RASSEGNA STAMPA 19.03.2002

 

MESSAGGERO
Il petrolio schizza, operaio dell’Api si ferisce al volto I dispositivi di protezione individuale hanno per fortuna limitato i danni, prognosi di quindici giorni

FALCONARA — Ennesimo incidente ad un operaio dell'Api, questa volta, fortunatamente, senza conseguenze gravi per l'uomo coinvolto. Schizzi di petrolio sul volto, ma con casco, guanti e occhiali protettivi, il peggio è stato scongiurato. Un po' di spavento, ma nulla di più serio. Immediato l'intervento di primo soccorso. All'origine dell'inconveniente alcuni schizzi di petrolio che hanno colpito nella parte inferiore del viso l'addetto mentre stava regolarmente lavorando. Una brutta avventura che comunque gli ha comportato una corsa all'ospedale e un bollettino medico che parla di una prognosi di quindici giorni. L'incidente, che ha coinvolto l'operatore della raffineria Api, è accaduto domenica scorsa. In particolare, l'addetto dello stabilimento petrolifero si è leggermente ustionato al volto mentre stava effettuando alcune operazioni. E' stato colpito all'improvviso sul viso da schizzi di petrolio. Tutto è accaduto nell'arco di pochi minuti, mentre l'uomo stava svolgendo, in particolare, operazioni di campionamento. La prognosi dei medici, dopo la visita al pronto soccorso, è risultata di 15 giorni. Una nota dell'azienda precisa che «l'operaio è stato incidentalmente interessato da alcuni schizzi di prodotto caldo sulla parte inferiore del viso». E precisa anche che l'inconveniente ha avuto effetti marginali grazie, come detto, ai dispositivi di prevenzione individuali, come il casco, gli occhiali e i guanti, che l'operaio indossava regolarmente. Insomma grazie a questi accorgimenti, previsti dalla legge, l'operaio ha scongiurato effetti ancora più negativi che sarebbero potuti scaturire dal contatto della pelle con il prodotto petrolifero caldo. Dunque, quando le misure di precauzione e sicurezza vengono adottate i potenziali pericoli scemano. L'operatore è stato precauzionalmente accompagnato al pronto soccorso, dove gli è stata fatta una prognosi di 15 giorni. Qusta volta, comunque, l’episodio è apparso del tutto casuale e “fisiologico". All’interno della raffineria, naturalmente, ha provocato un po’ di preoccupazione tra gli operai ma da parte delle rorganizzazioni sindacli non è stato sollevato alcun “caso".

Bohigas presenta il suo progetto Sì alla fiera

FALCONARA — Realizzare un porto turistico e arretrare la ferroviaria per restituire la città al mare, soluzioni contestuali alla presenza della raffineria. Questi gli interventi prioritari per la città di Falconara che Oriol Bohigas e da Alberto Puigdomenech, gli architetti incaricati dal Comune di studiare le prospettive future del territorio, hanno individuato ne “Ragguaglio urbanistico" presentato ieri al dirigente urbanistica Furio Durpetti e all'arch. Riccardo Picciafuoco. «Non si può aspettare che un giorno l'Api se ne vada. — ha detto Bohigas — Il nostro deve essere un atteggiamento reale. La raffineria è un fatto che esiste ed è difficile cambiarlo. La tecnologia è simbolo di modernità. Per me ha anche una sua qualità scultorea, è bella, tra qualche anno sarà obsoleta e potrebbe diventare un esempio di paesaggio industriale. — dice provocatoriamente — Ma la città deve andare avanti. Ed il vero ostacolo non è la raffineria, ma la ferrovia, che taglia la città. Occorre un intervento immediato ed autonomo, la linea va arretrata con una stazione vicino all'aeroporto eliminando gli scali merci» Undici i punti critici della città individuati da Bohigas per cui ha suggerito proposte. L'aeroporto viene considerato una ricchezza, poi le struttura ferroviaria e viaria considerate negative, come anche la stazione ferroviaria situata in modo da interrompere l'unità della città. Invece la crescita urbana della città per l'architetto spagnolo andrebbe consolidata nella parte già esistente, riqualificandola. S’, poi, al progetto fiera, al riutilizzo della strategica caserma e dell'ex Montedison con uno scopo, però, autonomo, come centro di attività.

