PER UN FUTURO SENZA
RIMPIANTI
MANIFESTAZIONE DEL 28/06/2003,
FALCONARA M.ma ORE 18,30 - Piazza F.lli Bandiera
Lo slogan, il testo e le motivazioni
divulgati per la convocazione della manifestazione odierna parafrasa,
cita e riprende quanto relazionato dal Gruppo di Studio coordinato dalla
SVIM nel Preliminare consegnato alla Regione Marche.
La SVIM (Sviluppo Marche SpA ) è una società incaricata dalla Regione
Marche per coordinare un gruppo di esperti preposto allo studio degli
aspetti economici, sociali, urbanistici ed ambientali dell’area ad
elevato rischio di crisi ambientale.
Mentre il gruppo di studio sta continuando ad approfondire l’argomento,
il preliminare consegnato alla Regione Marche è ricco di dati economici
ed urbanistici che bilanciano e, soprattutto, controbattono quanto
dichiarato in proposito in questi anni dalla Società API S.p.A.. Quel
Preliminare ci dice che « il sistema economico complessivo dell'Area
ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale si presenta in buona salute (…)
con consistenti potenziali di crescita sia terziaria che industriale ed
un buon livello di flessibilità e di adattamento. Questa circostanza
consente ragionevolmente di escludere che gli eventuali
aggiustamenti che nella breve o medio - lunga prospettiva dovessero
essere operati nel perseguimento del risanamento ambientale avranno
delle ricadute pesantemente negative sul piano economico ».
Il Gruppo di studio sostiene che è possibile, con gradualità, « una
riprogrammazione complessiva delle funzioni dell'area e delle sue
dotazioni » e che per ottenere questo risultato benefico per la
salute, l’ambiente e l’occupazione di questa città e dell’intera area a
rischio è necessario « controbilanciare il peso delle decisioni e dei
condizionamenti esogeni, riconducendo la strategia complessiva e a lungo
termine dell'area sotto il controllo degli agenti collettivi del
territorio (pubblici e privati), approfondendo l'analisi e costruendo
tavoli negoziali complessivi ».
Le scriventi Associazioni, sposano e sostengono le tesi esposte nei
capitoli urbanistici ed economici dal Gruppo di Studio nominato e
sostenuto economicamente dalla Regione Marche.
Al contrario, la Regione Marche, avviandosi ad un frettoloso ed
anticipato rinnovo della concessione alla raffineria API,
deliberatamente ignora le brillanti, potenziali soluzioni ecocompatibili
che quello studio prospetta e, quindi, si preclude una storica ed
irripetibile occasione di progettare e realizzare un futuro nuovo per
Falconara e l’intera Regione.
Dunque è la Regione Marche la responsabile dello strappo nel rapporto di
fiducia con quel 53% di cittadini falconaresi che vorrebbero vedere un
diverso sviluppo per il territorio in cui vivono, una percentuale che,
sicuramente, aumenterebbe notevolmente se solo si mettesse mano a quei
TAVOLI NEGOZIALI COMPLESSIVI che inizino a lavorare su un progetto a
medio - lungo termine prima di qualsiasi rinnovo della concessione.
Non ci è piaciuto sentir dire, nell'incontro avuto recentemente con
l'Assessore Amagliani e con i Dirigenti della Regione Minetti e
Principi, che per il momento ciò che è contenuto nello Studio SVIM sono
opinioni personali.
Ma se ritengono questo Preliminare di studi una esternazione di opinioni
personali, allora perché hanno commissionato al gruppo SVIM di
effettuare tale studio?
Dobbiamo invece evidenziare alla attenzione della cittadinanza che
quelle che oggi QUEI SIGNORI considerano opinioni personali avrebbero
potuto essere molto di più se la Regione Marche non avesse fatto
trascorrere inutilmente ed improduttivamente quasi quattro anni (dal
momento della dichiarazione di incompatibilità della struttura API con
la città, formulata univocamente da tutte le Amministrazioni locali),
senza realizzare un piano di riconversione strutturale, produttiva ed
anche energetica dell’area ora occupata dalla Raffineria API.
Dunque, oggi, il dovere della Regione Marche e dell'Assessore Amagliani
verso Falconara ed i Falconaresi non è quello di salvare il salvabile o,
come si dice in gergo, "mettere una pezza", bensì quello di non
rinnovare la concessione fino a che non si sarà delineato un futuro
diverso, non solo per l'occupazione, ma anche per i cittadini.
Solo allora la Regione dovrebbe verificare la necessità di prolungare,
la concessione all'API, stabilendo la durata, i tempi, le fasi di
ristrutturazione e di riconversione dell’area interessata, nonché di
riqualificazione della città, anche con la realizzazione di nuove
strutture.
COMITATO CITTADINO “25 AGOSTO”
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO
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