Il Comune
vuole dall’Api 133 milioni per bonifica e ripristino
ambientale
FALCONARA — Il Comune
presenta il conto all'Api: 133 milioni. La giunta ha
deliberato di rivalersi nei confronti della raffineria per
le spese sostenute dal 25-9-2001 al 31-12-2001 nell'opera di
messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale
dell'intera area dell'azienda petrolifera. «Tutto - spiega
il Comune in una nota - è iniziato perché la raffineria non
aveva realizzato la messa in sicurezza d'emergenza dei siti
inquinati, come a suo tempo era stato sollecitato dall'Arpam».
A rendere, in un certo senso, obbligatorio il provvedimento
era anche stata un'ordinanza sindacale (la 205 del
19-9-2001) con cui si chiedeva allo stabilimento di compiere
nelle 48 ore successive alla notifica del documento gli
interventi in questione. Ordinanza però caduta nel vuoto:
l'Api non ha ottemperato. E l'ufficio ambiente del Comune,
avvalendosi della collaborazione della società Foster
Wheeler, ha iniziato i lavori di propria iniziativa perché
si trattava di interventi importanti che andavano fatti. I
risultati conseguiti sono stati molto positivi: notevole,
infatti, la quantità di materiale inquinante recuperato
tramite i pozzi di captazione. Ma ora i 133 milioni
anticipati il Comune li rivuole e naturalmente li chiede
all'Api. Sul fronte, invece, degli interventi interni alla
raffineria, l'uso delle palancolate è stato approvato ed
entro febbraio verranno inserite lungo l'argine del fiume
per evitare la fuoriuscita di idrocarburi. |
L'emergenza
riguardo la concentrazione
L'emergenza riguardo la
concentrazione delle polveri fini nell'aria fa scattare
l'allarme dappertutto. Falconara non possiede strumentazioni
in grado di riscontrare la concentrazione del pm 10,
determinato soprattutto dal traffico veicolare. Attualmente
la città possiede tre stazioni di rilevamento. Una riguarda
il biossido di zolfo, la seconda è un analizzatore del
biossido di azoto, mentre la terza viene usta per calcolare
la concentrazione di benzene. «Stiamo progettando l'acquisto
di strumenti per il rilievo del pm 10 — spiega Marco
Salustri, responsabile della rete di monitoraggio per la
provincia —. La nostra attenzione è volta ad attrezzature
ancora più precise come quelle mettono in evidenza il pm
2.5. La provincia sta, inoltre, predisponendo l'acquisto di
apparecchiature per l'inquinamento elettromagnetico,
attualmente presenti ad Ancona, Loreto e Senigallia. Presto
diverrà operativo il progetto per la rilevazione
dell'inquinamento acustico».
Il Comune aveva speso 133
milioni per la messa in sicurezza: ora rivuole i soldi
dall'Api
FALCONARA — In circa tre mesi
l'amministrazione comunale ha speso 133 milioni di lire per
la messa in sicurezza d'emergenza della raffineria Api. E
adesso la giunta comunale ha deliberato di rivalersi nei
confronti dell'industria petrolifera delle spese sostenute
durante quel periodo. «Il procedimento di emergenza messo in
atto sulla raffineria — spiega il comune in una nota — si è
reso necessario perché l'Api non aveva realizzato gli
interventi richiesti sui siti inquinati come a suo tempo
sollecitato dall'Arpam e dall'ordinanza sindacale. Nel
provvedimento del sindaco Carletti — continua — veniva
intimato, appunto, alla raffineria di provvedere entro le 48
ore successive dalla notifica agli interventi di messa in
sicurezza». A seguito dell'inerzia di Api raffineria si è
stato così necessario l'intervento dell'ufficio ambiente
diretto da, Paolo Angeloni. Il dirigente si è avvalso della
costante collaborazione della società americana raggiungendo
dei traguardi positivi.
Arriva in città
l'onorevole di An Italo Bocchino Parlerà della raffineria e
dello sviluppo del territorio
FALCONARA — L'onorevole,
Italo Bocchino, discuterà, in un incontro che si terrà
venerdì 25 gennaio alle ore 18 presso l'aula consiliare del
Castello, i problemi della realtà falconarese. Italo
Bocchino, dirigente nazionale e vice presidente del gruppo
parlamentare di Alleanza Nazionale alla Camera dei Deputati
sarà dunque il relatore. Affronterà diversi temi piuttosto
interessanti, da quelli più angusti come la raffineria Api e
il suo futuro a quelli relativi allo sviluppo del territorio
marittimo. Partecipano all'iniziativa, Lamberto Astolfi,
presidente del circolo «Gaddo Piccioni», Matteo Astolfi,
consigliere comunale di Alleanza Nazionale, Roberto Zenobi,
presidente provinciale del partito di centro-destra e Carlo
Ciccioli, dirigente nazionale e capogruppo di Alleanza
Nazionale alla Regione Marche. |