RASSEGNA STAMPA 09.03.2002

 

MESSAGGERO
Shock acustici, da Villanova nuove accuse «La rumorosità della torcia dell’Api non è mai stata presa in considerazione»

FALCONARA — Dopo l'ennesimo shock acustico verificatosi all'Api, il Comitato dei cittadini residenti a Villanova insorge. Solo pochi giorni fa, l'annuncio di un nuovo esposto alla Procura di Ancona per la verifica di eventuali responsabilità per i ripetuti e fastidiosi sibili provenienti dalla centrale Igcc della reffineria. Ed ora lo sfogo dei cittadini. «L'inconveniente occorso alla centrale elettrica Igcc dell'Api — fa sapere il portavoce del Comitato Loris Calcina — alle 7,20 del 7 marzo, ha nuovamente interrotto il sonno, il riposo e la quiete dei residenti dei quartieri Villanova, Falconara Alta e Ville. L'ennesimo shock acustico subito dai cittadini falconaresi a causa del rumore della torcia, è un ulteriore elemento di prova rispetto a quanto esposto alla Magistratura dei Comitati». Ad indignare i cittadini, come già emerso nel corso della presentazione dell'esposto, è soprattutto il fatto che la rumorosità della torcia (situata in mare) non è stata valutata né nello Studio di impatto ambientale realizzato dalla Società Api e trasmessa ai competenti ministeri, né nella Valutazione di impatto ambientale redatta dal ministero dell'Ambiente. «A nostro avviso spiega ancora Calcina — i ripetuti episodi di shock acustico, cinque dal luglio 2001, sono ancora più gravi alla luce delle rilevazioni con cui l'Api ha chiuso la valutazione degli effetti acustici dello Studio di impatto ambientale della Igcc». Ai Comitati appare ormai evidente che la rumorosità della torcia della Igcc smentisce quanto certificato dall'Api, dal momento che i cittadini falconaresi svegliati dal rumore risiedono ad oltre due chilometri in linea d'aria dalla raffineria. «Ancora più sconcertante — prosegue Calcina — è la valutazione di impatto ambientale del ministero dell'Ambiente, che oltre a non aver assolutamente considerato l'ubicazione urbana dell'impianto Igcc, non sembra aver attivato sufficienti ricerche per verificare i dati forniti dall'Api». Ed il Comitato Villanova non risparmia strali alla Regione Marche, rea, secondo Calcina, di essere stata finora inconcludente nel suo registrare gli inconvenienti senza poi imporre all'Api interventi adeguati.

 
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