I VERDI giudicano uno
scandalo la possibilità prospettata dal Sindaco Carletti di liquidare la
questione api col l’ ipotesi di un accordo economico da concretizzarsi
con una fondazione.
Non sono certo
sufficienti le certificazioni sbandierate di recente dalla raffineria a
garantire la salute e la sicurezza dei falconaresi, e a rimuovere tutte
quelle incompatibilità che hanno contribuito a far dichiarare l’area del
territorio di Falconara ad alto rischio di crisi ambientale.
Le ipotesi di
spostamento di statale e ferrovia a costi enormi, e con impatti
laceranti su nuove porzioni di territorio, sono a nostro avviso dei
segnali di resa, rispetto all’obiettivo del progressivo
ridimensionamento e della riconversione degli impianti di raffinazione.
L’api è come un “blob”
in continua espansione che in questa maniera finirebbe per costruire
serbatoi anche sulla ferrovia, decisamente preesistente (almeno
questa, costruita nella metà dell’800 !) rispetto agli insediamenti
petroliferi.
E’ doveroso ricordare le
principali questioni che pendono sulla vita dei falconaresi.
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I pericoli di nuove
esplosioni, come quelle già avvenute che nessuna certificazione può
definitivamente scongiurare.
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L’inquinamento del
sottosuolo, danno che si vorrebbe arginare creando pericoli di
ulteriore danno con una palancolata che andrebbe a restringere la foce
del fiume Esino.
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L’ inquinamento
atmosferico causato dalle emissioni di tonnellate di sostanze che nei
periodi estivi contribuiscono a far scoppiare l’allarme ozono.
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L’inquinamento da
rumore che condiziona 24 ore su 24 la vita di chi risiede in
prossimità degli impianti.
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Da ricordare poi che
detti impianti si trovano a solo qualche metro dalle rotte di
atterraggio degli aerei, e che il numeri di voli è in crescita
esponenziale.
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Non possiamo poi
dimenticare il limite che la presenza degli impianti petroliferi
impone allo sviluppo turistico della città.
Per tutte queste e per
altre ragioni i VERDI dicono con forza che l’api è incompatibile.
I problemi di bilancio
del comune vanno affrontati con altre misure, cominciando a ridurre
spese non necessarie.
Di questo che ne pensano
le forze politiche che hanno sottoscritto il programma elettorale del
Sindaco ? Speriamo che non siano come qualcuna che con prontezza e
fedeltà, nonostante le smentite di qualche mese fa in consiglio comunale
sta già cavalcando l’onda della compatibilità e del rilancio di un
indefinito sviluppo.
Quindi riconfermiamo le
scelte del Piano Regolatore e gli indirizzi votati in Consiglio Comunale
che non prevedono il rinnovo della concessione oltre ilo 2008 e
richiedono lo studio di riconversione ambientale, economica ed
occupazionale dell’area api.
Il Sindaco è il
responsabile della sicurezza e della salute della città di Falconara;
riuscirebbe a svolgere con obiettività questo ruolo se il Comune di
Falconara ricevesse sostanziosi finanziamenti dall’api ?
Forse no, quindi se
decide di andare avanti su questa linea dell’accordo economico con la
raffineria ci sentiamo obbligati a chiedere le sue dimissioni, perché
non mette in atto le decisioni assunte dal Consiglio Comunale, che
aveva deliberato l’incompatibilità tra Falconara e l’api.
VERDI FALCONARA -
Massimo Binci, Sergio Badialetti, Roberto Frullini |