Falconara è
sempre in lotta coi veleni: «Puntare sul biodiesel, come
Ravenna»
FALCONARA - Dai semi di
girasole una valida alternativa al gasolio, sperimentata con
successo in alcuni comuni come Ravenna, il biodiesel per il
riscaldamento e come carburante per l'autotrazione. E' la
proposta avanzata da Giuliana Di Gioachino (An) con una
mozione presentata nel consiglio comunale del 28 dicembre
scorso, rimandata al giorno dopo per mancanza del numero
legale e poi messa in stand-by perché l'assise non è stata
più portata avanti. Un tira e molla politico che ha impedito
di affrontare un suggerimento importante per una città come
Falconara. Il biodiesel è il risultato della reazione
chimica dell'olio di colza o di girasole. Giuliana Di
Gioacchino, (An), suggerisce che Falconara, una città
duramente provata dall'inquinamento atmosferico, ne faccia
uso specie nei mezzi di trasporto pubblici e per il
riscaldamento. «Il biodiesel - spiega- non contiene né
anidride carbonica, il cui aumento è causa primaria del
disastroso effetto serra, né zolfo responsabile delle piogge
acide, inoltre, secondo studi dell'Enea (Ente Nazionale
Energia e Ambiente) l'emissione nera caratteristica dello
scarico dei motori diesel viene così ridotta insieme alla
fumosità. Poi il biodiesel è biodegradabile al 98 %, contro
un 20-30% del gasolio». Tutti vantaggi per una realtà urbana
come Falconara dove, in certi periodi dell'anno, le
percentuali di ozono toccano le soglie di rischio.
L'utilizzo del nuovo carburante non sembra richiedere
interventi onerosi o complesse trasformazioni degli
impianti, ma solo piccole modifiche per la sostituzione di
guarnizioni, premi stop, giunti e la bonifica delle
cisterne, con una resa identica a quella del gasolio per
riscaldamento, ma senza fumi e cattivi odori. Anche nel caso
dell'autotrazione, ad esempio dei camion per la spazzatura e
per i mezzi pubblici, nessun problema o calo di rendimento.
Unica pecca: il biodiesel costa di più, 2500 lire al litro,
rispetto alle 1745 del gasolio, ma la Di Gioacchino ricorda
«lo stato ha defiscalizzato (anche nella finanziaria 2001)
300.000 tonnellate annue abbattendo la differenza delle 700
lire in più. Il governo ha voluto così agevolare quanti
optano per una scelta di salvaguardia ambientale». E per il
bene di Falconara si spera che la mozione venga discussa
nella prossima assise senza ulteriori rinvii. |