IL SINDACO CARLETTI ORDINA ALLA RAFFINERIA API
INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA D'EMERGENZA, DI BONIFICA E DI
RIPRISTINO AMBIENTALE
Ordinanza n.
338 del 28/12/2004
IL
SINDACO
Premesso che
- In data 26.02.04 è stato pubblicato il Decreto del Ministero
dell'Ambiente contenente la perimetrazione del sito ad interesse
nazionale di Falconara Marittima
- Vista la relazione dei CTU
Ing. Marco Giangrasso ed Ing. Emilio Tassoni per conto della
Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona del 9 Aprile 2004
"Consulenza tecnica espletata nel procedimento penale n. 3568/03
R.G.N.R.", da cui si evince che c'è stata, all'interno delle aree
della Raffineria Api, un'alterazione dei dati inerente gli
spessori di idrocarburi in galleggiamento sulla falda e tali
alterazioni hanno avuto come conseguenza che:
-
i volumi di terreno interessato dalla presenza di idrocarburi
sono inferiori ai volumi basati sui dati di campo con una
differenza stimata tra i 20.00 e i 25.000 metri cubi;
-
il surplus di prodotto idrocarburico nel terreno risulta
pertanto variabile tra 3.000 e 6.000 metri cubi;
-
la rimozione di tale surplus di surnatante, in assenza di
ulteriori e attuali perdite di prodotto, considerando l'attuale
potenzialità di emungimento come comunicata dall'Azienda pari a
30 metri cubi al mese, richiederebbe un periodo di tempo
variabile tra 8 e 18 anni;
-
la rimozione dell'intera quantità di surnatante al ritmo di 30
metri cubi al mese, richiederebbe un periodo variabile tra 40 e
70 anni;
-
la rimozione dell'intera quantità di surnatante al ritmo di 50
metri cubi al mese, a valle del potenziamento proposto
dall'Azienda, richiederebbe un periodo variabile tra 25 e 40
anni; tale periodo viene considerato non compatibile con i tempi
della messa in sicurezza d'emergenza.
- Considerando
che i suddetti CTU considerano gli interventi proposti nel
documento datato settembre 2003, elaborato da Remedia, per
l'adeguamento del sistema di emungimento del prodotto e il suo
potenziamento a 50 metri cubi al mese, non sufficiente, per quanto
sopra esposto e affermano e che la capacità di emungimento del
prodotto dovrebbe essere notevolmente aumentata.
- Considerando che della
suddetta relazione dei CTU si evince, inoltre, che all'esame dei
dati dei livelli di falda misurati dal boccapozzo di vari
piezometri per conto della Raffineria da personale Remedia, esiste
una divergenza tra i dati rilevati in campo e quelli ufficialmente
trasmessi e che in base a tali evidenze gli stessi CTU forniscono
le seguenti indicazioni sugli interventi che Api dovrebbe porre in
opera:
-
realizzazione di un numero all'incirca doppio di pozzi di
prelievo, costruendo opere di captazione accoppiate captanti a
diversa profondità sulla base della stratigrafia in corso
d'opera;
-
parziale arretramento rispetto al mare della linea di pozzi di
prelievo prevista al fine di garantire la possibilità di
realizzare una barriera di pozzi di immissione d'acqua nel lato
mare
-
costruzione di una prima serie di pozzi di immissione di
acque, posti a valle di quelli di prelievo.
-
Verifica sperimentale dell'effetto piezometrico ed idrochimico
indotto dal prelievo di acque e dalla loro immissione mediante
prove in sito da condurre in fase preliminare all'attivazione
della barriera.
- In data 07.12.2004 si è svolta la seconda Conferenza
dei Servizi in merito al Sito di Interesse Nazionale di Falconara
Marittima presso la sede del Ministero dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio e della Tutela del territoriodurante la
quale si è discusso della Messa in Sicurezza d'Emergenza della
Raffineria Api. S.p.a.
