ByPass :
ora anche MISTERI ministeriali
ed ENIGMI europei
Si infittisce con MISTERI ed
ENIGMI la nebbia attorno al progetto del cosiddetto by pass API.
Altri due fatti osceni si
aggiungono a quelli recentemente pubblicati su nostro sito nella
pagina degli approfondimenti sul by-pass
(relativi alle informazioni tecniche assolutamente non rispondenti
alla realtà comunicate dall’Amministratore Delegato di RFI all’ex
Ministro Di Pietro)
IL MISTERO
MINISTERIALE!
In conseguenza della nostra ferma denuncia del
7 Marzo 2008 circa le scorrette informazioni che l’AD di RFI – dott.
Michele Mario Elia - ha comunicato al Ministro delle Infrastrutture,
l’On. Antonio Di Pietro ci ha nuovamente
risposto in data 25 marzo 2008
evidenziando che, come Ministro,
è “stato messo per la prima volta a conoscenza” della
Relazione
della Società di consulenza aeroportuale e del controllo del
traffico aereo Pindaro srl
proprio dalla nostra nota del 7 marzo u.s. (Relazione che evidenzia
il serio rischio di interferenza tra il progettato tracciato
ferroviario del by pass API e il sistema di controllo strumentale
ILS per gli aeromobili in caso di scarsa visibilità).
L’osceno sta nel fatto che
tale Relazione è stata già
inviata con
raccomandata e ricevuta di ritorno in data
8 Giugno 2005
al Presidente Berlusconi e ai suoi Ministri alle Infrastrutture,
Ambiente e compagnia cantante (tra
cui anche l’On. Mario Baldassarri)!
Non solo:
il
19 Luglio 2006
la stessa Relazione fu nuovamente inviata al nuovo Ministro delle
Infrastrutture (Antonio Di Pietro) oltre che alla Regione Marche,
alla Provincia di Ancona ed al Sindaco di Falconara!
CHE FINE HA FATTO QUELLA
RELAZIONE INVIATA DAI COMITATI 3 ANNI FA?
UNA RELAZIONE TECNICA
IMPORTANTE PER LA SICUREZZA PUO’ SCOMPARIRE NEL NULLA PER UN
AVVICENDAMENTO GOVERNATIVO ?
COME MAI LA REGIONE MARCHE
NON HA MAI EVIDENZIATO L’ESISTENZA DI QUELLA RELAZIONE NEI
NUMEROSI INCONTRI CON IL MINISTRO DI PIETRO ? |
L’ENIGMA
EUROPEO:
ovvero dell’On. Sbarbati Luciana
L’altro elemento osceno venuto alla luce nei
giorni scorsi ha il cognome e nome di SBARBATI LUCIANA da
Chiaravalle, leader dei Repubblicani Europei, eletta al Parlamento
dell’Unione Europea nel 1999, membro dell’Ufficio di Presidenza del
Gruppo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa.
L’On. Sbarbati svolge la propria attività parlamentare in più
organismi, tra cui la Commissione per le Libertà civili, la
Giustizia e gli Affari interni ed alle elezioni politiche 2008 è
stata “paracadutata” in Sardegna nelle liste del PD di Veltroni (ha
dichiarato di aver accettato la candidatura “per spirito di
servizio”).
Nel Settembre 1999 (all’indomani del gravissimo incendio alla
raffineria API nel quale perirono due lavoratori, i residenti di due
quartieri scapparono alle 5,30 dalle loro case ed un treno
passeggeri transitò tra le fiamme) l’On. Luciana Sbarbati presentò
“un
emendamento che punta a garantire maggiore sicurezza
sulla linea ferroviaria adriatica già firmato da tutto il gruppo
liberaldemocratici e che mi auguro venga sostenuto da tutti i
parlamentari europei di qualsiasi partito. Purtroppo le opere del
corridoio adriatico non sono ancora finanziate. Bisogna cercare
altre strade se vogliamo operare subito. La strada c’è, almeno
per il by pass ferroviario. Vediamo se c’è la volontà di
affrontare la questione della sicurezza dell’area API sul serio o se
continuerà a prevalere la demagogia”
disse l’Onorevole (Corriere
Adriatico dell’epoca). Quel by pass
non si configurava come quello attualmente progettato ed finanziato
dal CIPE ma era costituito da un binario che collegava
direttamente Chiaravalle con Marina di Montemarciano, cioè la linea
romana con l’adriatica!
