LETTERA

 

Destinatario :

All’ARPAM – Servizio Aria – Dipartimento
Provinciale di Ancona

Al Direttore della Raffineria API - Falconara

e p.c.

Al Sindaco del Comune di Falconara

Al Responsabile dell’Ufficio Ambiente
del Comune di Falconara

Alla Direzione Generale ARPAM

All’Assessore dell’Ambiente della Regione Marche

Al Responsabile Servizio Tutela Ambientale
della Regione Marche

All’Assessore alla Tutela dell’Ambiente
della Provincia di Ancona

Al Responsabile Area Tutela Ambiente
della Provincia di Ancona

Oggetto :

Aumento delle concentrazioni di biossido di zolfo e di acido solfidrico del 10/08/2003
stazione di Falconara Acquedotto RRQA Provincia di Ancona.

Riferimenti:
  • Nota ARPAM Prot. n. 7424/SAR/1816 del 21/8/2003;

  • Nota API – Raffineria di Ancona Prot. n. 3203/2003 del 19/9/2003;

  • Nota ARPAM Prot. n. 8889/SAR/2148 del 26/9/2003.

Data : 26 Ottobre 2003
 

Lo scambio informativo tra il Servizio Aria dell’ARPA Marche ed il Direttore di “API raffineria di Ancona S.p.A.”, è stato “sollecitato” da una delle nostre numerose segnalazioni inviate in questi ultimi anni (dal 2000) sullo sgradevole olezzo di uova marce che, a seconda della direzione dei venti, noi avvertiamo e che evidenzia emissioni di zolfo che, purtroppo, respiriamo.

Dunque, lo scambio informativo ARPAM – API ed i valori di Idrogeno Solforato riscontrati confermano gli elementi, le annotazioni empiriche e, quindi, le segnalazioni formalmente inoltrate alle Autorità dai cittadini a partire dall’anno 2000 ed inerenti l’esistenza del problema H2S.

In primo luogo, al di là del sacrosanto diritto ad essere informati in ottemperanza alla Legge 241/90,  ringraziamo il Responsabile del Servizio Aria dell’ARPAM, dott. Walter Vignaroli, il quale, con la sua consueta cortesia e professionalità, ci informa in modo comprensibile e dettagliato in riferimento alle nostre segnalazioni e richieste di chiarimento, mostrando, in tal modo, di considerare i cittadini e le loro associazioni non solo come oggetti delle problematiche sollevate, ma anche come soggetti vittime delle stesse.

Anche grazie alle informazioni del dott. Vignaroli, i cittadini e le loro associazioni possono orientare la loro azione, anche autonomamente, nell’ambito degli approfondimenti tecnico – scientifici sulle problematiche sollevate.

Non ci interessa in questa sede approfondire a chi siano rivolte le aspre ed avverse, nonché oscure allusioni del Direttore di “API raffineria di Ancona S.p.A.” [<< (…) allo scopo di evitare che facili demagogie come quelle formulate sulla tutela ambientale che troppi si fregiano infondatamente di perseguire, finiscano per tradire la buona fede dei soggetti cui è destinata (…)>>].

Con la presente, intendiamo soltanto proporre alcune osservazioni e richieste sollecitate dalle note di cui all’oggetto e da ulteriori informazioni ricercate autonomamente.

Pertanto, venendo al merito della problematica osserviamo che:

  1. partendo dalla considerazione svolta dal Responsabile Servizio Aria dell’ARPAM (nota ARPAM Prot. n. 7424/SAR/1816 del 21/8/2003) in base alla quale << Per l’inquinamento di acido solfidrico si considera buona l’aria in cui le concentrazioni dell’inquinante risultano inferiori alla soglia olfattiva >> e considerando altresì che tale soglia olfattiva è stimata essere compresa nell’intervallo di valori compresi tra 0,2 e 7 mg/mc, è importante notare che il Dipartimento provinciale di Pisa dell’ARPA Toscana ha predisposto una tabella di “Giudizio di qualità dell’aria” in base agli analizzatori presenti nelle proprie stazioni di rilevamento, tra cui anche per l’ H2S. (Allegato A). Come si può osservare dall’Allegato A, per valori di H2S compresi tra 20 e 40 mg/mc (max oraria) il Giudizio di qualità dell’aria è scadente! Da questo punto di vista chiediamo formalmente agli Organi Tecnici ed Assessorati competenti di approfondire, valutare ed eventualmente adottare al più presto anche per l’ H2S i criteri per esprimere il Giudizio di qualità dell’aria.

