Facciamo seguito al nostro Comunicato stampa trasmesso
immediatamente dopo il verificarsi dello sversamento in mare di petrolio
greggio, del tipo Iranian Navy (Heavy), avvenuto in data 15 Luglio 2003,
presso la monoboa dell’API sita ad otto miglia dalla costa.
I giorni scorsi
abbiamo ultimato il reperimento di tutti i documenti relativi a quell’evento
che riteniamo necessario rendere pubblici
sul nostro sito web (www.comitati-cittadini.net).
Essi sono i seguenti:
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Rapporto di COMPAMARE Ancona (PROT.COMPAN/1239/OP) del
15/7/2003;
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Relazione dell’ARPA Marche – Servizio Impiantistica
Regionle (Prot. n.4566) del 17.07.03;
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Relazione della Capitaneria di Porto di Ancona (Prot. n.18949)
del 04.09.03;
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Relazione del Dirigente del sett. Ambiente del Comune
di Falconara (Prot. n.46345) del 17.09.03.
Dal
confronto comparato dei quattro documenti emerge quanto segue:
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Non risulta
da alcuno dei soprariportati
documenti che
l’API abbia
avvertito
la Capitaneria di Porto di Ancona o il Comune di Falconara o l’ARPA
Marche dello sversamento in atto.
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Le
circostanze riferite all’ARPAM dal Dirigente dell’API, Ing. Mezzadri,
dal Responsabile Sistemi Ambientali dell’API, dott. Falaschi, e dal
collaboratore dell’API, Sig. Tordoni,
non trovano riscontro nella ricostruzione ufficiale della Capitaneria
di Porto.
La loro versione dei fatti riferita posticipa l’accadimento di ben 47
minuti (dalle 11,03 alle 11,50). Inoltre l’allertamento della
Capitaneria di Porto risulta conseguente all’“avvistamento di
spandimento oleoso”, alle ore 11,03,
da parte del velivolo della stessa
Capitaneria G.C. ORCA 9 in
attività di vigilanza ecologica ed antinquinamento e non su
segnalazione da parte dell’API.
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la quantità di greggio sversata è stata
stimata dalla Capitaneria di Porto in
400-500 litri;
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lo spandimento oleoso si è esteso per due
miglia verso SUD e la macchia aveva una larghezza di 50 – 60 metri;
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sono state
complessivamente utilizzate 600 metri di barriere galleggianti per
circoscrivere e contenere la chiazza di petrolio.
Abbiamo chiesto
più volte alla Regione Marche, pubblicamente, prima del rinnovo della
concessione, quale ritenesse essere il grado di AFFIDABILITA’
ISTITUZIONALE dell’API !
Nessuno
degli Amministratori ci ha mai risposto. Né privatamente, né
pubblicamente.
I
documenti che oggi rendiamo pubblici, gli altri sversamenti in mare
verificatisi in questi ultimi mesi, l’incidente in raffineria occorso al
lavoratore della ditta Paresa nonché le dichiarazioni di alcuni
Amministratori, come l’Assessore all’Ambiente del Comune di Falconara,
Giancarlo Scortichini, in tali occasioni esternate, ci impongono di
formulare nuovamente tale richiesta alla quale attendiamo una risposta
precisa. Ciò, in quanto riteniamo l’atto di rinnovo della concessione
alla raffineria una conferma della resa ambientale, politica e
programmatica della Regione Marche nei confronti della Società API.
COMITATO 25 AGOSTO
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO
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