LE
RESPONSABILITA’ VENGONO A GALLA COME IL PETROLIO
Dai mass media locali si è appreso che è stata inflitta
una condanna al Direttore della Raffineria API ed
all'Amministratore delegato dell'Azienda, verso i quali è stata
riconosciuta la responsabilità relativa al funzionamento dell'impianto
aziendale che trasferisce le acque di scarico e che comporta anche la
chiarificazione di parte delle acque del fiume Esino.
Non abbiamo potuto fare a meno di notare che tale evento
contrasta fortemente con le dichiarazioni a suo tempo rilasciate e/o
sottoscritte da alcuni dirigenti della raffineria API, come:
<< Oggi, un
operatore moderno e responsabile è in grado di garantire lo sviluppo
armonico della sua attività con obiettivi severi di protezione
ambientale, in linea con le leggi e con l’acquisita sensibilità sociale
nei confronti dell’ambiente, la cui protezione ed il cui godimento sono,
ovviamente, interesse di tutti noi >>.
<< E’ politica di
API Raffineria di Ancona S.p.A. condurre le proprie attività (…) in
modo compatibile con le esigenze ambientali (…) del contesto in cui è
situato il sito produttivo, nel pieno rispetto delle Leggi (…)>>.
<< La politica di
API Raffineria di Ancona S.p.A. è basata sull’adozione di alcuni
principi fondamentali: “PRINCIPIO
DI RESPONSABILITA’ E MATURITA’” secondo il quale la prevenzione (…)
degli aspetti ambientali connessi alle attività svolte è il primo dovere
individuale ed aziendale >>.
Rimanendo in tema di inquinamento sul fiume Esino, si
ricorda che l'ARPA Marche ha rilevato, a suo tempo,
un pesante inquinamento da
idrocarburi risultato dalle analisi chimiche eseguite su campioni di
terra e acqua prelevati su un tratto di sponda dell'Esino.
Considerato che è stato leso un bene
pubblico e che è stata inquinata una importante porzione di
territorio fuori della proprietà API
PUBBLICAMENTE chiediamo quali
provvedimenti siano stati presi a carico dei responsabili nonché a
difesa del fiume Esino per impedire danni.
Si vuole ricordare che l'ipotizzata protezione del fiume
tramite "palancolata" è stata assolutamente scartata a causa del grave
rischio idrogeologico (codice R4 - il massimo!) presente alla foce del
fiume, rischio peraltro attribuibile in buona parte anche alla presenza
della raffineria, così da come emerge dagli studi idrogeologici
effettuati dalla Regione Marche.
COMITATO 25 AGOSTO
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO
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