  2. In considerazione del rilevamento di medie orarie di H2S anche prossime ai 100 mg/mc (Villanova in data 3/12/02) ed in virtù proprio di quanto stabilito dal DPR n. 322 del 15/04/1971 [<< (…) le emissioni (…)non devono risultare superiori a 100 mg/mc per concentrazioni di punta (30 minuti) >>] chiediamo formalmente agli Organi Tecnici ed Assessorati competenti di indicare negli elaborati di pubblica consultazione (siano essi tabulati stampati o consultabili sul sito web dell’ARPA Marche) anche i valori massimi istantanei di H2S rilevati nonché la concentrazione di punta in 30 minuti.

  3. Considerando che l’H2S è un “gas pesante” rispetto all’aria e che, dunque, anche se “diluito” dalla miscelazione con l’aria stessa rispetto alla fonte, raggiunge velocemente il livello-terra, se nelle zone di Fiumesino e Villanova si riscontrano valori di H2S come quelli del 10 Agosto 2002, qual’é il livello di emissione alla fonte?

Per questo ultimo punto ci sembra di aver capito che ci sono problemi da parte dell’ARPAM (e, quindi, dei cittadini) ad avere risposte rapide e certe dalla Dirigenza API.

Non siamo in grado di dire se il Sistema di Gestione Integrato su Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità, per il quale l’API ha ricevuto nel 2002 la certificazione ambientale Iso 14001 e la certificazione per la sicurezza OHSAS 18001, comprenda anche l’analizzatore in continuo dell’ H2S all’inceneritore!

Sta di fatto che in seguito alle pesanti esalazioni di SO2 ed olezzo di “uova marce” segnalate dai cittadini tra il 7 e 14 Agosto 2002, il Servizio Aria dell’ARPAM scrisse e chiese all’API: << E’ opportuno che la raffineria fornisca a questo Servizio, per tutto il mese di Agosto, il tracciato delle concentrazioni di acido solfidrico all’inceneritore di raffineria acquisite mediante analizzatore in continuo >> (Verbale Servizio Aria ARPAM n° 27/FF/2002 del 20/8/02 e successiva Relazione Tecnica Prot. n. 2132 del 2/12/2002).

Nelle risposte a firma del Direttore di API “raffineria di Ancona” (Prot. n. 3759/2002 del 24/9/2002 e Prot. n 231/2003 del 22/1/2003) non vengono forniti i dati richiesti dall’ARPAM.

Anzi, considerando che nella risposta del 22/1/2003 il Direttore dell’API scrive: << (…) l’analizzatore in continuo di H2S attualmente risulta fuori esercizio a causa di un guasto la cui riparazione necessita di parti di ricambio che, a causa di motivi indipendenti da API, non è stato ancora possibile reperire da parte della ditta che effettua la manutenzione >> non si può non dedurre che l’analizzatore in continuo dell’H2S all’inceneritore è risultato fuori servizio quantomeno dal 7 Agosto 2002 al 22 Gennaio 2003! Più di cinque mesi!

Pertanto chiediamo formalmente agli Organi Tecnici ed Assessorati competenti se siano stati informati, ed in che data, da API “raffineria di Ancona” circa il ripristino del funzionamento dell’analizzatore in continuo dell’H2S all’inceneritore e di indagare ed accertare se è stato eventualmente possibile che si siano verificate immissioni nell’atmosfera di sostanze tossiche senza il previsto e dovuto controllo .

Si allegano n° 2 copie di pagine web dell’ARPA Toscana (Allegato A).

In attesa di un cortese riscontro anche ai sensi della legge n° 241 del 1990 e dell’art. 328, comma 2, c.p. così come modificato dalla Legge 26/4/90 n. 86, inviamo distinti saluti.

 

Il Presidente dell’Associazione Comitato quartiere Villanova - Loris Calcina

Il Presidente dell’Associazione Comitato del quartiere Fiumesino - Franco Budini

 
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