Il petrolio
schizza, operaio dell’Api si ferisce al volto I dispositivi
di protezione individuale hanno per fortuna limitato i
danni, prognosi di quindici giorni
FALCONARA — Ennesimo
incidente ad un operaio dell'Api, questa volta,
fortunatamente, senza conseguenze gravi per l'uomo
coinvolto. Schizzi di petrolio sul volto, ma con casco,
guanti e occhiali protettivi, il peggio è stato scongiurato.
Un po' di spavento, ma nulla di più serio. Immediato
l'intervento di primo soccorso. All'origine
dell'inconveniente alcuni schizzi di petrolio che hanno
colpito nella parte inferiore del viso l'addetto mentre
stava regolarmente lavorando. Una brutta avventura che
comunque gli ha comportato una corsa all'ospedale e un
bollettino medico che parla di una prognosi di quindici
giorni. L'incidente, che ha coinvolto l'operatore della
raffineria Api, è accaduto domenica scorsa. In particolare,
l'addetto dello stabilimento petrolifero si è leggermente
ustionato al volto mentre stava effettuando alcune
operazioni. E' stato colpito all'improvviso sul viso da
schizzi di petrolio. Tutto è accaduto nell'arco di pochi
minuti, mentre l'uomo stava svolgendo, in particolare,
operazioni di campionamento. La prognosi dei medici, dopo la
visita al pronto soccorso, è risultata di 15 giorni. Una
nota dell'azienda precisa che «l'operaio è stato
incidentalmente interessato da alcuni schizzi di prodotto
caldo sulla parte inferiore del viso». E precisa anche che
l'inconveniente ha avuto effetti marginali grazie, come
detto, ai dispositivi di prevenzione individuali, come il
casco, gli occhiali e i guanti, che l'operaio indossava
regolarmente. Insomma grazie a questi accorgimenti, previsti
dalla legge, l'operaio ha scongiurato effetti ancora più
negativi che sarebbero potuti scaturire dal contatto della
pelle con il prodotto petrolifero caldo. Dunque, quando le
misure di precauzione e sicurezza vengono adottate i
potenziali pericoli scemano. L'operatore è stato
precauzionalmente accompagnato al pronto soccorso, dove gli
è stata fatta una prognosi di 15 giorni. Qusta volta,
comunque, l’episodio è apparso del tutto casuale e
“fisiologico". All’interno della raffineria, naturalmente,
ha provocato un po’ di preoccupazione tra gli operai ma da
parte delle rorganizzazioni sindacli non è stato sollevato
alcun “caso".
Bohigas presenta il suo
progetto Sì alla fiera
FALCONARA — Realizzare un
porto turistico e arretrare la ferroviaria per restituire la
città al mare, soluzioni contestuali alla presenza della
raffineria. Questi gli interventi prioritari per la città di
Falconara che Oriol Bohigas e da Alberto Puigdomenech, gli
architetti incaricati dal Comune di studiare le prospettive
future del territorio, hanno individuato ne “Ragguaglio
urbanistico" presentato ieri al dirigente urbanistica Furio
Durpetti e all'arch. Riccardo Picciafuoco. «Non si può
aspettare che un giorno l'Api se ne vada. — ha detto Bohigas
— Il nostro deve essere un atteggiamento reale. La
raffineria è un fatto che esiste ed è difficile cambiarlo.
La tecnologia è simbolo di modernità. Per me ha anche una
sua qualità scultorea, è bella, tra qualche anno sarà
obsoleta e potrebbe diventare un esempio di paesaggio
industriale. — dice provocatoriamente — Ma la città deve
andare avanti. Ed il vero ostacolo non è la raffineria, ma
la ferrovia, che taglia la città. Occorre un intervento
immediato ed autonomo, la linea va arretrata con una
stazione vicino all'aeroporto eliminando gli scali merci»
Undici i punti critici della città individuati da Bohigas
per cui ha suggerito proposte. L'aeroporto viene considerato
una ricchezza, poi le struttura ferroviaria e viaria
considerate negative, come anche la stazione ferroviaria
situata in modo da interrompere l'unità della città. Invece
la crescita urbana della città per l'architetto spagnolo
andrebbe consolidata nella parte già esistente,
riqualificandola. S’, poi, al progetto fiera, al riutilizzo
della strategica caserma e dell'ex Montedison con uno scopo,
però, autonomo, come centro di attività. |
Api, operaio
ustionato al volto
FALCONARA — Nel tardo
pomeriggio di domenica un operatore della raffineria Api è
stato colpito al viso da alcuni schizzi di prodotto caldo. A
rendere noto l'incidente è la stessa azienda Api che ha
diramato nella giornata di ieri un comunicato dove sostiene
che «durante lo svolgimento di operazioni di campionamento,
un operatore è stato incidentalmente interessato da alcuni
schizzi di prodotto caldo sulla parte inferiore del viso».
