INTERVENTI IN
CAMPO AMBIENTALE
Falconara tra le priorità
nazionali da bonificare La Camera approva l’emendamento di
Lion.
Il Verde: «Potrà
concretizzarsi il progetto del Comune»
FALCONARA — Falconara verrà
bonificata. I suoi siti inquinati, infatti, sono stati
inseriti nel programma nazionale di bonifica e ripristino
ambientale, grazie all’approvazione da parte della Camera
dell’emendamento a firma del deputato dei Verdi Marco Lion
(con parere favorevole del relatore, l’onorevole Foti) che
permetterà all’area industriale di Falconara Marittima di
essere riaqualificata avendo accesso ai fondi previsti per
questo tipo di interventi dalla legge 426 sui “nuovi
interventi in campo ambientale". «E’ una notizia veramente
positiva per il nostro territorio - ha dichiarato Marco Lion
-, pesantemente contaminato nell’aria, nel suolo, nel
sottosuolo e nella falda acquifera dallo stabilimento ex
Enichem e dalla raffineria Api. In totale ci sono circa 90
ettari ad alto rischio, dove biossido di zolfo, benzene,
ossidi di azoto, metilterbutiletere, arsenico, piombo,
mercurio, rame e idrocarburi spadroneggiano in un’area già
pesantemente gravata da numerose infrastrutture». Nelle zone
che sarano interessate dall’opera di bonifica e
riqualificazione vivono 150.000 persone e oltre all’ex
Eniche e alla raffineria Api sono presenti anche due
terminal petroliferi a mare, il porto di Ancona, l’aereoporto
Raffaello Sanzio, lo scalo ferroviario di Falconara, l’auotostrada
A14, le statali 16 e 76. il terminal gas della Snam, tre
centrali termoelettriche di cui che fa parte del complesso
Api. Uno scenario sufficentemente a rischio tanto da creare
un ampio consenso in aula e in commissione ambiente. «Con
l’approvazione dell’articolo 12 - ha spiegato Lion - oltre
alla bonifica e al ripristino ambientale, sarà possibile
lavorare ad un piano di sviluppo urbanistico e alla
valorizzazione dell’intera zona. Potrà concretizzarsi in
tempi più brevi il progetto che il Comune di Falconara sta
realizzando secondo le previsioni del nuovo piano
regolatore». Lo stesso che prevede per l’area Api una
diversa destinazione d’uso una volta scadute le
autorizzazioni dell’impianto. |
Area
industriale, ok del Parlamento alla bonifica
FALCONARA — Potrà essere
bonificatal'area industriale della città. E' stato infatti
approvato l'emendamento presentato dal deputato dei Verdi,
Marco Lion. E così i novanta ettari della zona industriale
falconarese verranno inseriti tra i siti, di importanza
nazionale, da bonificare e riqualificare secondo la recente
legge sui nuovi interventi in campo ambientale. Si apre oggi
un nuovo e positivo capitolo della storia. Falconara farà
parte del programma di bonifica e di ripristino ambientale
dei siti inquinati e potrà accedere ai fondi previsti dalla
legge. Esprime soddisfazione, Marco Lion che considera
l'approvazione dell'emendamento la vittoria finale a tante
battaglie. «Adesso — dice il parlamentare dei Verdi —
l'amministrazione comunale possiede un poderoso strumento
per dare un avvenire sicuro e ambientalmente sostenibile a
Falconara». L'approvazione dell'emendamento è, infatti, un'
occasione da sfruttare visti i recenti progetti che sono
stati approntati per la conversione del territorio. Carletti
in accordo con gli altri enti locali avrà uno strumento in
più per mettere in atto il piano dello sviluppo a nord della
città. La prosecuzione di Ancona, senza togliere autonomia
alla città marittima sarà ora fattibile. «La zona
industriale della città — spiega Lion — è pesantemente
contaminata nell'aria, nel suolo, nel sottosuolo e nella
falda acquifera dallo stabilimento ex Enichem e dalla
raffineria Api. Un territorio — continua il deputato — dove
spadroneggiano indisturbati sostanze come biossido di zolfo,
benzene, ossidi di azoto e ozono». La drammatica situazione
ambientale in cui verte Falconara è ulteriormente aggravata
dalla vicinanza di infrastrutture: aeroporto Sanzio, lo
scalo ferroviario, l'autostra A14 e le statali 16 e 76 fanno
da padrone. Da non dimenticare le tre centrali
termoelettriche di cui una inglobata all'interno
dell'azienda petrolifera. Come sostiene Lion «questa è
un'occasione irripetibile che non dovrà essere sprecata».
Non resta dunque che attendere la sentenza del Consiglio di
Stato che decreterà la fine o il proseguo dell'era Api.
|