COMUNICATO STAMPA

 

Oggetto : le Istituzioni e la sicurezza esterna della raffineria api
 
Data : 03 Febbraio 2001
 

In occasione della Conferenza Nazionale sulla Sicurezza e Prevenzione nelle e delle raffinerie indetta dal Ministero dell’Ambiente (Ancona 5 e 6 c.m.) vogliamo puntualizzare la situazione relativa alla sicurezza esterna alla raffineria API di Falconara.

  1. Dal 21 Dicembre 1999, data in cui ci siamo incontrati con l’On. Valerio Calzolaio, il Sindaco di Falconara ed il Prefetto di Ancona, non abbiamo visto applicare né conosciamo che sia in corso di applicazione alcuna misura di sicurezza sul territorio come, invece, previsto dall’accordo stipulato tra Ministero dell’Ambiente e Regione Marche.

  2. Considerato che l’accordo tra Ministero dell’Ambiente e Regione Marche stabilisce un contributo ministeriale di 300 milioni per la «realizzazione di vie di fuga aggiuntive rispetto alla viabilità ordinaria all’intorno della raffineria API», e un contributo ministeriale di 1 miliardo di lire per la «adozione di misure che comportino un incremento della sicurezza per le popolazioni residenti ed interessate nell’ambito della rimodulazione del piano di sicurezza esterno», evidenziamo che per il raggiungimento di questi obbiettivi di sicurezza esterna ed il conseguente utilizzo del denaro stanziato i cittadini non sono a conoscenza né hanno notizia di alcun progetto.

  3. Al contrario, nonostante siano quasi 2 mesi che attendiamo un incontro sull’argomento (chiesto ufficialmente) con il Sindaco, siamo a conoscenza della delibera n° 377 del 6/10/2000 della Giunta Comunale di Falconara la quale, così come è articolata, pretenderebbe di usare il miliardo di lire del Ministero dell’Ambiente non per l’«adozione di misure che comportino un incremento della sicurezza per le popolazioni residenti ed interessate nell’ambito della rimodulazione del piano di sicurezza esterno», ma per il beneficio esclusivo di pochissimi cittadini, a discapito della sicurezza collettiva. Inoltre, tale delibera della Giunta parla di rischio per le famiglie alloggiate in prossimità dei serbatoi della raffineria API. Dunque:

  • è stata stabilita una linea ed una distanza di rischio ?

  • Da chi e come è stata stabilita ?

  • Il sottosegretario all’ambiente On. Valerio Calzolaio ne sa qualcosa ?

  1. Nella seduta del 18/10/2000 del Comitato Istituzionale per l’area ad alto rischio l’ing. Chiucini ha verbalizzato che è stata «completata» la prescrizione n° 3 del Comitato Tecnico Regionale, ovvero «Rilocalizzare i depositi di benzine più prossimi alla ferrovia e alla viabilità ordinaria ovvero diminuire la capacità di stoccaggio eliminando i depositi stessi: potrebbe essere considerata la possibilità di trasferire sul fronte mare gli impianti e i depositi localizzati tra ferrovia e strada statale».

Dunque, in base a quanto scritto nella delibera della Giunta comunale di Falconara in merito alle «famiglie alloggiate in prossimità di serbatoi a rischio» si deve supporre che esistono nuovi rischi che i cittadini non conoscono ?

I rischi non sono stati eliminati completamente ?

Considerata la disarmante confusione che regna sulla sicurezza esterna alla raffineria chiariamo i punti su cui non transigeremo:

  1. il miliardo di lire dell’accordo tra Ministero dell’Ambiente e Regione Marche deve essere usato esclusivamente per lo scopo a cui è stato originariamente destinato: la sicurezza di tutti i cittadini interessati dal Piano di Emergenza Esterno !

  2. Considerato quanto dichiarato dall’ing. Chiucini ribadiamo la posizione da noi espressa all’indomani dell’incendio del 25 Agosto ‘99: cioè, via tutti i serbatoi a ridosso della SS16, della ferrovia e di Villanova e creazione della fascia di sicurezza interna alla raffineria.

Ma vogliamo anche sottolineare che la delibera della Giunta comunale di Falconara è un capolavoro di ambiguità e contraddizioni tanto che, dopo aver dichiarato l’esistenza del rischio per chi risiede nelle abitazioni più vicine ai serbatoi dell’API, la stessa delibera permette ai proprietari che se ne vogliono andare di riaffittare ad altri cittadini il proprio appartamento !

La verità, secondo noi, è che si vuole nascondere il vero problema: i grandi rischi che la raffineria comporta per la città e la mancanza di responsabilità nello stabilire la reale distanza di rischio per la popolazione determinata a causa delle autorizzazioni e dei continui sviluppi della raffineria API.

Né i Ministeri competenti, né le Autorità e le Istituzioni locali, né i tecnici preposti si vogliono assumere la responsabilità di tracciare scientificamente una linea al di là della quale si possa dichiarare un rischio zero per Falconara.

Probabilmente tracciare quella scientifica distanza di rischio equivarrebbe ad indicare le responsabilità di chi, nel tempo, ha permesso che la raffineria API aggredisse la città di Falconara.

COMITATO CITTADINO “25 AGOSTO”

COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA

COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO

 
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