Il Sig. Brachetti
Peretti ha recentemente dichiarato (vedi stampa locale del 29.05.2003):
« il 2002 è il
secondo esercizio consecutivo con il bilancio in perdita per API
raffineria… a causa sia della congiuntura negativa che ha interessato il
settore della raffinazione dopo l'evento dell'11 Settembre 2001 sia
delle ingenti spese di esercizio resesi necessarie per le pressanti
richieste di miglioramento ambientale da parte delle autorità locali.
Nonostante ciò l'azienda ha proseguito il rilevante programma
poliennale di investimenti, con una quota di investimenti realizzati nel
2002 di circa 30 milioni di euro. Di questi, le sole risorse
riservate agli investimenti in sicurezza e ambiente hanno contribuito ad
incrementare di un terzo l'indebitamento medio della società ».
Noi ci siamo allarmati
per tale dichiarazione e tutti dovrebbero allarmarsi per essa. Invece:
-
nessuno degli
amministratori della Provincia o del Comune e soprattutto della
Regione sembra essere stato colpito da quanto detto dal Presidente di
Api Raffineria;
-
nessuno dei sindacati
ed in special modo dei lavoratori sembra essersi allarmato per il
fatto che l’esercizio in perdita della Azienda che “dà loro da
mangiare” (come più volte abbiamo sentito ripetere) sia stato
determinato PER UN TERZO dagli “investimenti in sicurezza ed ambiente”:
cioè da due elementi PECULIARI ED IMPRESCINDIBILI della sua attività.
Riteniamo che
obiettivamente l’affermazione del Sig. Brachetti Peretti sia da
considerarsi gravissima, in quanto egli dovrebbe tenere nella
massima considerazione che l’azienda che guida è una raffineria di
petrolio ritenuta dalla legge europea ed italiana AD ALTO RISCHIO e
dovrebbe quindi tenere nel MASSIMO CONTO che la tutela della sicurezza e
dell’ambiente non ha prezzo e che quindi la riduzione del rischio ed i
relativi investimenti sono un dovere PRIMARIO e quotidiano a cui il
bilancio della sua azienda deve poter SEMPRE far fronte !
E se egli afferma che
per garantire la messa in opera delle legittime e necessarie misure
richieste dalle Autorità locali competenti ha provocato, nel 2001 e nel
2002, un deficit economico, egli implicitamente fa dedurre che:
-
le misure in atto
antecedentemente al 2001 non fossero ritenute assolutamente
sufficienti dalle Autorità locali per determinare tali e tante
richieste da comportare cosi ingenti impegni finanziari;
-
gli investimenti in
tale settore siano stati fino al 2001 di parecchio inferiori a quelli
ora richiesti per adeguarsi alle prescrizioni delle suddette Autorità.
Che cosa ne pensano i
lavoratori ed i sindacati ?
I dubbi che la
dichiarazione del presidente di API raffineria fa scaturire sono
innumerevoli e pesanti
ed una domanda emerge in modo
doloroso ed automatico: negli anni passati si è investito adeguatamente
per la tutela dell’ambiente e della sicurezza esterna ed interna agli
impianti?
COMITATO CITTADINO “25 AGOSTO”
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO
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