RASSEGNA STAMPA 23.02.2002

 

MESSAGGERO
Emergenza ozono a Falconara: il comitato sollecita il magistrato

FALCONARA — «Cinquanta falconaresi hanno consegnato, in seguito all'emergenza ozono dell'agosto 2000, un esposto alla Magistratura per le conseguenze fisiche e morali subite. Ma da allora stanno aspettando notizie sull'individuazione dei responsabili del grave inquinamento e del loro rinvio a giudizio». Così il comitato dei cittadini di Villanova reagisce alla notizia dell'apertura davanti al Tar del dibattimento per il risarcimento danni chiesto dalla raffineria Api in conseguenza delle ordinanze emanate dal sindaco. «In quei 20 giorni in cui ozono, idrocarburi e ossidi di azoto ammorbarono l'aria respirata, — continua il comitato — alcuni cittadini, tra i quali una bambina di due anni e mezzo, ricorsero a cure mediche per irritazione congiuntivale e faringo-laringea da contatto con sostanze chimiche per via aerea ed altre patologie da sospetta inalazione di agenti irritanti volatili».

By-pass della ferrovia: altolà alla Regione

FALCONARA — No al by-pass della ferrovia per aggirare l'Api. Lo ribadisce il sindaco Carletti che chiarisce i retroscena e gli intenti dietro questa decisione. «Effettivamente all'inizio — spiega — avevamo dato la nostra disponibilità al progetto che prevedeva un percorso più arretrato all'altezza di Montemarciano e dell'Hotel Luca. Ma, ad una valutazione più approfondita, abbiamo capito che questa soluzione andava ad incidere pesantemente sul parco fluviale, previsto nel Prg. Quella bretella, quindi, non può essere la risposta che cercavamo. Anche perché per scelte di questo tipo nessuno deve pagare, e men che meno un territorio ed un quartiere già sofferenti. Occorre, invece, — continua Carletti — studiare bene la situazione, collegando le esigenze della nostra città al discorso di area vasta, e quindi soprattutto con Ancona. Stiamo aspettando lo studio di fattibilità di Oriol Bohigas, l'architetto contattato per esprimere un pare sul futuro del territorio, e da lì potrebbe scaturire la soluzione». Soluzione, quindi, che per il primo cittadino dovrà, sì eliminare il passaggio della ferrovia all'interno della raffineria, ma anche andare a vantaggio della città, dei comuni limitrofi e del capoluogo, sfatando il concetto dell'esclusivo beneficio immediato. Dunque, per il momento non si parla di alternative al progetto studiato dalle Fs con la Regione, ma il comune resta in attesa degli sviluppi legati agli studi commissionati. E la Cecchini, assessore regionale ai trasporti, che ne pensa? «Noi ci stavamo avviando verso la fase della firma della convenzione. — confessa — Anche perché in una lettera di qualche tempo fa il comune sembrava d'accordo con questa iniziativa. Adesso, convocherò al più presto un incontro col sindaco Carletti per ascoltare la sua posizione». Incontro a cui terrebbero partecipare anche i comitati cittadini di Villanova e Fiumesino, che stanno già preparando una serie di osservazioni sul progetto.

 
RESTO DEL CARLINO
Il comitato sollecita i magistrati

FALCONARA — «Sui danni fisici e morali provocati a seguito della forte emissione di ozono avvenuta nell'agosto del 2000, nessuno è più intervenuto». Il comitato dei cittadini di Villanova denuncia l'inerzia della magistratura e sollecita la necessità di prendere provvedimenti circa l'individuazione dei responsabili di quell'episodio. «Cinquanta residenti di Villanova sottoscrissero l'esposto alla magistratura — dice il comitato dei cittadini — ma nessuno sembra ricordare che sono stati riportati danni a cui è necessario riparare. Tra i tanti quelli riportati da una bambina di circa due anni che al tempo era dovuta ricorrere a delle cure mediche per forti irratazioni agli occhi e alla gola». Il comitato evidenzia inoltre come sui risarcimenti richiesti rispettivamente dalla raffineria Api e dal Comune di Falconara il tribunale amministrativo regionale abbia aperto il dibattimento mentre sulle conseguenze subite dai cittadini che risiedono nella zona circostante alla raffineria nulla si è detto. Il portavoce dell'associazione, Loris Calcina, sottolinea inoltre come «l'episodio dell'agosto del 2000 fosse realmente grave tanto da indurre il sindaco Carletti a vietare il transito del traffico veicolare in tutto il quartiere».

 
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