I sottoscritti
<OMISSIS>,
in proprio e come portavoce del Comitato dei
Cittadini residenti a Villanova,
inviano a codesta Autorità il documento
redatto dalla Direzione della Raffineria Api di Falconara, ed inviatogli
dalla stessa il 30 Luglio 1999, recante il titolo “Position paper.
Inconveniente al serbatoio TK 62”.
Dallo studio del documento, al
fine dell’accertamento di eventuali negligenze od errate operazioni che
hanno messo in pericolo l’incolumità dei residenti del quartiere
Villanova in relazione alle elevate concentrazioni di sostanze altamente
inquinanti a cui sono stati esposti,
1) i sottoscritti osservano e chiedono che l’intestata
Procura accerti:
a) in riferimento al punto n.3
di pag. 5 della relazione della Dirigenza della Raffineria Api, Gli
Antefatti, se esistono registrazioni
scritte del livello di prodotto contenuto nel serbatoio TK 62 dalla data
dell’isolamento dal ciclo di lavorazione risalente alla fine del 1998
fino al giorno dell’incidente;
b) sempre in riferimento allo
stesso punto n. 3, Gli Antefatti, la ditta tedesca incaricata
delle operazioni di preparazione alla bonifica e alla bonifica stessa in
quanto, come si evince chiaramente dal documento allegato,
responsabile del cantiere;
c) dai responsabili della ditta
tedesca che tipo di prodotto e in che quantità fosse contenuto nel
serbatoio TK 62 al momento dell’assunzione della responsabilità come
ditta operatrice per le operazioni di preparazione alla bonifica del
serbatoio TK 62;
d) se ed in quale misura i
tecnici della ditta tedesca abbiano notato
differenze di livello del prodotto contenuto nel serbatoio TK 62 nei
giorni o nella settimana immediatamente precedente all’incidente
dell’inclinazione del tetto del serbatoio;
e) se i tecnici della ditta
tedesca erano o meno a conoscenza di operazioni di manutenzione
di altri impianti in corso nella Raffineria nei giorni o nella settimana
immediatamente precedente all’incidente dell’inclinazione del tetto
del serbatoio; ovvero, come è scritto nella relazione della
Raffineria Api a pag. 6 e 7 (Sequenza degli eventi), se i
tecnici della ditta tedesca erano o meno a conoscenza circa le “operazioni
di bonifica di apparecchiature attuati mediante immissione di vapore
d’acqua in preparazione alla fermata delle colonne del ciclo di alta
pressione...” ecc.,
e se vi sia stata interferenza tra le
operazioni di bonifica delle apparecchiature e le operazioni in corso
nel serbatoio TK 62;
f) se i tecnici della ditta
tedesca abbiano l’obbligo di compilare rapporti sia sullo stato dei
lavori di loro competenza sia sulle eventuali anomalie riscontrate ed
affrontate durante le operazioni di loro competenza, anomalie che si
possano verificare anche per responsabilità non diretta dei tecnici
stessi della ditta.
2) I sottoscritti ritengono che sulle stesse
problematiche sia altresì importante acquisire la posizione ed eventuali
verbali dal Settore Operativo di Raffineria
che, come scrive la Dirigenza dell’Api, “opera controlli addizionali
sia in termini di sorveglianza delle condizioni al contorno, sia in
termini di ispezioni e controlli al cantiere” (pag. 6 della
relazione).
3) A pag. 8 e 9 del capitolo
“L’evento del 28 giugno”, a giudizio degli scriventi emerge una
grave contraddizione nella valutazione e gestione del rischio
relativamente all’incidente in oggetto.
Da una parte la Dirigenza della raffineria Api sostiene
che “l’evento che si
trovava a fronteggiare (Categoria 1) e la sua possibile evoluzione
(senza ipotesi di aggravamento) erano tali da non prevedere nessun tipo
di informativa né di intervento da parte di soggetti esterni... Di
conseguenza la raffineria non ha provveduto ad allertare i Vigili del
Fuoco in base a quanto stabilito dai Piani di Emergenza Esterno ed
Interno, dove sono definite le istruzioni circa le attivazioni di stati
di preallarme e allarme.”
Dall’altra il rapporto dei Vigili del Fuoco del 12 Luglio
1999, inviato dal Comitato dei Cittadini
residenti a Villanova a codesta Autorità in data 18 agosto 1999,
sostiene, al contrario, che l’incidente in oggetto doveva essere
definito e fronteggiato come di Categoria 2 con tutto ciò che comportava
in termini di “ tempestiva azione di informazione del Comando dei
Vigili del Fuoco...”, di “ attivazione
della Prefettura in fase di preallarme per consentirle di gestire
correttamente il flusso delle informazioni alla popolazione”
4) A giudizio degli scriventi
la grave divergenza nella valutazione del rischio, che ha pregiudicato
l’attivazione dei dispositivi di sicurezza per la sicurezza e
l’incolumità della popolazione, non si sarebbe dovuta verificare se il
Piano di Emergenza Interno ed il Piano di Sicurezza Esterno fossero
stati progettati correttamente e altrettanto scrupolosamente valutati.
