RASSEGNA STAMPA 10.02.2002

 

MESSAGGERO
L’ULTIMO INCIDENTE IN RAFFINERIA

Controlli sul serbatoio imploso

FALCONARA - Tre anomalie nell'area Igcc susseguitesi nell'arco di tre ore dalle 4.00 alle 7.00 della mattina di mercoledì 7 febbraio. E' la ricostruzione effettuata dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, in seguito al sopralluogo avvenuto nelle prime ore del pomeriggio di quello stesso giorno, su quanto accaduto nello stabilimento petrolifero. L'intervento si è reso necessario anche a seguito della richiesta del Comune di Falconara di verificare gli inconvenienti rilevati e, come si apprende dal documento dei Vigili, già segnalati al Comando provinciale dalla stessa Api. Dopo le prime generiche e insoddisfacenti versioni sull’episodio, catalogato come un «leggero inconveniente» è finalmente possibile fare chiarezza. Quella che proponiamo qui di seguito è, in sintesi, la sequenza degli inconvenienti come sono stati ricostruiti nel rapporto dei pompieri: la perdita di gas dalla flangia con arresto, per motivi di sicurezza, del gassificatore n.2., il malfunzionamento di una valvola con conseguente rumorosità e l'implosione di un serbatoio d'acqua distillata, alto 15 metri e di 10 metri di diametro. Ore 4.30 circa, prima anomalia: «è stata rilevata secondo la relazione dei Vigili del Fuoco, inviata anche al Ministero dell'Interno una modesta perdita di gas combustibile sulla linea di gassificazione del gassificatore n°2. E' stata, perciò, effettuata la procedura di fermata del gassificatore n°2 e il conseguente convogliamento del gas prodotto nella torcia idrocarburica». Poi, alle 6.30 circa il secondo inconveniente: «il blocco di una valvola regolatrice del flusso di gas alla turbina che ha costretto gli operatori al convogliamento del restante gas verso il sistema di torcia». Conseguenza? «Si è determinato dice il documento un consistente reflusso di gas in torcia. Tale fenomeno, avendo effetti acustici rilevanti, corrispondenti al botto avvertito dai cittadini ha determinato allarme presso la popolazione e i tecnici del comune di Falconara». Infine alle 7.00 la terza anomalia: «durante la fermata del gassificatore n°2 l'acqua di raffreddamento è stata inviata al serbatoio di stoccaggio acqua, denominato TK8101. Alle 7.00 lo stesso serbatoio subiva un'implosione con conseguente deformazione plastica del mantello». In altri termini, si è accartocciato su se stesso e l'invito dei Vigili del Fuoco alla raffineria Api è di verificarne la staticità per evitare che costituisca pericolo e di ricercare le cause che ne hanno determinato l'implosione. Intanto prosegue la trafila legale per il ricorso presentato dall'Api contro la dichiarazione di area ad alto rischio. Hanno accettato l'incarico, infatti, i cinque consulenti tecnici d'ufficio, i super periti super partes. Periti, invece, di parte per l’amministrazione comunale di Falconara Marittima sono il dott. Paolo Angeloni, dirigente dell'ufficio ambiente, e il prof. Latini, preside della facoltà di Ingegneria.

VERTICE-SICUREZZA ALL’API

RAPPORTO AMBIENTE - La raffineria scende in campo per spiegare obiettivi e risultati raggiunti in un anno di lavoro. Rapporto ambiente e sicurezza 2000: è questo il documento che la raffineria Api presenterà domani nel corso di un incontro con la stampa e i suoi referenti sul territorio. Si tratta del 2° Rapporto Ambientale dello stabilimento petrolifero Api, quest'anno esteso anche alla Sicurezza, secondo le tendenze e gli standard internazionali.

GLI OBIETTIVI - In pratica l'azienda, illustrerà gli obiettivi prefissati e quelli raggiunti nel corso del 2000 e confermati anche nel 2001. Presenti all'iniziativa i massimi vertici aziendali: l'amministratore delegato di Api raffineria di Ancona S.p.a., ing. Clemente Napolitano, il direttore, ing. Franco Bellucci, e il vice direttore della raffineria, ing. Vincenzo Cleri.

