Emergenza
ozono a Falconara: il comitato sollecita il magistrato
FALCONARA — «Cinquanta
falconaresi hanno consegnato, in seguito all'emergenza ozono
dell'agosto 2000, un esposto alla Magistratura per le
conseguenze fisiche e morali subite. Ma da allora stanno
aspettando notizie sull'individuazione dei responsabili del
grave inquinamento e del loro rinvio a giudizio». Così il
comitato dei cittadini di Villanova reagisce alla notizia
dell'apertura davanti al Tar del dibattimento per il
risarcimento danni chiesto dalla raffineria Api in
conseguenza delle ordinanze emanate dal sindaco. «In quei 20
giorni in cui ozono, idrocarburi e ossidi di azoto
ammorbarono l'aria respirata, — continua il comitato —
alcuni cittadini, tra i quali una bambina di due anni e
mezzo, ricorsero a cure mediche per irritazione
congiuntivale e faringo-laringea da contatto con sostanze
chimiche per via aerea ed altre patologie da sospetta
inalazione di agenti irritanti volatili».
By-pass della ferrovia:
altolà alla Regione
FALCONARA — No al by-pass
della ferrovia per aggirare l'Api. Lo ribadisce il sindaco
Carletti che chiarisce i retroscena e gli intenti dietro
questa decisione. «Effettivamente all'inizio — spiega —
avevamo dato la nostra disponibilità al progetto che
prevedeva un percorso più arretrato all'altezza di
Montemarciano e dell'Hotel Luca. Ma, ad una valutazione più
approfondita, abbiamo capito che questa soluzione andava ad
incidere pesantemente sul parco fluviale, previsto nel Prg.
Quella bretella, quindi, non può essere la risposta che
cercavamo. Anche perché per scelte di questo tipo nessuno
deve pagare, e men che meno un territorio ed un quartiere
già sofferenti. Occorre, invece, — continua Carletti —
studiare bene la situazione, collegando le esigenze della
nostra città al discorso di area vasta, e quindi soprattutto
con Ancona. Stiamo aspettando lo studio di fattibilità di
Oriol Bohigas, l'architetto contattato per esprimere un pare
sul futuro del territorio, e da lì potrebbe scaturire la
soluzione». Soluzione, quindi, che per il primo cittadino
dovrà, sì eliminare il passaggio della ferrovia all'interno
della raffineria, ma anche andare a vantaggio della città,
dei comuni limitrofi e del capoluogo, sfatando il concetto
dell'esclusivo beneficio immediato. Dunque, per il momento
non si parla di alternative al progetto studiato dalle Fs
con la Regione, ma il comune resta in attesa degli sviluppi
legati agli studi commissionati. E la Cecchini, assessore
regionale ai trasporti, che ne pensa? «Noi ci stavamo
avviando verso la fase della firma della convenzione. —
confessa — Anche perché in una lettera di qualche tempo fa
il comune sembrava d'accordo con questa iniziativa. Adesso,
convocherò al più presto un incontro col sindaco Carletti
per ascoltare la sua posizione». Incontro a cui terrebbero
partecipare anche i comitati cittadini di Villanova e
Fiumesino, che stanno già preparando una serie di
osservazioni sul progetto. |
Il comitato
sollecita i magistrati
FALCONARA — «Sui danni fisici
e morali provocati a seguito della forte emissione di ozono
avvenuta nell'agosto del 2000, nessuno è più intervenuto».
Il comitato dei cittadini di Villanova denuncia l'inerzia
della magistratura e sollecita la necessità di prendere
provvedimenti circa l'individuazione dei responsabili di
quell'episodio. «Cinquanta residenti di Villanova
sottoscrissero l'esposto alla magistratura — dice il
comitato dei cittadini — ma nessuno sembra ricordare che
sono stati riportati danni a cui è necessario riparare. Tra
i tanti quelli riportati da una bambina di circa due anni
che al tempo era dovuta ricorrere a delle cure mediche per
forti irratazioni agli occhi e alla gola». Il comitato
evidenzia inoltre come sui risarcimenti richiesti
rispettivamente dalla raffineria Api e dal Comune di
Falconara il tribunale amministrativo regionale abbia aperto
il dibattimento mentre sulle conseguenze subite dai
cittadini che risiedono nella zona circostante alla
raffineria nulla si è detto. Il portavoce dell'associazione,
Loris Calcina, sottolinea inoltre come «l'episodio
dell'agosto del 2000 fosse realmente grave tanto da indurre
il sindaco Carletti a vietare il transito del traffico
veicolare in tutto il quartiere». |