 
RESTO DEL CARLINO
Api, operaio ustionato al volto

FALCONARA — Nel tardo pomeriggio di domenica un operatore della raffineria Api è stato colpito al viso da alcuni schizzi di prodotto caldo. A rendere noto l'incidente è la stessa azienda Api che ha diramato nella giornata di ieri un comunicato dove sostiene che «durante lo svolgimento di operazioni di campionamento, un operatore è stato incidentalmente interessato da alcuni schizzi di prodotto caldo sulla parte inferiore del viso». L'azienda petrolifera ha adottato questa politica di informazione su ciò che accade all'interno dell'impianto da diverso tempo. Nel comunicato ha infatti tenuto a sottolineare «la marginalità dell'accaduto grazie ai dispositivi di protezione individuali (casco, occhiali e guanti) regolarmente indossati dall'operatore». Tempestivi sono stati gli interventi richiesti dalla dirigenza della stessa raffineria. Giunti sul posto, come rende noto l'azienda, l'operatore è stato precauzionalmente accompagnato al pronto soccorso da cui è stato dimesso con una prognosi di quindici giorni. Non si conoscono i motivi dell'incidente se imputabili ad un errore dello stesso operatore o al mal funzionamento di una strumentazione.

'Spostiamo la città verso il mare'

FALCONARA — A circa un mese dalla prima visita, Oriol Bohigas e Albert Puigdomenech, gli architetti spagnoli incaricati dall'amministrazione comunale di progettare uno sviluppo urbanistico diverso per la città, sono tornati per proporre delle soluzioni. Lo hanno fatto attraverso un documento che si è sviluppato in undici capitoli dove sono stati messi in risalto i punti deboli e forti della città. Giunti a Falconara nella prima mattinata di ieri, hanno fatto ritorno a Barcellona in serata. Assistiti dai tecnici del Comune, così come era stato nel loro primo giro di perlustrazione del territorio, Bohigas e Puigdomenech hanno proposto la creazione di un nuovo polo urbano nella zona che si sviluppa tra il quartiere di Villanova e la stazione ferroviaria. Dunque hanno immaginato la città in un'ottica completamente diversa sancendo la necessità di ripristinare un rapporto «vero» con il mare. Riordinare la città partendo proprio dalla parte nord modificando quello che è il biglietto da visita di Falconara. Hanno espresso parere favorevole alle idee di sviluppo previste dall'amministrazione comunale evidenziando però che al contempo come queste non siano in grado di «rifondare» la città. Il punto focale è stato però quello riguardante lo sviluppo di Falconara verso il mare possibile anche prevedendo la realizzazione di un porto. Dare quindi vita ad una vera e propria città marittima con punti di ristorazioni e di ritrovo. I due architetti hanno inoltre specificato come sia necessario promuovere dei correttivi per quanto riguarda la viabilità. L'amministrazione comunale e i tecnici hanno esaminato con attenzione il documento e sono rimasti soddisfatti delle soluzioni proposte.

Approvazione Prg, la Margherita lancia accuse a Rifondazione

FALCONARA — La Margherita è fortemente preoccupata per gli oscuri tentativi messi in atto per ritardare o rinviare l'approvazione del piano regolatore generale. Definiscono a tal proposito significative «le ripetute "uscite" di Rifondazione comunista, sia a livello locale che provinciale, che con motivazioni strumentali sono tese a dilatare i tempi dell'approvazione operando di fatto contro gli interessi della città». La lista Margherita di Falconara ritiene non più rinviabile l'approvazione del nuovo Prg da parte della Provincia e chiede un atto di buona volontà affinché licenzi l'importante strumento urbanistico prima dello scioglimento del Consiglio provinciale. Il gruppo infine esprime fiducia alla Provincia affinché sappia fugare ogni tentativo di ostruzionismo e di disturbo intorno al Prg di Falconara che rappresenta un importante strumento per i cambiamenti della città.

 
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