Biodiesel al
posto della benzina Sì del Consiglio comunale all’uso della
fonte energetica pulita per l’autotrazione
Approvata pure una mozione
sull’Api: «La riqualificazione della zona è vincolata al
mantenimento dei posti di lavoro»
FALCONARA — Il Consiglio
comunale di ieri si è svolto all'insegna della tutela
dell'ambiente. Un tema caro sia alla maggioranza che
all'opposizione e che sulla mozione di Giuliana Di
Gioacchino (An) ha trovato tutti d'accordo al di là degli
schieramenti politici. Due le mozioni importanti legate alla
salvaguardia dell'ambiente. La prima è stata presentata da
Rc e mirava a rafforzare la linea dell'incompatibilità tra
Api e città, puntando proprio a riconfermare gli indirizzi
politico-programmatici sul futuro della raffineria. «Il
Consiglio comunale - recita il documento - fa proprie le
istanze dei lavoratori, vincolando il progetto complessivo
di una riqualificazione della zona ora occupata dallo
stabilimento, a termine della concessione 2008, al
mantenimento dei livelli occupazionali, assunto propedeutico
al progetto di dismissione dell'impianto. Si ritiene
importante la condivisione delle scelte con i lavoratori, i
cittadini, le associazioni di categoria e gli enti
sovracomunali. Il Consiglio comunale considera essenziale la
vigilanza sui livelli di sicurezza interna ed esterna,
condivide la visione strategica alternativa dello sviluppo
industriale di Falconara». Infine si chiedeva anche di
inviare il testo ai presidenti della giunta regionale e
provinciale, specificando i gruppi consiliari che si erano
espressi. Postilla disapprovata dalla maggioranza. «Non
dobbiamo produrre un elenco di partiti - ha detto Giancarlo
Scortichini, capogruppo Ds - ma sono soddisfatto che
l'opposizione cominci a prendere coscienza del lavoro fatto
in questi anni dall'amministrazione, ribadito anche in
campagna elettorale e dalle scelte fatte dal sindaco. Ma
propongo di trasformare il testo da mozione di Rc, che non
voterei, a mozione di tutto il Consiglio». E Mauro
Bruciaferri (Sdi) che molti credevano votasse contro dopo
alcune dichiarazioni fatte ai sindacati non in linea con
l'amministrazione Carletti e seguite anche da
un'interrogazione dei Verdi, ha chiarito tutto. «Il sindaco
ha preso delle posizioni che condividiamo - ha detto - ma
bisogna salvaguardare il posto di lavoro, occorre creare
l'alternativa. E finché la raffineria ha le autorizzazioni,
il sindaco deve continuare come ha fatto finora: se inquina,
prenda gli accorgimenti necessari». Morale: Bruciaferri ha
votato sì, la mozione, dopo essere stata rivista in qualche
dettaglio, è passata con 13 voti a favore, due contrari (uno
di Proto che ha confermato la sua linea di sempre, e l'altro
di Romeo Maiolini dei Democratici che non vedeva
l'opportunità di rafforzare i programmi) e 7 astenuti tra Fi,
An e due della Margherita. Passata all'unanimità, invece, la
mozione di Giuliana Di Gioacchino (An) che proponeva l'uso
del biodiesel per il riscaldamento e come carburante per l'autotrazione,
abbattendo così l'inquinamento. «Sono contenta del risultato
- ha commentato - perché conferma la sensibilità dell'assise
per argomenti di natura ambientale». Fattore importante in
una città come Falconara, provata dall'inquinamento. |
Api, sul
futuro «documento unitario»
FALCONARA — Una mozione,
quella di Rifondazione comunista sugli indirizzi politico
programmatici in merito al futuro della raffineria Api,
scaturita in una sospensione della seconda tranche del
consiglio comunale di ieri. L'interruzione dell'adunanza è
stata necessaria per il confronto delle parti. All'origine
della discordanza l'imputazione della paternità dell'opera
stilata da Rifondazione comunista, ma già proposta in altre
sedi, e più volte confermata, dalla maggioranza e dallo
stesso sindaco, Carletti. Il partito di opposizione è stato,
dunque, fautore della dichiarazione scritta a seguito degli
ultimi incidenti verificatesi all'interno della raffineria,
ed hanno riproposto con forza la questione della sicurezza
interna ed esterna dell'impianto. Massimo Marcelli Flori e
Maurizio Amagliani, inoltre, recepiscono e fanno proprie le
istanze provenienti dai lavoratori cercando nel governo
falconarese una conferma sul mantenimento dei livelli
occupazionali. Rifondazione ha ribadito anche la necessità e
l'importanza delle scelte strategiche sulla creazione di
nuove risorse economiche affinché venga discussa rendendo
partecipi e coinvolgendo direttamente i lavoratori nelle
tappe del processo di dismissione. Al momento della
votazione Forza Italia e Alleanza Nazionale si sono
astenuti, mentre Nunzio Proto (lista Chiari e Coerenti) e
Maiolini (Margherita) hanno votato contro. «La sospensione
della seduta è scaturita dalla necessità di costituire un
documento unitario - spiega Giancarlo Scortichini,
capogruppo dei Democratici di sinistra - in grado di
rappresentare con forza la volontà dell'amministrazione
comunale che in questo caso coincide con il volere di un
partito di opposizione». I Democratici di sinistra esprimono
il loro sostegno alle scelte fin qui operate
dall'amministrazione Carletti. rivolte ad offrire un futuro
di nuovo sviluppo per quanto riguarda la sicurezza del
territorio».
