RASSEGNA STAMPA 31.01.2002

 

MESSAGGERO
Carletti presenta il primo conto all’Api

FALCONARA - Lotta agli idrocarburi con un nuovo pozzo di captazione, l'installazione delle palancole e l'implementazione del recupero del surnatante dalle falde grazie ad uno studio commissionato ad un luminare del campo, il prof. Francani del Politecnico di Milano, che entro 3 mesi permetterà di conoscere l'andamento delle acque sotterranee dell'area. Con questi accorgimenti prosegue la bonifica all'Api, mentre il Comune batte cassa chiedendo il rimborso sostenuto finora di tasca propria per i lavori, circa 133 milioni. Ma ancora tutto tace. Anche perché l'azienda petrolifera ha impugnato l'ordinanza con cui il comune ha deciso di entrare nello stabilimento e supervisionare la “pulizia". Quindi, pagare ora sarebbe un po' come compiere un passo falso e dover mettere tutto di nuovo in gioco. Dal canto suo, l'amministrazione sembra decisa a proseguire su questa strada e non si escludono ulteriori provvedimenti. Intanto prosegue a ritmo serrato l'azione di bonifica che entro metà febbraio prevede la realizzazione di palancole lungo il fiume. Un primo tratto, il ponte lungo l'argine, è di 160 metri, mentre il secondo, più a valle, è di 130. Proprio in quest'area verranno posizionate le barriere che impediranno l'espansione degli idrocarburi. In questo modo, si raccoglieranno lungo le palancole, da cui verranno captati tramite un pozzetto, il RW11 del diametro di 1m, in fase di ultimazione, localizzato nell'area deposito. Entro questa settimana verranno concluse le prove di portata per verificare l'efficacia del RW11. E secondo le stime, il pozzetto potenzialmente riuscirà a pompare fino a 500 litri di idrocarburi alla settimana, un buon risultato. Sempre nell'ottica di migliorare il recupero degli idrocarburi, l'Api, su indicazione dell'amministrazione, ha deciso di affidare l'incarico di analisi del modello acquifero al Politecnico di Milano sotto la direzione di uno dei luminari nazionali nel campo, il prof. Francani. Obiettivo è capire lo scorrimento e l'andamento delle acque sotterranee riuscire ad ottimizzare il recupero degli idrocarburi dalle falde. Si tratterebbe di un ulteriore passo verso la meta finale della bonifica, almeno parziale. Da qualche giorno, inoltre, in città è più sotto controllo anche l'inquinamento elettromagnetico, grazie ad un rilevatore (costo 20 milioni) che effettuerà lo screening rapido della situazione e, poi, un'indagine suddivisa per zona.

 
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