Alle Spett.li Redazioni
dei QUOTIDIANI LOCALI
Falconara, 26.02.2004
LETTERA APERTA
Agli Amministratori Pubblici Regionali e Locali
Sono Franco Budini,
residente a Falconara.
Mi permetto di fare
alcune considerazioni, da semplice cittadino “incompetente” (ci tengo
alle virgolette!) sul problema del blocco del traffico a causa delle
polveri fini >PM10, nell’ambito del triangolo urbano/industrial-economico
di Ancona/Jesi/Senigallia.
Con tutti i grandi
emettitori di polveri fini esistenti sul territorio (basta citare, a mio
giudizio, i 3 principali: porto/carbone-sementi-camion, aeroporto e
raffineria) con chi se la prendono i grandi protettori regionali
dell’ambiente? Solo con il traffico prodotto dai semplici, e sottolineo
semplici, cittadini autisti, trattati peggio degli untori di Manzoniana
memoria.
E pensare che i
cittadini sparsi per tutta la regione Marche sono a malapena
paragonabili agli abitanti concentrati in una sola grande città come
Milano.
A proposito di Milano,
con decreto n°. 022483 del 21 febbraio 2003 “Provvedimento
contingibile ed urgente per il contenimento dell'inquinamento
atmosferico da PM10 nella zona critica di Milano, sulla base delle serie
dei dati rilevati a partire dal 18 febbraio ’03” il comune di
Milano, oltre a bloccare il traffico, prevedeva quanto segue:
- IMPIANTI
INDUSTRIALI.
Gli impianti, sia termici che tecnologici, aventi almeno un inquinante
con limite di emissione rispettivamente
Polveri > 50 mg/Nm3
NOX (come NO2) > 200 mg/Nmc
SO2 > 400 mg/Nmc
non devono superare il 75% della emissione massima autorizzata di
polveri e/o di NOX + SO2 e comunque non devono aumentare il carico
emissivo medio dei 7 giorni precedenti di esercizio. Se persiste il
superamento la Regione può richiedere una riduzione delle emissioni.
Richiamate le prescrizioni per gli impianti termici, non si applicano le
prescrizioni per gli impianti industriali che forniscono calore per uso
civile tramite le reti di teleriscaldamento urbano.
I compiti di vigilanza sono svolti da ARPA.
Non mi risulta che la
Regione Marche abbia osato tanto!!!
Del resto è meglio far
tirare la cinghia a chi non è capace di protestare adeguatamente o non
ha il potere di influenzare economicamente!
Difatti mi sono
permesso di scrivere queste righe dopo aver sentito discussioni ed
impressioni di decine e decine di amici e colleghi, tutti con lo stesso
sentimento di impotenza e costernazione di fronte ad un provvedimento
comunemente giudicato a dir poco inutile di fronte all’enorme disagio
provocato.
Inutile anche perché,
con tutte le concessioni di circolazione che ci sono (a partire dai
mezzi pesanti!) e considerate le targhe alterne, in effetti quanti
saranno gli autoveicoli che realmente non circoleranno? 1000? 2000?
Qualcosina di più? E saranno così sufficienti a dare risultati tanto
eclatanti quanto definitivi? Ma poi, con tutta la pioggia di questi
giorni, quante polveri ci potranno mai essere sospese nell’aria? E
quest’estate, con la raffineria che continuerà a produrre, i camion che
continueranno a circolare, gli aerei che continueranno a volare, cosa
inventeranno su di noi… anche il divieto di sbattere i tappeti?
Mah!
Ambientalmente
scettico:
Franco
Budini
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