Torna il
caso Api in aula, studio per la chiusura
FALCONARA — No ad un futuro con
l'Api a Falconara, sì alla convivenza sicura fino al termine
della concessione e sì anche ad uno studio di fattibilità da
subito per la dismissione dell'impianto con il mantenimento
dei livelli occupazionali. E' il senso di una mozione
rafforzativa della linea dell'incompatibilità tra Api e
città, ma anche della necessità del mantenimento dei livelli
occupazionali, che porta la firma di Rifondazione Comunista.
Se ne discuterà al prossimo consiglio comunale. Nodo
cruciale sarà proprio la questione degli indirizzi
politico-programmatici sul futuro della raffineria, che
secondo Rifondazione comunista vanno rafforzati da una
votazione comune. L'intento è appunto di riaffermare ancora
una volta la linea dell'incompatibilità tra stabilimento e
la città, rafforzando una via già percorsa
dall'amministrazione. «Il consiglio comunale — recita la
mozione proposta dal Prc — fa proprie le istanze dei
lavoratori, vincolando il progetto di una riqualificazione
della zona ora occupata dallo stabilimento, a termine della
concessione 2008, al mantenimento dei livelli occupazionali,
assunto propedeutico al progetto di dismissione
dell'impianto. Si ritiene importante la condivisione delle
scelte con i lavoratori, i cittadini, le associazioni di
categoria e gli enti sovracomunali e per questo ne auspica
un coinvolgimento diretto nelle tappe del processo di
dismissione. Il consiglio comunale considera essenziale la
vigilanza sui livelli di sicurezza interna ed esterna e da
mandato al sindaco di continuare ad adoperarsi affinché tali
livelli siano sempre più garantiti per la tutela effettiva
dei lavoratori e cittadini. Si condivide inoltre la visione
strategica alternativa allo sviluppo industriale di
Falconara e l'impegno dell'amministrazione comunale nella
ricerca di un'impostazione degli strumenti attuativi (Prg)
che prefigurino sviluppi diversi ed eco-sostenibili per la
città». Dunque, col voto alla mozione, che si chiede di
trasmettere anche ai presidenti della giunta regionale e
provinciale, per Rc, si intende rafforzare scelte già fatte,
che vedono nella presenza della raffineria
un'incompatibilità ambientale con la città e che devono
essere coerentemente seguite da atti concreti come lo studio
di fattibilità per la dismissione . |