RASSEGNA STAMPA 06.02.2002

 

MESSAGGERO
INTERVENTI IN CAMPO AMBIENTALE

Falconara tra le priorità nazionali da bonificare La Camera approva l’emendamento di Lion.

Il Verde: «Potrà concretizzarsi il progetto del Comune»

FALCONARA — Falconara verrà bonificata. I suoi siti inquinati, infatti, sono stati inseriti nel programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale, grazie all’approvazione da parte della Camera dell’emendamento a firma del deputato dei Verdi Marco Lion (con parere favorevole del relatore, l’onorevole Foti) che permetterà all’area industriale di Falconara Marittima di essere riaqualificata avendo accesso ai fondi previsti per questo tipo di interventi dalla legge 426 sui “nuovi interventi in campo ambientale". «E’ una notizia veramente positiva per il nostro territorio - ha dichiarato Marco Lion -, pesantemente contaminato nell’aria, nel suolo, nel sottosuolo e nella falda acquifera dallo stabilimento ex Enichem e dalla raffineria Api. In totale ci sono circa 90 ettari ad alto rischio, dove biossido di zolfo, benzene, ossidi di azoto, metilterbutiletere, arsenico, piombo, mercurio, rame e idrocarburi spadroneggiano in un’area già pesantemente gravata da numerose infrastrutture». Nelle zone che sarano interessate dall’opera di bonifica e riqualificazione vivono 150.000 persone e oltre all’ex Eniche e alla raffineria Api sono presenti anche due terminal petroliferi a mare, il porto di Ancona, l’aereoporto Raffaello Sanzio, lo scalo ferroviario di Falconara, l’auotostrada A14, le statali 16 e 76. il terminal gas della Snam, tre centrali termoelettriche di cui che fa parte del complesso Api. Uno scenario sufficentemente a rischio tanto da creare un ampio consenso in aula e in commissione ambiente. «Con l’approvazione dell’articolo 12 - ha spiegato Lion - oltre alla bonifica e al ripristino ambientale, sarà possibile lavorare ad un piano di sviluppo urbanistico e alla valorizzazione dell’intera zona. Potrà concretizzarsi in tempi più brevi il progetto che il Comune di Falconara sta realizzando secondo le previsioni del nuovo piano regolatore». Lo stesso che prevede per l’area Api una diversa destinazione d’uso una volta scadute le autorizzazioni dell’impianto.

 
RESTO DEL CARLINO
Area industriale, ok del Parlamento alla bonifica

FALCONARA — Potrà essere bonificatal'area industriale della città. E' stato infatti approvato l'emendamento presentato dal deputato dei Verdi, Marco Lion. E così i novanta ettari della zona industriale falconarese verranno inseriti tra i siti, di importanza nazionale, da bonificare e riqualificare secondo la recente legge sui nuovi interventi in campo ambientale. Si apre oggi un nuovo e positivo capitolo della storia. Falconara farà parte del programma di bonifica e di ripristino ambientale dei siti inquinati e potrà accedere ai fondi previsti dalla legge. Esprime soddisfazione, Marco Lion che considera l'approvazione dell'emendamento la vittoria finale a tante battaglie. «Adesso — dice il parlamentare dei Verdi — l'amministrazione comunale possiede un poderoso strumento per dare un avvenire sicuro e ambientalmente sostenibile a Falconara». L'approvazione dell'emendamento è, infatti, un' occasione da sfruttare visti i recenti progetti che sono stati approntati per la conversione del territorio. Carletti in accordo con gli altri enti locali avrà uno strumento in più per mettere in atto il piano dello sviluppo a nord della città. La prosecuzione di Ancona, senza togliere autonomia alla città marittima sarà ora fattibile. «La zona industriale della città — spiega Lion — è pesantemente contaminata nell'aria, nel suolo, nel sottosuolo e nella falda acquifera dallo stabilimento ex Enichem e dalla raffineria Api. Un territorio — continua il deputato — dove spadroneggiano indisturbati sostanze come biossido di zolfo, benzene, ossidi di azoto e ozono». La drammatica situazione ambientale in cui verte Falconara è ulteriormente aggravata dalla vicinanza di infrastrutture: aeroporto Sanzio, lo scalo ferroviario, l'autostra A14 e le statali 16 e 76 fanno da padrone. Da non dimenticare le tre centrali termoelettriche di cui una inglobata all'interno dell'azienda petrolifera. Come sostiene Lion «questa è un'occasione irripetibile che non dovrà essere sprecata». Non resta dunque che attendere la sentenza del Consiglio di Stato che decreterà la fine o il proseguo dell'era Api.

 
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