COMUNICATO STAMPA

 

Oggetto : Osservazioni su impatto acustico (Prof. De Grassi)
 
Data : 22 Marzo 2001
 

La centrale elettrica Turbogas dell’API di Falconara, decantato mostro di ecocompatibilità, sta progressivamente mostrando il suo vero impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

Dal problema del combustibile usato, il catrame denominato TAR, che secondo la denuncia depositata presso la Procura di Ancona è da considerarsi un «rifiuto pericoloso» con tutto ciò che comporta a livello di rischi per la salute e l’ambiente,

al problema delle elevatissime emissioni di Ossidi di Azoto a cui si pretende di far fronte con il DeNOx che a sua volta aggiungerà altri inquinanti quali Ammoniaca, Metalli pesanti e determinerà la formazione di Solfati e Nitrati di ammonio,

al Cloro immesso a tonnellate nell’acqua del mare,

fino all’impatto acustico.

A proposito dell’impatto acustico ribadiamo che il problema non riguarda soltanto il sibilo che, sembra, troverà soluzione.

Esiste un livello di innalzamento generalizzato della rumorosità ambientale ed inoltre le centrali con generatori a Turbogas come quella dell’API sono caratterizzate da rumore con frequenze iperacustiche.

Quale sia il problema lo ha chiaramente scritto il Gruppo di Studio coordinato dal Prof. De Grassi e commissionato dalla Provincia di Ancona nel 1995:

« Tali frequenze iperacustiche debbono essere accuratamente misurate e si deve procedere ad uno schermaggio perché esse possono incidere sulla funzionalità dei canali semicircolari dell’orecchio e produrre disturbi all’equilibrio (...)

Lo schermaggio per ridurre i livelli di rumore è fattibile con tecniche ben note (...)»

COMITATO CITTADINO “25 AGOSTO”

COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA

COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO

 
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