Il biodiesel per le auto e
per riscaldarsi
FALCONARA — Il biodiesel come
combustibile per il riscaldamento e come carburante per l'autotrazione.
Una prospettiva di cui si parla da tempo e che forse
potrebbe risolvere molti problemi. E' questa l'idea
futurista del consigliere di Alleanza Nazionale, Giuliana Di
Gioacchino che ha proposto la questione all'attenzione del
dirigente del settore ambiente, Paolo Angeloni. In sostanza,
l'esponente di centro-destra avanza l'ipotesi dell'utilizzo
del cosiddetto carburante pulito ottenuto dall'olio di
colza, di soia e di girasole con un procedimento che in
maniera più rudimentale era già stato utilizzato nella
seconda guerra mondiale. L'esperimento, tra l'altro sembra
aver dato buoni risultati in Vallesina, ove qualche sindaco
di recente ha cercato di avviare concretamente l'idea. Oltre
a ridurre l'inquinamento urbano il biodiesel ha il pregio di
non contribuire all'effetto serra. Infatti, essendo di
origine vegetale, non incide sulla quota globale di anidride
carbonica. «Il problema maggiore — spiega Paolo Angeloni — è
però rappresentato dalla disponibilità di fondi per ottenere
questo importante carburante. Attualmente il biodiesel viene
utilizzato in Italia soprattutto come riscaldamento, e per
Falconara, questa innovazione, rappresenterebbe un
alleggerimento delle sostanze inquinanti nell'aria». Una
buona soluzione quella proposta, quella dell'impiego del
biodiesel, che si sta facendo strada nelle metropoli
italiane e di cui se ne sta discutendo in Europa. La
decisione dell'utilizzo dell'innovativo carburante è
attualmente rimesso al nulla osta di Bruxelles. L'impiego di
carburanti che non inquinano proprio a Falconara potrebbe
essere la medicina per tanti mali. «Si è in attesa di una
direttiva europea che regolamenti l'utilizzo di questo
carburante - sottolinea Angeloni - così come è accaduto in
Austria e Germania dove esiste già una collaudata rete di
distributori» .
Finalmente via le cisterne
FALCONARA — Dopo tante
polemiche finalmente una parte delle ferro cisterne che
sostano nello scalo merci delle Ferrovie dello Stato
verranno trasferite nello spiazzale della ex squadra rialzo.
Un progetto iniziato lo scorso settembre che terminerà nei
primi mesi del 2003 con un dispendio economico di circa due
miliardi. Le proteste dei residenti che perdurano da diversi
anni hanno, dunque, raggiunto il risultato tanto sperato.
Vibrazioni, rumori e inquinamento saranno solo un brutto
ricordo. Infatti, le cisterne che attualmente distano appena
40 metri dalle abitazioni, e più precisamente da via
Aspromonte provocando inconvenienti di non poco rilievo,
verranno spostate presso il piazzale della ex squadra rialzo
a più di 100 metri dai complessi abitativi. Come è più volte
emerso i rappresentanti del quartiere di Villanova,
martoriato dalla presenza della raffineria e
dall'inquinamento acustico provocato dal vicino scalo
dorico, in molte occasioni si erano resi protagonisti di
pubbliche manifestazioni dove emergeva lo stato di degrado
del rione. Il progetto sarà solo l'inizio di una lunga serie
di cambiamenti che andranno a modificare l'assetto binario
che attraversa Falconara. Si accavallano infatti i disegni
da parte dell'amministrazione comunale e delle stesse
Ferrovie dello Stato. Ma mentre la prima è in attesa della
sentenza del Consiglio di Stato, la seconda inizia
progettare su carta una serie di ipotesi in grado di
migliorare la viabilità. Vantaggio da non trascurare è
quello che uno spostamento della ferrovia porrebbe in parte
fine ai pericoli costanti rappresentati dall'attraversamento
dei binari all'interno dell'impianto petrolifero. Si tratta,
dunque, di una rivoluzione viaria ipotetica che resta in
attesa del verdetto sulla proroga della concessione
all'azienda Api nonché sull'approvazione del nuovo piano
regolatore dell'amministrazione comunale attualmente al
vaglio della Provincia. |