L’Api non accetta il conto
Messa in sicurezza, il Comune
chiede 133 milioni. «Macché, ha fatto solo monitoraggio»
FALCONARA - «Non abbiamo ricevuto la richiesta del
rimborso per le spese sostenute dal comune nell'opera di
bonifica». Così l'Api reagisce alla notizia sul conto di 133
milioni di lire che il Comune di Falconara si appresta a
presentare all'azienda petrolifera per lavori di risanamento
del sito. «L'Api - ha fatto sapere ieri la raffineria - non
ha ricevuto da parte del Comune alcun atto o comunicazione
formale con la richiesta del pagamento di spese che
sarebbero state sostenute dal comune stesso per presunti
interventi di bonifica effettuati nell'ambito della
raffineria in sostituzione dell'azienda stessa». L’azienda
ci tiene a sottolineare di non aver preso, di conseguenza,
alcuna posizione ufficiale. Il ricorso sull’occupazione
della raffineria da parte del Comune, insomma non c’entra.
Ma la musica nella sostanza non cambia. L'Api, infatti,
tiene a precisare la sua paternità per gli interventi di
bonifica. Come dire che quei 133 milioni non avrebbero
ragione di essere stati spesi. Tutte le opere di intervento
sono state effettuate dalla raffineria - sottolinea l'Api -
mentre il Comune ha svolto esclusivamente attività di
monitoraggio con l'assistenza della Foster Wheeler e la
piena collaborazione della raffineria stessa. E' stata,
pertanto, esclusivamente Api raffineria ad operare con mezzi
propri e attraverso propri consulenti tutte le azioni
programmate sul sito raffineria». |
Carletti:
«Più impegno per l'ambiente»
FALCONARA — Il sindaco,
Giancarlo Carletti, ha dunque accettato l'incontro pubblico
per la presentazione degli indirizzi di bilancio. Il primo
cittadino darà spiegazione sulle varie voci descritte che
dovranno essere approvate entro il 28 febbraio.Tra gli
argomenti caldi sicuramente quelli che riguardano la
politica ambientale. «Verrà potenziata l'azione di messa in
sicurezza — spiega Carletti— attraverso le convenzioni con
l'Arpam, con la Provincia e con l'istituto superiore della
Sanità». L'amministrazione comunale porterà avanti il suo
programma avvalendosi della collaborazione di società
multinazionali di consulenza e di progettazione.
«Un'operazione sinergica — sottolinea il sindaco — per
rimarcare l'incompatibilità della raffineria con il
territorio circostante». Carletti ha in mente una nuova
Falconara. Più competitiva, fondata sul commercio e sul
turismo. «Il nuovo modello di sviluppo — dice il sindaco —
propone di approfondire gli studi circa il potenziale
trasferimento dell'Ente fiera , determinando in tal modo lo
sviluppo della parte nord della città». Tra gli altri
obiettivi del Comune, anche quello della creazione di un
polo fieristico. |