COMUNICATO STAMPA
comitato di quartiere Villanova
Oggetto : Considerazioni sul progetto del porto turistico
 
Data : 05 Gennaio 2006
 

IL PORTO TURISTICO A FALCONARA
NON E’ UNA ALTERNATIVA ALL’API!
IL PORTO CREERA’ PROBLEMI CHE SI
SOMMERANNO A QUELLI DETERMINATI
DALLA PRESENZA DELLA RAFFINERIA!

Gli ambienti favorevoli alla realizzazione del porto Carletti/Bohigas sostengono che il progetto rappresenti l'alternativa verso un futuro credibile” nei confronti di una pesante realtà industriale come l’API, la dimostrazione che sarà possibile creare occupazione con qualcosa di diverso dall’industria pesante.

Noi riteniamo che creando un altro problema ambientale ed urbanistico (quel porto con quella contigua, massiccia edificazione) non si superi il problema API!

Infatti riteniamo che il problema API sia, in primo luogo, un problema energetico complesso e che, come tale, avrebbe dovuto essere impostato e risolto dalla Regione Marche al momento del “rinnovo della concessione”.
Da questo punto di vista il progetto Carletti/Bohigas è semplicemente una inutile ed insensata “ricetta infrastruttural-edilizia”!
Anzi, esso si affiancherà urbanisticamente all’esistente, tanto che è plausibile ritenere che il progetto Carletti/Bohigas e il sistema API conviveranno per i decenni a venire e si aggroviglieranno in una pesante matassa industriale ed infrastrutturale!

Ambedue i problemi (raffineria API e progetto Carletti/Bohigas) sono portatori e generatori di problemi ambientali.
Quelli dell’API sono quasi tutti noti, quelli del progetto Carletti/Bohigas sono facilmente intuibili:

  1. pesante edificazione sul mare e cementificazione di una preziosa risorsa ambientale per la città;

  2. concentrazione di nuove residenze a ridosso di un’industria a rischio di incidente rilevante;

  3. incremento esponenziale del traffico automobilistico e nautico e conseguente incremento dell’inquinamento atmosferico e marino;

  4. ulteriore, estesa erosione della costa a nord di Falconara (Marina di Montemerciano, Marzocca di Senigallia).

Dunque riteniamo che i sostenitori del progetto Carletti/Bohigas non abbiano accettato la sfida “dell’apertura della città sul mare” bensì stiano pericolosamente sfidando i limiti naturali di un territorio ed i rischi connessi con ciò che già esiste ed è considerato come un pericolo per l’ambiente, il territorio e la comunità!

 

Il Presidente dell’Associazione
Loris Calcina

 
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