RASSEGNA STAMPA 05.02.2002

 

MESSAGGERO
Biodiesel al posto della benzina Sì del Consiglio comunale all’uso della fonte energetica pulita per l’autotrazione

Approvata pure una mozione sull’Api: «La riqualificazione della zona è vincolata al mantenimento dei posti di lavoro»

FALCONARA — Il Consiglio comunale di ieri si è svolto all'insegna della tutela dell'ambiente. Un tema caro sia alla maggioranza che all'opposizione e che sulla mozione di Giuliana Di Gioacchino (An) ha trovato tutti d'accordo al di là degli schieramenti politici. Due le mozioni importanti legate alla salvaguardia dell'ambiente. La prima è stata presentata da Rc e mirava a rafforzare la linea dell'incompatibilità tra Api e città, puntando proprio a riconfermare gli indirizzi politico-programmatici sul futuro della raffineria. «Il Consiglio comunale - recita il documento - fa proprie le istanze dei lavoratori, vincolando il progetto complessivo di una riqualificazione della zona ora occupata dallo stabilimento, a termine della concessione 2008, al mantenimento dei livelli occupazionali, assunto propedeutico al progetto di dismissione dell'impianto. Si ritiene importante la condivisione delle scelte con i lavoratori, i cittadini, le associazioni di categoria e gli enti sovracomunali. Il Consiglio comunale considera essenziale la vigilanza sui livelli di sicurezza interna ed esterna, condivide la visione strategica alternativa dello sviluppo industriale di Falconara». Infine si chiedeva anche di inviare il testo ai presidenti della giunta regionale e provinciale, specificando i gruppi consiliari che si erano espressi. Postilla disapprovata dalla maggioranza. «Non dobbiamo produrre un elenco di partiti - ha detto Giancarlo Scortichini, capogruppo Ds - ma sono soddisfatto che l'opposizione cominci a prendere coscienza del lavoro fatto in questi anni dall'amministrazione, ribadito anche in campagna elettorale e dalle scelte fatte dal sindaco. Ma propongo di trasformare il testo da mozione di Rc, che non voterei, a mozione di tutto il Consiglio». E Mauro Bruciaferri (Sdi) che molti credevano votasse contro dopo alcune dichiarazioni fatte ai sindacati non in linea con l'amministrazione Carletti e seguite anche da un'interrogazione dei Verdi, ha chiarito tutto. «Il sindaco ha preso delle posizioni che condividiamo - ha detto - ma bisogna salvaguardare il posto di lavoro, occorre creare l'alternativa. E finché la raffineria ha le autorizzazioni, il sindaco deve continuare come ha fatto finora: se inquina, prenda gli accorgimenti necessari». Morale: Bruciaferri ha votato sì, la mozione, dopo essere stata rivista in qualche dettaglio, è passata con 13 voti a favore, due contrari (uno di Proto che ha confermato la sua linea di sempre, e l'altro di Romeo Maiolini dei Democratici che non vedeva l'opportunità di rafforzare i programmi) e 7 astenuti tra Fi, An e due della Margherita. Passata all'unanimità, invece, la mozione di Giuliana Di Gioacchino (An) che proponeva l'uso del biodiesel per il riscaldamento e come carburante per l'autotrazione, abbattendo così l'inquinamento. «Sono contenta del risultato - ha commentato - perché conferma la sensibilità dell'assise per argomenti di natura ambientale». Fattore importante in una città come Falconara, provata dall'inquinamento.

 
RESTO DEL CARLINO
Api, sul futuro «documento unitario»

FALCONARA — Una mozione, quella di Rifondazione comunista sugli indirizzi politico programmatici in merito al futuro della raffineria Api, scaturita in una sospensione della seconda tranche del consiglio comunale di ieri. L'interruzione dell'adunanza è stata necessaria per il confronto delle parti. All'origine della discordanza l'imputazione della paternità dell'opera stilata da Rifondazione comunista, ma già proposta in altre sedi, e più volte confermata, dalla maggioranza e dallo stesso sindaco, Carletti. Il partito di opposizione è stato, dunque, fautore della dichiarazione scritta a seguito degli ultimi incidenti verificatesi all'interno della raffineria, ed hanno riproposto con forza la questione della sicurezza interna ed esterna dell'impianto. Massimo Marcelli Flori e Maurizio Amagliani, inoltre, recepiscono e fanno proprie le istanze provenienti dai lavoratori cercando nel governo falconarese una conferma sul mantenimento dei livelli occupazionali. Rifondazione ha ribadito anche la necessità e l'importanza delle scelte strategiche sulla creazione di nuove risorse economiche affinché venga discussa rendendo partecipi e coinvolgendo direttamente i lavoratori nelle tappe del processo di dismissione. Al momento della votazione Forza Italia e Alleanza Nazionale si sono astenuti, mentre Nunzio Proto (lista Chiari e Coerenti) e Maiolini (Margherita) hanno votato contro. «La sospensione della seduta è scaturita dalla necessità di costituire un documento unitario - spiega Giancarlo Scortichini, capogruppo dei Democratici di sinistra - in grado di rappresentare con forza la volontà dell'amministrazione comunale che in questo caso coincide con il volere di un partito di opposizione». I Democratici di sinistra esprimono il loro sostegno alle scelte fin qui operate dall'amministrazione Carletti. rivolte ad offrire un futuro di nuovo sviluppo per quanto riguarda la sicurezza del territorio».

