddisfatto per il no dell'architetto alla bretella secca ipotizzata dalla Regione per deviare la ferrovia dall’Api?

«La bretella così come prospettata era una sovrapposizione violenta ed è stata pensata senza valutare le conseguenze per il territorio. Bohigas, invece, è partito da un punto di vista diverso. Ha elaborato la sua proposta dopo un'accurata valutazione del territorio, di cui ha studiato con intelligenza l'architettura e le implicazioni urbanistiche. Si è posto semplicemente un problema: arrivare ad una soluzione armonica, capace di integrare le esigenze di tutte le parti coinvolte, senza mettere in secondo piano il territorio, evitando, quindi, la sovrapposizione violenta».

Parliamo ora di viabilità: per la rete stradale Bohigas ipotizza un cambiamento radicale.

«Occorre affinare il progetto di uscita a nord. Ma, come sottolineato dallo stesso architetto, qui bisogna coinvolgere nelle problematiche tutte le parti, arrivando ad una condivisione sovracomunale. La questione viabilità va affrontata insieme all'Anas, alla ferrovie e agli enti sovracomunali per raggiungere una vera soluzione e iniziare a generare ipotesi nell'ottica dell'area vasta».

Veniamo, invece, ad un tema caldo: la raffineria. Bohigas ha rilanciato il concetto della convivenza a certe condizioni prospettando nel futuro un'altra destinazione se l'impianto cessasse l'attività. E' possibile secondo lei la convivenza?

«L'atteggiamento dell'amministrazione sul tema raffineria è rimasto immutato. E' lo stesso delle due campagne elettorali. Ma si condivide la posizione ineluttabile nel medio periodo di convivenza a certe condizioni: la sicurezza. Questo perché la raffineria fa parte del paesaggio e deve essere considerata come tale. La compatibilità nel medio periodo è un dovere, ma è da trasformare in seguito in un'altra ipotesi urbanistica. Certe infrastrutture sono un freno per lo sviluppo del territorio che merita altre destinazioni se vuole guardare al futuro. Le chiavi sono la riconquista del mare e la Fiera».

Appunto veniamo all'ipotesi Fiera, via libera da Bohigas e ora anche da Del Mastro.

«La fiera è già fattibile, bisogna considerarla come motore di sviluppo dell'intera area a nord Sul territorio dell'area metropolitana avrebbe un ruolo strategico per tutti».

Cosa manca a Falconara per avviare la fase del cambiamento?

«La volontà politica e le capacità tecnico-progettuali, messe in cantiere ora con Bohigas. Le novità non vanno temute, se si vuole il cambiamento è possibile».

 

Franco Del Mastro e l'ipotesi fiera

Ex sindaco di Ancona dà la spinta a Carletti

FALCONARA - Sì all'idea di una nuova fiera, di Ancona e delle Marche, nell'hinterland del capoluogo. A dare il “via libera" è Franco Del Mastro, ex sindaco di Ancona, che dà il suo appoggio al primo cittadino di Falconara, Giancarlo Carletti, che ha proposto il territorio compreso tra il casello dell'autostrada nord e l'aeroporto come luogo ideale. Un sì che arriva a sorpresa alla vigilia di un importante appuntamento, quello di domani nella sala consiliare del Comune di Ancona tra i sindaci Sturani e Carletti e il presidente della provincia Giancarli sul tema “Ancona-Falconara, una strategia comune di sviluppo?". Si tratta di un dibattito organizzato dal Circolo Riccardo Lombardi. Tra i promotori, appunto, anche Franco Del Mastro, ora segretario della Camera di commercio di Ancona, tra ai primi ad iniziare il discorso di area vasta. «Quando ero sindaco - ricorda - era stato sottoscritto un protocollo tra Comune di Ancona, Regione, Provincia e ministero delle Aree urbane per la creazione di progetti sull'area metropolitana. Allora comprendeva ben 32 Comuni fino a Senigallia e Jesi. Però la nostra area metropolitana non venne inserita nell'elenco di quelle nazionali, venimmo schiacciati da realtà come quella urbana di Milano e Napoli. Ma l'idea era buona, andava coltivata. Ora è tornata alla ribalta con Sturani e Carletti. E' un argomento da approfondire soprattutto in un momento di programmazione urbanistica per Ancona che non può prescindere da Falconara. L'ottica deve essere di una visione unica». E la fiera è possibile come vorrebbe Carletti nell'area metropolitana?. «Certo, è questa la strada. Si parla di spostare la Fiera di Bologna più in periferia, quella di Ferrara è distante 30 km dalla città. Quindi allontanare la Fiera di Ancona non è un problema. Certo non può andare a Pesaro o Ascoli, ma senz'altro nell'hinterland. Occorrono progetti di fattibilità e finanziamenti, ma bisogna pensare che si deve costruire la fiera non di oggi, ma del futuro». I più critici puntano il dito contro l'Api. Ma secondo l'architetto Bohigas non sarebbe un problema insormontabile, con le dovute trasformazioni ambientali il territorio falconarese potrebbe comunque ospitare il polo fieristico. Certo però che l'Api dovrebbe garantire più sicurezza: meno incidenti e rumori.

 

LE LINEE

LA FILOSOFIA

La presentazione del documento elaborato da Oriol Bohigas traccia il futuro di Falconara. Passo successivo sarà la condivisione del progetto con la città. Attraverso una serie di eventi si cercherà di coinvolgere i cittadini in questo processo di trasformazione, raccogliendo i loro parei e facendoli partecipi. Carletti punta ad un nuovo rapporto con la città: i cittadini devono sentirsi parte del territorio dove vivono riscoprendo quell'identità perduta da tempo attraverso il perseguimento di obiettivi comuni. Primo fra tutti il rilancio del territorio.

LA RAFFINERIA

Sì alla convivenza nel medio periodo a patto che siano rispettate le condizioni di sicurezza. Ma in futuro si prevede un'altra destinazione per quell'area.

IL FRONTE MARITTIMO

Restituire la città al mare, spostando la ferrovia, creando un porto marittimo e il lungomare.

LA FIERA

Un'occasione di sviluppo per l'intera Vallesina, per il capoluogo e per Falconara nell'ottica dell'area vasta.

LA RETE STRADALE

Va riorganizzarla in modo peculiare con nuovi accessi.

 
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