RASSEGNA STAMPA 04.02.2002

 

MESSAGGERO
Acque sempre agitate nel quartiere I residenti chiedono garanzie a Carletti

FALCONARA — Rimanere uniti e promuovere un incontro col sindaco per chiarire il destino del quartiere e le intenzioni dell'amministrazione. Questi gli impegni presi dai residenti di Fiumesino che ieri si sono riuniti in assemblea per fare il punto della situazione. Diversi gli argomenti affrontati, come l'arrivo degli otto miliardi per il contratto di quartiere, lo spostamento di alcune abitazioni nella zona del Tesoro previsto dal piano regolatore, il nuovo svincolo per l'Api, la linea ferroviaria e la realizzazione di un altro parcheggio per i camion proprio sotto le case. Una serie di progetti che, secondo i residenti, peggiorerebbero la situazione del quartiere col rischio di smembrarlo progressivamente e di strozzarlo tra strade, passaggi di mezzi pesanti e raffineria. Allora che fare? «Salvaguardare i nostri legittimi interessi e sottoscrivere un accordo col sindaco sul futuro di Fiumesino» è l'imput che si sono dati i residenti. Se da un lato infatti si registra soddisfazione per l'arrivo degli 8 miliardi, dall'altro c'è anche preoccupazione per alcuni cambiamenti che si stanno profilando. In primo luogo lo spostamento di alcune abitazioni, sembra quelle dirimpettaie alla raffineria, in zona del Tesoro. Soluzione che i residenti non condividono. «Così non andiamo a stare meglio - dicono -, là c'è la discarica e sotto la superstrada. A queste condizioni non ci andiamo. La maggior parte della case qui a Fiumesino erano preesistenti alla raffineria: risalgono a prima degli anni ’50, mentre le restanti sono state costruite attorno al '55, quando ancora lo stabilimento petrolifero non aveva raggiunto l'espansione. Questo non conta?». Al centro delle perplessità anche lo spostamento della linea ferroviaria, che, secondo un progetto delle Fs, dovrebbe passare dietro il quartiere. Novità che i residenti non appoggiano e su cui anche l'amministrazione sembra intenzionata a esprimere parere negativo. Ma di questi giorni sarebbe la notizia dell'arretramento della linea Fs in direzione Chiaravalle, accorgimento che così darebbe respiro a Fiumesino, non più tagliata in due dal passaggio della linea ferrata. Ma per ora si tratta solo di ipotesi. I dubbi maggiori sono concentrati sull'eventualità di allargare via Conventino per far passare gli autocarri lungo la strada della chiesa per poi sbucare all'altezza del depuratore. Un progetto di cui si sente parlare da tempo e che ora sembra più vicino. Il passaggio continuo di mezzi pesanti in una delle vie del quartiere viene però vista dai residenti come una scelta che va contro il progetto di riqualificazione e valorizzare di Fiumesino. «Chiederemo al sindaco — spiegano — anche di far luce su questo punto. Il nostro dubbio è che tali provvedimenti comportino disagi e non le migliorie da sempre promesse». Infine, i residenti puntano il dito contro l'allargamento del piazzale per i camion, che ora crea disagi contenuti. Si tratta di un atto già tentato alcuni anni fa e poi bloccato. Ora l'idea torna di nuovo alla ribalta. E i cittadini chiedono chiarezza.

 
RESTO DEL CARLINO
«Per Fiumesino serve chiarezza»

FALCONARA — Che cosa hanno in mente gli enti locali per il quartiere di Fiumesino? La confusione dei residenti del sofferente rione è continuamente alimentata da proposte e progetti contrastanti che cozzano con la realtà che direttamente li coinvolge. Ed è per questo che, ieri mattina, gli abitanti di Fiumesino si sono riuniti, per discutere le gravose problematiche, nell'assemblea organizzata dagli esponenti del Comitato locale. Concordi nell'esprimere soddisfazione sui disegni che vengono «abbozzati» per migliorare le condizioni di vivibilità del rione, non possono però fare a meno di puntare i piedi di fronte all'incongruità dei «suggerimenti» presentati dai dagli enti locali: Comune, Provincia, Regione e persino le Ferrovie dello Stato dicono la loro sul futuro della «disgraziata» borgata. I dubbi - Gli interrogativi che si pongono gli abitanti di Fiumesino sono tanti. A partire dallo stanziamento degli otto miliardi per la riqualificazione e il risanamento ambientale dell'abitato. Valorizzazione dell'area e recupero edilizio sono belle parole per il delegato del Comitato, Franco Budini «ma non trovano riscontro nei progetti che tendono, al contrario, alla parcellizzazione degli edifici ed alla creazione di aree verdi per il potenziamento della protezione ambientale». E poi, il nuovo complesso abitativo che sorgerà in via del Tesoro. Un progetto, questo, rimasto «indigesto» agli abitanti del quartiere, che lo definiscono «un'ambigua manovra per invogliare i residenti a lasciare il rione». «Trasferendo alcune famiglie da quella parte della città la situazione non migliorerebbe di molto - dice Budini - vista la vicinanza e il futuro ampliamento della discarica cittadina». Le contraddizioni - L'amministrazione comunale non parla di decentramento del quartiere ma solo di spostamento dei plessi abitativi, una realtà che difficilmente si concilia con la pianificazione del by pass della linea ferroviaria. Infatti, un'elegante curva binaria sovrasterebbe l'abitato appena ricostruito, sollevando anche un problema di «stabilità» alla vicinissima e storica chiesetta di San Lorenzo. A tutto questo viene posto un ulteriore quesito: quello che verrà sentenziato dal Consiglio di Stato e che decreterà il destino della raffineria Api. Le azioni - Pronti a battersi e ad intraprendere azioni per la tutela dei loro legittimi interessi, gli abitanti del quartiere chiedono un incontro con il sindaco Carletti invitandolo a mantenere il patto verbale stabilito dal progetto Fiumesino 2000. Reclamano che venga redatto un accordo sottoscritto dalle parti in questione in grado di far fronte alle esigenze dei residenti e dell'amministrazione comunale.

 
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