LA BOCCA DELLA VERITA'

 

API: Centrali elettriche…
“A PRESCINDERE” (dal PEAR)?

 

L’Amministratore Delegato di “API raffineria di Ancona” S.p.A. – Dott. Franco Brunetti – ha scritto a due cittadini falconaresi associati ai Comitati (guarda caso presidenti dei Comitati Villanova e Fiumesino, ma trascurando, riteniamo deliberatamente, i Comitati stessi), allegando un sintetico riassunto delle «caratteristiche (...) valenze tecniche, ambientali e sociali» del progetto delle due centrali elettriche a ciclo combinato (520 e 60 MWe) che l’API è intenzionata a costruire nel suo comprensorio.

Considerato che in queste ultime settimane abbiamo notato Organi di Stampa che, come si dice in gergo, “tirano la volata” a quel progetto, prendiamo spunto dalla missiva dell’AD dell’API per una serie di nostre (DEI COMITATI) riflessioni sull’argomento. Riflessioni certamente di parte - intese a chiarire le nostre ragioni a tutela della salute e dell’incolumità pubblica - , ma adeguatamente documentate.

Dunque, Vi proporremo una serie di capitoli sullo stesso argomento delle centrali e garantiamo comunque, sia a chi ci sostiene sia ai nostri avversari, UNA ADEGUATA, ENERGICA E PRECISA BATTAGLIA IN TUTTE LE SEDI PER NON FAR COSTRUIRE LE DUE NUOVE CENTRALI E SALVARE LA SALUTE DEI CITTADINI, LA CITTA’ DI FALCONARA ED IL TERRITORIO RICONOSCIUTO E DICHIARATO AD ALTO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE!

 

 

 Capitolo 2
“E' LA SOMMA CHE FA IL TOTALE”

   

Prendiamo in considerazione una delle pagine del sintetico riassunto delle << caratteristiche (…) valenze tecniche, ambientali e sociali >> del progetto delle due centrali elettriche a ciclo combinato (520 e 60 MWe) inviatoci dall’AD Franco Brunetti della raffineria API di Ancona.
Nella pagina (che riproduciamo a lato) ci indicano che produrranno 502 GWh di energia con la centrale da 60 MWe nonché
3430 GWh di energia con la centrale da 520 MWe, ambedue a metano e, se lo riterranno utile, a metano + gpl (gas ottenuto dalla raffinazione del petrolio).

Sempre nel documento dell’API viene data indiretta risposta anche alla domanda: per produrre complessivamente 3932 GWh di energia dalle turbine a gas quanti e quali inquinanti vengono prodotti?
Il documento Api ci indica le sostanze che verranno emesse (e le concentrazioni che per questo capitolo tralasceremo):

  • Ossidi di azoto

  • Ossidi di zolfo

  • Ossidi di carbonio

  • Polveri

Sarà che il documento inviatoci dall’API è un sintetico riassunto ma esso tralascia di informarci (quanto meno elencandoli) sui seguenti inquinanti primari emessi in aria da parte delle turbine alimentate a gas naturale (fonte: US EPA [1] ):

  • Acetaldeide

  • Acroleina

  • Benzene

  • Formaldeide

  • Naftalene

  • Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)

  • Toluene

  • Xileni

  • Metano

  • Biossido di zolfo

  • Composti Organici Totali (TOC)

  • Composti Organici Volatili (VOC)

  • Particolato Totale

Di nostro pugno – senza timore di essere smentiti - aggiungiamo a questo elenco anche l’Ammoniaca dato che nel progetto si parla dell’uso di uno o due abbattitori di Ossidi di azoto: il DeNOx SCR ad ammoniaca. DeNOx SCR che conosciamo molto bene nel funzionamento- in quanto rocambolescamente inserito dal 2000 anche nella centrale elettrica IGCC dell’API nonostante l’opposizione di 6.500 cittadini e dell’allora Assessore all’Ambiente della Provincia di Ancona, Marco Lion – ma dagli effetti reali assolutamente sconosciuti dato che gli Organi tecnici competenti, su tale aspetto, sembrano brancolare nelle nebbie e non ci risulta che stiano effettuando o, quantomeno, programmando analisi ed accertamenti sulle conseguenze che l’immissione di ammoniaca (e dei composti che genera) nell’aria ha nei confronti dell’ambiente e delle persone.

E’ interessante notare che la raffineria API ci informa che tra le sostanze emesse dalle due nuove centrali ci saranno le Polveri; termine che, a nostro parere, viene usato in modo disinvolto ed ambiguo, perché troppo generico, quanto meno non completo, non esauriente, dato che nella letteratura scientifica (non solo statunitense) è ampiamente dimostrato che quando si parla di combustione di gas naturale si ha essenzialmente a che fare con polveri fini: PM10 e PM2,5 la cui pericolosità per la salute umana è ben nota e per le quali la Comunità Europea ha stabilito limiti di legge da rispettare progressivamente sempre più ristretti.

Ma c’è dell’altro.

La raffineria API, nell’opuscolo che ci ha inviato, non ci informa nemmeno sui metalli pesanti emessi nell’aria dalla combustione del gas metano:

  • Zinco

  • Bario

  • Vanadio

  • Nichel

  • Cromo

  • Cadmio

  • Piombo

  • Mercurio

Non soltanto la US EPA ma anche ricercatori del CNR (Nicola Armaroli e Claudio Po) in preziosi studi sostengono che questi metalli pesanti emessi in aria non possono considerarsi trascurabili poiché la quantità di metano che viene bruciata nelle centrali elettriche è dell’ordine di centinaia di milioni di metri cubi all’anno!

Speriamo di trovare informazioni dettagliate su queste “sostanze dimenticate” nello Studio di Impatto Ambientale presentato dall’API e messo a disposizione del pubblico.
Intanto, però, se un cittadino sperasse di farsi un’idea sull’impatto delle due nuove centrali a metano dell’API dall’opuscolo inviatoci personalmente quell’idea sarebbe indubbiamente parziale e distorta.

 

[1] Emission Factor Documentation of AP-42 Section 3.1,Stationary Combustion Turbines, US Environmental Protection Agency, Alpha-Gamma Technologies Inc., Raleigh, North Carolina, 2000.

 
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