Il biodiesel per le auto e per riscaldarsi

FALCONARA — Il biodiesel come combustibile per il riscaldamento e come carburante per l'autotrazione. Una prospettiva di cui si parla da tempo e che forse potrebbe risolvere molti problemi. E' questa l'idea futurista del consigliere di Alleanza Nazionale, Giuliana Di Gioacchino che ha proposto la questione all'attenzione del dirigente del settore ambiente, Paolo Angeloni. In sostanza, l'esponente di centro-destra avanza l'ipotesi dell'utilizzo del cosiddetto carburante pulito ottenuto dall'olio di colza, di soia e di girasole con un procedimento che in maniera più rudimentale era già stato utilizzato nella seconda guerra mondiale. L'esperimento, tra l'altro sembra aver dato buoni risultati in Vallesina, ove qualche sindaco di recente ha cercato di avviare concretamente l'idea. Oltre a ridurre l'inquinamento urbano il biodiesel ha il pregio di non contribuire all'effetto serra. Infatti, essendo di origine vegetale, non incide sulla quota globale di anidride carbonica. «Il problema maggiore — spiega Paolo Angeloni — è però rappresentato dalla disponibilità di fondi per ottenere questo importante carburante. Attualmente il biodiesel viene utilizzato in Italia soprattutto come riscaldamento, e per Falconara, questa innovazione, rappresenterebbe un alleggerimento delle sostanze inquinanti nell'aria». Una buona soluzione quella proposta, quella dell'impiego del biodiesel, che si sta facendo strada nelle metropoli italiane e di cui se ne sta discutendo in Europa. La decisione dell'utilizzo dell'innovativo carburante è attualmente rimesso al nulla osta di Bruxelles. L'impiego di carburanti che non inquinano proprio a Falconara potrebbe essere la medicina per tanti mali. «Si è in attesa di una direttiva europea che regolamenti l'utilizzo di questo carburante - sottolinea Angeloni - così come è accaduto in Austria e Germania dove esiste già una collaudata rete di distributori» .

Finalmente via le cisterne

FALCONARA — Dopo tante polemiche finalmente una parte delle ferro cisterne che sostano nello scalo merci delle Ferrovie dello Stato verranno trasferite nello spiazzale della ex squadra rialzo. Un progetto iniziato lo scorso settembre che terminerà nei primi mesi del 2003 con un dispendio economico di circa due miliardi. Le proteste dei residenti che perdurano da diversi anni hanno, dunque, raggiunto il risultato tanto sperato. Vibrazioni, rumori e inquinamento saranno solo un brutto ricordo. Infatti, le cisterne che attualmente distano appena 40 metri dalle abitazioni, e più precisamente da via Aspromonte provocando inconvenienti di non poco rilievo, verranno spostate presso il piazzale della ex squadra rialzo a più di 100 metri dai complessi abitativi. Come è più volte emerso i rappresentanti del quartiere di Villanova, martoriato dalla presenza della raffineria e dall'inquinamento acustico provocato dal vicino scalo dorico, in molte occasioni si erano resi protagonisti di pubbliche manifestazioni dove emergeva lo stato di degrado del rione. Il progetto sarà solo l'inizio di una lunga serie di cambiamenti che andranno a modificare l'assetto binario che attraversa Falconara. Si accavallano infatti i disegni da parte dell'amministrazione comunale e delle stesse Ferrovie dello Stato. Ma mentre la prima è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, la seconda inizia progettare su carta una serie di ipotesi in grado di migliorare la viabilità. Vantaggio da non trascurare è quello che uno spostamento della ferrovia porrebbe in parte fine ai pericoli costanti rappresentati dall'attraversamento dei binari all'interno dell'impianto petrolifero. Si tratta, dunque, di una rivoluzione viaria ipotetica che resta in attesa del verdetto sulla proroga della concessione all'azienda Api nonché sull'approvazione del nuovo piano regolatore dell'amministrazione comunale attualmente al vaglio della Provincia.

 
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