L'azienda petrolifera ha adottato questa politica di
informazione su ciò che accade all'interno dell'impianto da
diverso tempo. Nel comunicato ha infatti tenuto a
sottolineare «la marginalità dell'accaduto grazie ai
dispositivi di protezione individuali (casco, occhiali e
guanti) regolarmente indossati dall'operatore». Tempestivi
sono stati gli interventi richiesti dalla dirigenza della
stessa raffineria. Giunti sul posto, come rende noto
l'azienda, l'operatore è stato precauzionalmente
accompagnato al pronto soccorso da cui è stato dimesso con
una prognosi di quindici giorni. Non si conoscono i motivi
dell'incidente se imputabili ad un errore dello stesso
operatore o al mal funzionamento di una strumentazione.
'Spostiamo la città verso
il mare'
FALCONARA — A circa un mese
dalla prima visita, Oriol Bohigas e Albert Puigdomenech, gli
architetti spagnoli incaricati dall'amministrazione comunale
di progettare uno sviluppo urbanistico diverso per la città,
sono tornati per proporre delle soluzioni. Lo hanno fatto
attraverso un documento che si è sviluppato in undici
capitoli dove sono stati messi in risalto i punti deboli e
forti della città. Giunti a Falconara nella prima mattinata
di ieri, hanno fatto ritorno a Barcellona in serata.
Assistiti dai tecnici del Comune, così come era stato nel
loro primo giro di perlustrazione del territorio, Bohigas e
Puigdomenech hanno proposto la creazione di un nuovo polo
urbano nella zona che si sviluppa tra il quartiere di
Villanova e la stazione ferroviaria. Dunque hanno immaginato
la città in un'ottica completamente diversa sancendo la
necessità di ripristinare un rapporto «vero» con il mare.
Riordinare la città partendo proprio dalla parte nord
modificando quello che è il biglietto da visita di
Falconara. Hanno espresso parere favorevole alle idee di
sviluppo previste dall'amministrazione comunale evidenziando
però che al contempo come queste non siano in grado di
«rifondare» la città. Il punto focale è stato però quello
riguardante lo sviluppo di Falconara verso il mare possibile
anche prevedendo la realizzazione di un porto. Dare quindi
vita ad una vera e propria città marittima con punti di
ristorazioni e di ritrovo. I due architetti hanno inoltre
specificato come sia necessario promuovere dei correttivi
per quanto riguarda la viabilità. L'amministrazione comunale
e i tecnici hanno esaminato con attenzione il documento e
sono rimasti soddisfatti delle soluzioni proposte.
Approvazione Prg, la
Margherita lancia accuse a Rifondazione
FALCONARA — La Margherita è
fortemente preoccupata per gli oscuri tentativi messi in
atto per ritardare o rinviare l'approvazione del piano
regolatore generale. Definiscono a tal proposito
significative «le ripetute "uscite" di Rifondazione
comunista, sia a livello locale che provinciale, che con
motivazioni strumentali sono tese a dilatare i tempi
dell'approvazione operando di fatto contro gli interessi
della città». La lista Margherita di Falconara ritiene non
più rinviabile l'approvazione del nuovo Prg da parte della
Provincia e chiede un atto di buona volontà affinché licenzi
l'importante strumento urbanistico prima dello scioglimento
del Consiglio provinciale. Il gruppo infine esprime fiducia
alla Provincia affinché sappia fugare ogni tentativo di
ostruzionismo e di disturbo intorno al Prg di Falconara che
rappresenta un importante strumento per i cambiamenti della
città. |