LE
RESPONSABILITA’ VENGONO A GALLA COME IL PETROLIO
L’Ing. Clemente
Napolitano, Amministratore Delegato di API Raffineria di Ancona,
ha recentemente affermato che:
<< Oggi, un
operatore moderno e responsabile è in grado di garantire lo sviluppo
armonico della sua attività con obiettivi severi di protezione
ambientale, in linea con le leggi e con l’acquisita sensibilità sociale
nei confronti dell’ambiente, la cui protezione ed il cui godimento sono,
ovviamente, interesse di tutti noi >>.
Inoltre il sopraccitato
Amministratore Delegato di API Raffineria di Ancona ed il Direttore di
API Raffineria di Ancona S.p.A. Ing. Franco Bellucci hanno
sottoscritto la seguente Dichiarazione:
<< E’ politica di
API Raffineria di Ancona S.p.A. condurre le proprie attività (…) in
modo compatibile con le esigenze ambientali (…) del contesto in cui è
situato il sito produttivo, nel pieno rispetto delle Leggi (…)>>.
<< La politica di
API Raffineria di Ancona S.p.A. è basata sull’adozione di alcuni
principi fondamentali: “PRINCIPIO
DI RESPONSABILITA’ E MATURITA’” secondo il quale la prevenzione (…)
degli aspetti ambientali connessi alle attività svolte è il primo dovere
individuale ed aziendale >>.
Dal TG3 Regione Marche del 21 Gennaio 2004
<< Le due condanne a venti giorni di
arresto e ad € 1.800,00 di multa sono state inflitte dal Giudice
monocratico Pallucchini al Direttore della Raffineria API, Franco
Bellucci, e all’Amministratore delegato dell’Azienda, attualmente nel
Consiglio di Amministrazione, Clemente Napolitano. La responsabilità
riconosciuta è relativa al funzionamento dell’impianto aziendale che
trasferisce le acque di scarico e che comporta anche la chiarificazione
di parte delle acque del fiume (ndr.:Esino). In
particolare i prelievi compiuti dagli esperti dell’ARPAM avevano
riscontrato in una circostanza la presenza di rifiuti solidi sospesi in
un pozzetto della raffineria>>.
A proposito del fiume Esino, si ricorda che
l’ARPA Marche ha rilevato, a suo tempo, un pesante inquinamento da
idrocarburi risultato dalle analisi chimiche eseguite su campioni di
terra e acqua prelevati su un tratto di sponda dell'Esino.
Considerato che è stato leso un bene
pubblico e che è stata inquinata una importante porzione di
territorio fuori della proprietà API chiediamo quali
provvedimenti siano stati presi a carico dei responsabili nonché a
difesa del fiume Esino per impedire danni.
COMITATO 25 AGOSTO
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO
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