Il sindaco di
Falconara positivamente impressionato dalle previsioni di
sviluppo che confermano molte sue intuizioni
Fiera subito, poi
conquistiamo il mare
«Bohigas ci ha aperto nuove
prospettive. Con intelligenza»
FALCONARA - Emesso il
verdetto Bohigas, arriva il giudizio Carletti. Il primo
cittadino falconarese tacciato più volte come l'uomo dei
progetti troppo ambiziosi ha trovato piena rispondenza ai
suoi piani nel documento elaborato dall'architetto spagnolo.
Raffineria, collegamenti viari, stradali e ferroviari, fiera
e sviluppo marittimo i punti cardine che trovano concordi i
due personaggi.
«La mia impressione -
confessa Carletti - è molto positiva perché il piano
elaborato dai professionisti spagnoli apre nuovi spazi e
prospettive per il nostro territorio. Le linee tracciate
confermano le scelte già individuate dall'amministrazione e
rafforzate con lo stravolgimento della rete viaria, ormai
superata, proposto da Bohigas».
E' soddisfatto per il no
dell'architetto alla bretella secca ipotizzata dalla Regione
per deviare la ferrovia dall’Api?
«La bretella così come
prospettata era una sovrapposizione violenta ed è stata
pensata senza valutare le conseguenze per il territorio.
Bohigas, invece, è partito da un punto di vista diverso. Ha
elaborato la sua proposta dopo un'accurata valutazione del
territorio, di cui ha studiato con intelligenza
l'architettura e le implicazioni urbanistiche. Si è posto
semplicemente un problema: arrivare ad una soluzione
armonica, capace di integrare le esigenze di tutte le parti
coinvolte, senza mettere in secondo piano il territorio,
evitando, quindi, la sovrapposizione violenta».
Parliamo ora di viabilità:
per la rete stradale Bohigas ipotizza un cambiamento
radicale.
«Occorre affinare il progetto
di uscita a nord. Ma, come sottolineato dallo stesso
architetto, qui bisogna coinvolgere nelle problematiche
tutte le parti, arrivando ad una condivisione sovracomunale.
La questione viabilità va affrontata insieme all'Anas, alla
ferrovie e agli enti sovracomunali per raggiungere una vera
soluzione e iniziare a generare ipotesi nell'ottica
dell'area vasta».
Veniamo, invece, ad un tema
caldo: la raffineria. Bohigas ha rilanciato il concetto
della convivenza a certe condizioni prospettando nel futuro
un'altra destinazione se l'impianto cessasse l'attività. E'
possibile secondo lei la convivenza?
«L'atteggiamento
dell'amministrazione sul tema raffineria è rimasto immutato.
E' lo stesso delle due campagne elettorali. Ma si condivide
la posizione ineluttabile nel medio periodo di convivenza a
certe condizioni: la sicurezza. Questo perché la raffineria
fa parte del paesaggio e deve essere considerata come tale.
La compatibilità nel medio periodo è un dovere, ma è da
trasformare in seguito in un'altra ipotesi urbanistica.
Certe infrastrutture sono un freno per lo sviluppo del
territorio che merita altre destinazioni se vuole guardare
al futuro. Le chiavi sono la riconquista del mare e la
Fiera».
Appunto veniamo all'ipotesi
Fiera, via libera da Bohigas e ora anche da Del Mastro.
«La fiera è già fattibile,
bisogna considerarla come motore di sviluppo dell'intera
area a nord Sul territorio dell'area metropolitana avrebbe
un ruolo strategico per tutti».
Cosa manca a Falconara per
avviare la fase del cambiamento?
«La volontà politica e le
capacità tecnico-progettuali, messe in cantiere ora con
Bohigas. Le novità non vanno temute, se si vuole il
cambiamento è possibile».
Franco Del Mastro e l'ipotesi
fiera
Ex sindaco di Ancona dà la
spinta a Carletti
FALCONARA - Sì all'idea di
una nuova fiera, di Ancona e delle Marche, nell'hinterland
del capoluogo. A dare il “via libera" è Franco Del Mastro,
ex sindaco di Ancona, che dà il suo appoggio al primo
cittadino di Falconara, Giancarlo Carletti, che ha proposto
il territorio compreso tra il casello dell'autostrada nord e
l'aeroporto come luogo ideale. Un sì che arriva a sorpresa
alla vigilia di un importante appuntamento, quello di domani
nella sala consiliare del Comune di Ancona tra i sindaci
Sturani e Carletti e il presidente della provincia Giancarli
sul tema “Ancona-Falconara, una strategia comune di
sviluppo?". Si tratta di un dibattito organizzato dal
Circolo Riccardo Lombardi. Tra i promotori, appunto, anche
Franco Del Mastro, ora segretario della Camera di commercio
di Ancona, tra ai primi ad iniziare il discorso di area
vasta. «Quando ero sindaco - ricorda - era stato
sottoscritto un protocollo tra Comune di Ancona, Regione,
Provincia e ministero delle Aree urbane per la creazione di
progetti sull'area metropolitana. Allora comprendeva ben 32
Comuni fino a Senigallia e Jesi. Però la nostra area
metropolitana non venne inserita nell'elenco di quelle
nazionali, venimmo schiacciati da realtà come quella urbana
di Milano e Napoli. Ma l'idea era buona, andava coltivata.
Ora è tornata alla ribalta con Sturani e Carletti. E' un
argomento da approfondire soprattutto in un momento di
programmazione urbanistica per Ancona che non può
prescindere da Falconara. L'ottica deve essere di una
visione unica». E la fiera è possibile come vorrebbe
Carletti nell'area metropolitana?. «Certo, è questa la
strada. Si parla di spostare la Fiera di Bologna più in
periferia, quella di Ferrara è distante 30 km dalla città.
Quindi allontanare la Fiera di Ancona non è un problema.
Certo non può andare a Pesaro o Ascoli, ma senz'altro
nell'hinterland. Occorrono progetti di fattibilità e
finanziamenti, ma bisogna pensare che si deve costruire la
fiera non di oggi, ma del futuro». I più critici puntano il
dito contro l'Api. Ma secondo l'architetto Bohigas non
sarebbe un problema insormontabile, con le dovute
trasformazioni ambientali il territorio falconarese potrebbe
comunque ospitare il polo fieristico. Certo però che l'Api
dovrebbe garantire più sicurezza: meno incidenti e rumori.
LE LINEE
LA FILOSOFIA
La presentazione del
documento elaborato da Oriol Bohigas traccia il futuro di
Falconara. Passo successivo sarà la condivisione del
progetto con la città. Attraverso una serie di eventi si
cercherà di coinvolgere i cittadini in questo processo di
trasformazione, raccogliendo i loro parei e facendoli
partecipi. Carletti punta ad un nuovo rapporto con la città:
i cittadini devono sentirsi parte del territorio dove vivono
riscoprendo quell'identità perduta da tempo attraverso il
perseguimento di obiettivi comuni. Primo fra tutti il
rilancio del territorio.
LA RAFFINERIA
Sì alla convivenza nel medio
periodo a patto che siano rispettate le condizioni di
sicurezza. Ma in futuro si prevede un'altra destinazione per
quell'area.
IL FRONTE MARITTIMO
Restituire la città al mare,
spostando la ferrovia, creando un porto marittimo e il
lungomare.
LA FIERA
Un'occasione di sviluppo per
l'intera Vallesina, per il capoluogo e per Falconara
nell'ottica dell'area vasta.
LA RETE STRADALE
Va riorganizzarla in modo
peculiare con nuovi accessi. |