LETTERA

 

Destinatario : il Messaggero
Oggetto : lettera aperta al Presidente della Provincia a seguito dell'articolo a firma Giancarli sull'arretramento della ferrovia
Data : 17 Febbraio 2003
 

Lettera aperta AL SIG. PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI ANCONA

Egr. Sig. Presidente,

abbiamo appreso con molta soddisfazione della sua presa di posizione circa la necessità di arretramento della linea ferroviaria da Aspio - Varano a Marotta (Il Messaggero del 16.02 03) Concordiamo totalmente con il suo punto di vista e, se necessario, saremo al suo fianco per sostenere una battaglia politica e progettuale che lo veda realizzato.

Il progetto da Lei prospettato interpreta il punto di vista di migliaia di residenti i quali non vedrebbero per niente risolti – anzi li vedrebbero aggravati - i problemi di impatto sulla salute e sull'ambiente qualora si realizzasse il progetto del by pass così come è stato prospettato fino ad oggi dalla Regione Marche e dal Comune di Falconara.

Sulla questione interessammo i Comuni di Montemarciano, Senigallia, Fano e Pesaro ed inoltre, Come Lei ha appreso dalla nostra documentazione inviatale in data 21 Novembre 2002, avevamo chiesto, già in data 8 Marzo 2002, alla Regione Marche ed al Sindaco di Falconara una soluzione complessiva al problema della ferrovia, una soluzione che non avvantaggiasse solo la raffineria API ma tutta la comunità falconarese e buona parte del litorale adriatico.

Quella richiesta, che non ottenne nemmeno la dignità di una risposta da parte della Regione Marche e del Sindaco di Falconara, si basava su elementi chiarissimi:

  1. l'impatto devastante sulle condizioni di vita di migliaia di residenti dei quartieri Stadio, Fiumesino, Villanova e scuola Zambelli del progetto della Regione e del Comune poiché il futuro potenziamento della linea adriatica (Corridoio Adriatico) prevede «lo standard obiettivo di quantità di offerta e di livello di servizio in 300 treni/giorno con Velocità max di 200 Km/h »   (pag. 33 DACR n° 305/2000).

  2. avevamo ricordato che erano proprio le Amministrazioni Pubbliche ad aver indicato che «(...) date le particolari implicazioni territoriali che riguardano il sistema urbano ed insediativo è opportuno ricercare ulteriori alternative di lungo periodo al potenziamento infrastrutturale costiero in corridoi alternativi “interni”, ottenendo, quindi, l’allontanamento dell’asse ferroviario nord-sud dalla zona costiera nella parte centrale del corridoio» (DACR n° 305/2000).

Dunque, alla luce della sua presa di posizione, possiamo affermare che le forti preoccupazioni di migliaia di residenti sono fondate e condivise, ma, soprattutto, hanno finalmente trovato ascolto da una delle tre Amministrazioni Pubbliche competenti per il territorio in cui viviamo.

Ridurre la soluzione di una problematica ambientalmente così onerosa ad un intervento non solo di corto respiro ma miope e condizionante e, peraltro concentrato solo sullo stesso territorio già pesantemente gravato dall’accavallamento caotico di infrastrutture ed industrie insalubri, rischia di approdare ad un progetto il quale oltre a non essere  assolutamente adeguato sia alla eliminazione degli impatti sulla popolazione residente che «all'ottimizzazione del raccordo del sistema regionale dei trasporti con quello nazionale ed europeo di collegamenti veloci con il progetto di alta velocità», addirittura pregiudicherebbe entrambe le situazioni.

COMITATO 25 AGOSTO

COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA

COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO

 
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