I Comitati hanno sempre sostenuto quella
eventuale variante ferroviaria progettata da RFI spa (vedi pag. 69
di
AERCA Potenziamento ferrovia
adriatica) poiché avrebbe rappresentato
una soluzione trasportistica adeguata alle esigenze del trasporto
merci su rotaia e dell’Interporto di Jesi e, infine, la premessa
dell’arretramento dalla costa della linea ferroviaria adriatica…
Tanto che la Regione Marche aveva inserito quel progetto nelle Prime
linee del Piano di Risanamento dell’Area ad Alto Rischio di Crisi
Ambientale.
Poi la Regione Marche (nel 2001) cestinò malamente quelle Linee
di risanamento e fece progettare ad RFI spa
l’attuale e devastante by pass API!
Ci siamo interessati che fine avesse fatto
quell’emendamento dell’On. Luciana Sbarbati!
Ecco la risposta ricevuta dall’Unione
Europea:
Faccio seguito alla Sua
richiesta di informazioni relativa all'eventuale concessione di un
finanziamento comunitario nell'ambito delle Reti Transeuropee di
trasporto al Nodo ferroviario di Falconara Marittima.
Mi permetto di attirare la sua attenzione sul fatto che i
finanziamenti comunitari relativi alle Reti transeuropee non
avvengono via un semplice emendamento al bilancio posto da un
eventuale eurodeputato. L'eventuale richiesta di
finanziamento del nodo ferroviario di Falconara Marittima avrebbe
dovuto essere inserito nel quadro di un bando di gara per i
finanziamenti annuali RTT e presentato o avvallato dallo Stato
membro in questione. In tale ambito, non risulta alcun
finanziamento al nodo ferroviario di Falconara Marittima tramite il
programma le Reti transeuopee di Trasporto. Sono comunque a sua
totale disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti. Non
esisti la prego a chiamarmi o ad inviarmi direttamente un messaggio
o telefonarmi.
Cordiali saluti;
Paola
Momoli
Desk Officer per Italia Slovenia e Malta
Unità B2 Coordinazione
dei Porgetti prioritari TEN-T
Direzione Generale Energia e Trasporti
Commissione europea
COME LA CHIAMATE VOI QUEL
TIPO DI AZIONE DELL’ON. LUCIANA SBARBATI?
INCOMPETENZA?
PRESA IN GIRO?
PROPAGANDA?
POLVERONE? E A QUALE SCOPO?
INOLTRE, COME MAI L’ON.
SBARBATI E LA REGIONE MARCHE NON CI HANNO MAI INFORMATO SULLA
IRRICEVIBILITA’ DI QUELL’EMENDAMENTO CHE IL PARLAMENTO
EUROPEO, A SUO TEMPO, AVRA’ SICURAMENTE MOTIVATO?
NON SAPPIAMO SE ESITE UN
NESSO TRA L’AZIONE DELL’ON. SBARBATI E LE SUCCESSIVE DECISIONI
PRESE DALLA REGIONE MARCHE RELATIVAMENTE AL BY PASS API.
PERO’ UNA CONSTATAZIONE SALTA IMMEDIATAMENTE AGLI OCCHI:
CON IL PROGETTO ORIGINARIO,
QUELLO MAI FINANZIATO DALLA U.E., LA LINEA FERROVIARIA
ADRIATICA AVREBBE CONTINUATO A CORRERE TRA GLI IMPIANTI
DELL’API E, OLTRE AL GIA’ REALIZZATO BLOCCO AUTOMATICO DEI
TRENI IN CASO DI INCIDENTE, AVREBBE COSTRETTO L’API A
REALIZZARE UNA BARRIERA DI PROTEZIONE A SUE SPESE COME
INDIVIDUATO DAGLI STUDI DI SVILUPPO MARCHE FINANZIATI DALLA
REGIONE NEL 2003!
AL CONTRARIO, CON L’ATTUALE
PROGETTO DEL BY PASS API FINANZIATO DAL CIPE, L’API NON SPENDE
UN cent/€ PER LO SPOSTAMENTO DELLA LINEA FERROVIARIA DA LEI
INGLOBATA ED IN PIU’ SI ANNETTE I 3 ETTARI DI TERRENO CHE SI
LIBERANO CON LA RIMOZIONE DEI BINARI!
PAGHERA’ PANTALONE, CIOE’
NOI, CON DENARO CONTANTE E
LA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO?
ANCORA NON E’ SCRITTA
L’ULTIMA PAROLA!! |
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