La biciclettata in difesa del fiume Esino e
le centinaia di fax di protesta inviati agli Enti preposti hanno avuto
ragione dei calcoli dei Dirigenti dell'API.
LA PALANCOLATA DENTRO
L'ESINO NON SI FARA'!
L'Autorità di Bacino della Regione Marche
ha evidenziato che « per l'eventuale prosieguo della realizzazione della
palancolata in sponda destra ed alveo del Fiume Esino » è necessaria «
una specifica deroga alla vigente normativa di salvaguardia » del Piano
di Assetto Idrogeologico (nota Prot. n.138 del 27.01.2003).
Dunque non si farà nessuna eccezione alle
norme che impediscono di restringere la foce del fiume Esino e di
alterare il deflusso regolare delle sue acque.
Respinta al mittente l'aberrazione
ambientale di una barriera di acciaio conficcata per 150 metri dentro il
fiume Esino rimane la responsabilità del grave inquinamento da
idrocarburi trovato sulla sponda dell'Esino e nelle acque di falda:
inquinamento di beni pubblici!
Inoltre, segreto assoluto è
mantenuto su ciò che potrebbe essere accaduto ed accade sul mare, sui
fondali e sulle acque di falda.
Come mai le Istituzioni non informano i
cittadini?
I Comitati hanno da dire alcune cose a
partire da quanto scritto dal Comitato Tecnico Regionale nel verbale di
riunione del 10 Dicembre 2002 « (…) dai rapporti di ispezione dei fondi
dei serbatoi effettuati negli ultimi 12 anni (…) si sono evidenziate
problematiche di corrosione tali da determinare perdite di prodotto (…)
». Alcuni di quei serbatoi sono posizionati a ridosso del mare; un
altro, come il n.54, è a ridosso dell'Esino e a Novembre del 2001 era
stato trovato dall'ARPAM con prodotto idrocarburico nel bacino di
contenimento.
Perché i cittadini non vengono informati
se suolo, sottosuolo ed acque sono state contaminate da queste
dispersioni di idrocarburi?
Ricordiamo che l'Allegato 3 del Decreto
del Ministero dell'Ambiente n 471 del 1999 prescrive di «rimuovere od
isolare le fonti di contaminazione».
Perché non si dice ai cittadini se i
serbatoi dell'API con problemi di corrosione sono stati messi o meno
fuori servizio?
Infine un'ultima annotazione: quanto
relazionato dal Comitato Tecnico Regionale induce a ritenere che nel
caso dell'API non ci troviamo di fronte ad un inquinamento di sottosuolo
e falde soltanto pregresso, cioè risalente ad anni fa! Tale relazione fa
ritenere che l'inquinamento sia in atto, purtroppo. Ma le
Istituzioni pubbliche non lo precisano.
Perché?
COMITATO CITTADINO “25 AGOSTO”
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO
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