- Dagli esiti del
sopralluogo effettuato in data 24-25 Novembre 2004 da tecnici del
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio è risultato
che:
-
"sono stati terebrati n. 6 pozzi (n.3 lato fiume Esino, n.3 lato
mare) degli 11 pozzi proposti dalla Società per il barrieramento
idraulico dello stabilimento. Di questi 6 pozzi solo i 3 lato
mare (BW8, BW9, BW10) risulatano asserviti con pompe e
collettati all'impianto di trattamento dello stabilimento mentre
i 3 pozzi lato Esino non risultano ancora essere collettati e
dotati delle necessarie componenti elettromeccaniche;
-
sono in corso attività di emungimento dai pozzi BW8, BW9 e BW10
finalizzate esclusivamente all'effettuazione di prove di durata
a lunga durata;
-
sul lato fiume Esino è presente un sistema di well point,
composto da una serie di aghi di emungimento (portata circa 13
mc/h) infissi fino a tre m, e di una palancolata (tipo Larsen,
fino a 10 m dal p.c.), che interessa un tratto parziale di
confine a nord per una lunghezza di circa 135 m. Tali strutture
sono ubicate esternamente alla recinzione della raffineria;
-
nella parte centrale dello stabilimento sono stati visionati n.
3 piezometri (RW5, RW6 e RW7) attrezzati per il recupero di
prodotto surnatante dalle acque di falda. Il piezometro
denominato RW5 non è risultato in funzione. Tali punti di
recupero, date le esigue portate emunte e la loro ubicazione in
un'area limitata, si presume non possano garantire alcuna
funzione di barrieramento della falda.";
-
Preso atto che quanto
realizzato finora dalla Raffineria Api non risponde alle
valutazioni effettuate dai CTU, in particolare per quanto riguarda
il completamento dei pozzi, la loro messa in funzione, il
conseguente pompaggio e che non risulta realizzata alcuna barriera
di pozzi di immissione posta a valle di quella di prelievo;
- Visto l'art. 17 del D.Lgs. 22/97
- Visti gli artt. 7 e 8 del D.M. 471/99
- Visto l'art. 50 del D.Lgs. 267/2000
O R D I N A
All'Amministratore Delegato di A.P.I. Raffineria di Ancona
s.p.a. Dott. Franco Brunetti ed Al Direttore di A.P.I. Raffineria
di Ancona s.p.a. Ing. Franco Bellucci, entrambi presso la sede
legale dell'impianto a Falconara M.in Via Flaminia 685, ciascuno
per quanto di competenza:
-
di adottare con immediatezza i necessari interventi di messa
in sicurezza d'emergenza, di bonifica e di ripristino ambientale
relativamente ai luoghi indicati nelle premesse del presente
atto;
-
l'adozione degli adempimenti di cui all'art. 7 comma 2) del DM
471/99 e conseguentemente di comunicare a questa Autorità entro
48 ore dalla notifica della presente ordinanza, gli interventi
di messa in sicurezza d'emergenza adottati ed in fase di
esecuzione.
La comunicazione dovrà essere accompagnata da idonea
documentazione tecnica dalla quale dovranno risultare le
caratteristiche dei suddetti interventi.
La presente Ordinanza Sindacale viene notificata per
conoscenza alla Dottoressa Valeria Sottosanti presso la Procura
della Repubblica del Tribunale di Ancona.
Gli Agenti della Forza Pubblica, l'ARPAM, L'UFFICIO Ambiente,
i Vigili Ambientali e quanti per loro competenza dovranno
provvedere alla verifica dell'ottemperanza alla presente ordinanza
fornendone immediata comunicazione a questa Autorità.
IL DIRIGENTE
SETTORE P.M. E TUTELA AMBIENTALE
(Dott. Paolo Angeloni)
IL SINDACO
COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA
(Prof. Giancarlo Carletti) |