LE MODALITA’ - Uno spazio particolare sarà dedicato alla stampa che potrà contare su un incontro riservato, alle 10, nella sala ottagonale dello stabilimento. Seguirà la presentazione del documento al pubblico che vede tra gli invitati tutti i principali referenti dell'azienda sul territorio.

 
RESTO DEL CARLINO
Api, Carletti scrive alla Procura

FALCONARA — Il sindaco Carletti ha inviato alla Procura di Ancona e al sostituto procuratore Andrea Belli, la relazione dei vigili del fuoco a seguito dell'incidente alla raffineria Api, dichiarando l' impossibilità di adottare provvedimenti idonei per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità. L' amministrazione comunale vuole insomma maggiore chiarezza sul contenuto del rapporto dei vigili e sui fatti realmente accaduti giovedì 7 febbraio. Nel documento che Carletti ha inviato alle autorità preposte, sottolinea che «nel testo non vengono specificate le ragioni per le quali sono stati richiesti provvedimenti cautelativi» e le cause che hanno condotto ad un giudizio così severo. Dunque la «patata bollente» passa adesso in mano alla Procura che indagherà sul perché i vigili del fuoco, nella persona del comandante provinciale, Adriano Pallone, hanno emesso tale verdetto. Nel frattempo non si placano le polemiche del dopo incidente. I cittadini a sostegno dell'azienda petrolifera puntano sulla permanenza della stessa nel territorio e a spada tratta difendono il mantenimento dei livelli occupazionali, che l'Api ha sempre garantito. Contro sono invece i comitati cittadini dei quartieri di Villanova e Fiumesino estenuati dai ripetuti allarmi. In particolare la loro apprensione è rivolta non tanto ai singoli incidenti quanto al perenne stato di emergenza con cui convivono dal momento dell'espansione dell'impianto e considerano l'episodio dello scorso giovedì «la prova dell'assoluta incompatibilità dell'intero impianto con il territorio, la salute e la tranquillità dei cittadini». La raffineria dal canto suo si difende definendo quello dello scorso giovedì «un leggero inconveniente presso l'apparecchiatura dell'area Igcc» e giustifica il boato delle 6.30 come la diretta conseguenza del blocco tempestivo del gassificatore, da parte degli operatori, per consentire i controlli necessari. Poco ancora si dovrà inoltre attendere per un altro giudizio, quello dell'approvazione o meno al Senato dell'emendamento presentato dal Verde, Marco Lion che inserisce Falconara tra i siti di importanza nazionale da bonificare e riqualificare.

Il documento della «discordia»

FALCONARA — L'intervento dei vigili del fuoco presso la raffineria Api, è avvenuto attorno alle 14 dello scorso 7 febbraio. Sono stati preventivamente avvertiti dalla stessa azienda petrolifera e, assieme ai tecnici dell'Api, hanno rilevato «una modesta perdita di gas combustibili sulla linea di gassificazione procedendo in tal modo al blocco del gassificatore n°2 e facendo convogliare in torcia il gas prodotto». «Dopodiché — spiegano i vigili del fuoco nella relazione — si è verificato il blocco parziale di una valvola regolatrice del flusso di gas che ha costretto gli operatori a dirigere il restante gas in torcia». E' stato proprio quest'ultimo episodio a determinare il forte boato percepito in diverse zone della città. Un altro incidente è seguito solo poche ore dopo. Infatti a seguito della fermata del gassificatore, l'acqua di raffreddamento è stata inviata nel serbatoio che ha subito un implosione tale da deformarne la plastica. Al momento dell'intervento dei vigili del fuoco l'impianto risultava comunque sotto controllo e gli operatori della raffineria avevano provveduto a transennare l'area limitrofa. Il comandante provinciale che ha stilato il rapporto, a chiusura del documento, ha sancito la necessità di effettuare le dovute verifiche all'impianto e di stabilire le cause che hanno determinato gli incidenti.

 
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