Pertanto i sottoscritti, in proprio e come
portavoce del Comitato dei Cittadini residenti a Villanova, chiedono
l’accertamento delle eventuali responsabilità penali oltre che per la
Dirigenza della Raffineria Api (in base alle ipotesi formulate
nell’Esposto in data 18 Agosto 1999), anche per eventuali inadempienze
da parte degli Organi preposti in termini di controllo sulla chiarezza
delle procedure, sulla corretta, inequivocabile ed efficace applicazione
delle procedure del PEI e del PEE, inadempienze che avrebbero messo in
pericolo la salute e l’incolumità pubblica.
5) Valutando la relazione del
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco del
12 Luglio 1999 si sottolinea che la
considerazione svolta al punto n. 5 “ Nel pomeriggio del giorno 30
Giugno ci si è trovati in condizioni di scarsa disponibilità di liquido
schiumogeno” e la considerazione svolta al punto n. 6
“L’esperienza vissuta in tale occasione porta a concludere sulla
necessità che la società interessata potenzi lo stoccaggio di liquido
schiumogeno per aumentare la propria autonomia nelle prime ore
dell’emergenza...” evidenzia, fino al momento dell’incidente in
oggetto, una ignoranza sulle scorte di schiumogeno effettivamente
disponibili da parte della Raffineria Api per fronteggiare eventi
incidentali ed una ignoranza sulla effettiva capacità della Raffineria
Api a fronteggiare le prime ore di un’emergenza incidentale.
Anche in questo caso si chiede che
vengano accertate eventuali responsabilità penali della Dirigenza della
Raffineria Api riguardo al mancato rispetto degli obblighi di legge in
termini di quantità di liquido schiumogeno da stoccare, mancato rispetto
che avrebbe procurato un grave rischio alla salute ed incolumità dei
cittadini.
Gli scriventi chiedono altresì
l’accertamento di eventuali responsabilità a carico degli Organismi
Ispettivi preposti al controllo dell’adeguatezza agli standard di
sicurezza imposti dalla legge alle raffinerie per lo stoccaggio di
schiumogeno antincendio, eventuali responsabilità che potrebbero aver
messo a grave rischio la salute e l’ incolumità dei cittadini.
6) Nel capitolo “L’evento
del 28 giugno” della relazione delle Raffineria Api, a
pag. 8, è dichiarato che “ A seguito di
questo intervento entro tre minuti l’intera installazione è
stata messa in sicurezza ed è stato scongiurato ogni possibile
rischio, evitando qualsiasi possibile evoluzione in aggravamento
dell’evento”.
Quanto scritto dalla Dirigenza dell’Api
contrasta palesemente con quanto riportato nella relazione del comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco laddove si relaziona che
“ Solo il giorno 30 Giugno,
tramite il responsabile dell’Area Chimica della ASL n.7, questo comando
è stato informato della situazione di emergenza in atto, ed ha messo
a disposizione della società api i propri uomini, materiali e mezzi
necessari per contribuire alla messa in sicurezza del serbatoio fino
al suo completo svuotamento avvenuto il giorno 3 Luglio u.s.”.
Pertanto gli scriventi, in proprio e
quali portavoce del Comitato dei Cittadini residenti a Villanova,
chiedono che venga accertato:
- quali siano le operazioni necessarie per
mettere in sicurezza un serbatoio come il TK62;
- perché la Raffineria Api dichiara di aver
messo in sicurezza il serbatoio TK 62 il
28 Giugno quando i Vigili del Fuoco
sostengono che il loro intervento ha contribuito alla messa in sicurezza
del serbatoio in questione il giorno 30 Giugno;
- se esistono responsabilità da parte della
Raffineria Api in relazione alla eventuale mancata messa in sicurezza
del serbatoio TK 62 ed in relazione alla eventuale trasgressione della
Procedura Operativa per la messa in sicurezza dei serbatoi;
- se tutto quanto esposto nel punto 10
dell’esposto possa configurare ipotesi di reato.
Con riserva di costituirsi parte civile per
il risarcimento dei danni subiti e subendi.
Si allegano:
- copia del documento redatto dalla
Direzione della Raffineria Api di Falconara dal titolo “Position
paper. Inconveniente al serbatoio TK 62” e relativa lettera di
accompagnamento allo stesso;
- copia del rapporto del Comando Provinciale
dei VV.FF. del 12 Luglio 1999. |