Regione Marche - documento istruttorio

 

 

 

DOCUMENTO ISTRUTTORIO

NORMATIVA E ATTI DI RIFERIMENTO

  • D. Lgs. n.190 del 20/08/2002 Art. 18 avente ad oggetto "Attuazione della Legge 21 dicembre 2001, n, 443 (c.d. "Legge Obiettivo"), per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale";

  • L. 349/86 avente ad oggetto "Istituzione del Ministero dell'Ambiente norme in materia di danno ambientale";

  • D.P.C.M. 377/88 avente ad oggetto: "Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità".

  • Verbale Conferenza di Servizi del 25 Agosto 2003.

Motivazione

La Società RFI Direzione Com.Ie Infrastruttura - avente sede ad Ancona P.zza Cavour, 23, con nota prot. RFI/DIAN/03179 il 03 Giugno 2003, pervenuta alla Regione Marche - Servizio Progettazione OO.PP., VIA e Attività Estrattive il 9 Giugno 2003 Ns. prot. n.1167, ha presentato il progetto: "Progetto preliminare nodo di Falconara e collegamento Orte Falconara con linea Adriatica", per i provvedimenti di competenza regionale.

II Servizio Progettazione OO.PP., VIA e Attività Estrattive della Regione Marche con nota del 08/07/2003 prot. n.1536 ha avviato il procedimento e comunicato l'avviso di deposito: con nota del 08 Iuglio 2003 prot. n. 1537 ha convocato il "Tavolo Tecnico" per il giorno 24 Luglio 2003 e la Conferenza di Servizi per il giorno 18 Settembre 2003 finalizzati alla definizione del parere della Regione Marche.

II Servizio con nota del 09.07.2003 prot. n. 1574 ha richiesto al proponente chiarimenti in merito alle possibili interferenze del progetto in esame con il progetto "Interporlo di Jesi" già autorizzato con Decreto VIA n. 3557 dei 04 Febbraio 1999 del Ministero dell'Ambiente.

In data 14.07.2003 prot. n. 1618 è stato chiesto al Servizio Mobilità e Trasporti della Regione una breve relazione di inquadramento, relativa al progetto presentato al nodo ferroviario e interporlo di Jesi.

AI "Tavolo Tecnico" del 24 luglio il proponente ha illustrato il progetto nella sua interezza rispondendo alle domande e chiarimenti richiesti dall'assemblea.

Alla riunione hanno partecipato:

  • Comune di Falconara;

  • Arpam;

  • Soprintendenza Archeologica;

  • R.F.I.;

  • Provincia di Ancona;

  • Regione Marche:

    • Autorità di Bacino;

    • Servizio Tutela Ambientale;

    • Autorità Ambientale.

Il rappresentante di R.F.I. ha spiegato come il progetto nasce dall'esigenza di collegare il lato Nord della linea Adriatica con la linea Orte-Falconara evitando che i treni merci possano entrare, sostare e cambiare direzione nella stazione di Falconara.

II progetto prevede la realizzazione della bretella, la nuova stazione per treni merci in prossimità dell'Interporto di Jesi, la nuova stazione di Montemarciano.

La discussione è proseguita con i rilievi del rappresentante dell'Autorità Ambientale della Regione Marche il quale, rilevando che il S.I.A. non ha analizzato l'eventuale possibilità che la Raffineria API sia collegata con la linea ferroviaria per la movimentazione delle merci pericolose. La Regione, anche sulla base dei dati ricavati dallo studio preliminare al Piano di Risanamento dell'Area ERCA, ed ai fini della riduzione del rischio, intende incentivare lo sviluppo dei trasporto su ferro delle merci pericolose, attualmente movimentate su gomma.

Tale aspetto non è stato preso in considerazione né nel SIA né nel progetto, escludendo completamento l'opportunità di un eventuale raccordo della raffineria API con il nuovo tracciato proposto.

La società R.F.I. ha risposto facendo notare come il presente Progetto Preliminare non prevede tale collegamento né l'API lo ha richiesto.

II rappresentante dell'Autorità di Bacino Regionale auspica che il nuovo ponte ferroviario sull'Esino sia progettato con tecnologie tali da evitare al massimo le interferenze con l'idrodinamica del fiume soprattutto in caso di piena.

Il Comune di Falconara ha espresso il proprio parere positivo al Progetto Preliminare evidenziando che dovrà essere posta particolare attenzione all'attraversamento del Parco Fluviale con l'utilizzo di tecniche di compensazione; riferisce che in attesa delle decisioni da prendere in merito all'attuale ponte ferroviario sul fiume Esino, il Comune è pronto ad appaltare un ponte per il passaggio pedonale.

II Servizio Progettazione OO.PP., VIA e Attività Estrattive della Regione Marche con nota del 25.07.2003 prot. n. 1809 ha convocato la conferenza di servizi per il 25 agosto, anticipando quella già fissata per il rispetto dei tempi previsti dall'art. 18 D.Lgs 190/2002.

In data 29/07/2003 prot. n.1847 perveniva la nota delle RFI in risposta ai chiarimenti richiesti con nota del 09.07.03 prot. n.1574, nella quale si fa presente che gli interventi per la realizzazione della nuova stazione di smistamento nelle adiacenze del costruendo nuovo Interporlo di Jesi tiene conto del progetto già autorizzato.

In particolare il progetto proposto va a modificare i binari adiacenti all'attuale linea ferroviaria come evidenziato negli elaborati grafici nn. 3.2.2.3 e 3.2.2.4 inseriti nella cartella 4b.

Ai fini istruttori il Servizio Trasporti in data 06.08.03 ha convocato per il giorno 07 Agosto 2003 un tavolo tecnico al quale hanno preso parte i Servizi regionali interessati, l'ARPAM e RFI.

All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle seguenti strutture:

  • R.F.I.;

  • Arpam;

  • Regione Marche:

    • Autorità di Bacino;

    • Servizio Trasporti;

    • Servizio Urbanistica;

    • Servizio Tutela Ambientale;

    • Autorità Ambientale.

Nella riunione si è valutata congiuntamente una ipotesi alternativa al progetto presentato; quest'ultima è rappresentata dalla sostituzione dell'intero tratto in viadotto con uno steso tratto (speculare) in trincea e galleria al di sotto del fiume Esino.

L'obiettivo di esplorare tale soluzione consiste nella eliminazione della barriera fisica rappresentata dal viadotto di circa 1,3 km con lo scopo di:

  • migliorare l'assetto urbanistico e favorire il collegamento del centro cittadino di Falconara con la nuova area portuale in progetto;

  • ridurre al minimo i possibili contenziosi con gli abitanti della zona;

  • favorire l'interramento di tutti gli eventuali tracciati di trasporto ferroviario, stradali e pedonali da realizzare in futuro in questa zona, sebbene non espressamente interferenti con il progetto in esame;

  • di ridurre l'impatto visivo, il rumore, lo sconfinamento di aree urbanizzate e l'intercettazione di corpi idrici superficiali, indicati e valutati dal SIA per la linea in viadotto previsti nel progetto.

Le valutazioni emerse da tale incontro, sul progetto in esame, si sono basate sui seguenti aspetti:

  • la tempistica generale di approvazione di un nuovo progetto che possa prendere in considerazione l'ipotesi di interramento;

  • sugli impatti relativi alle particolari problematiche ambientali direttamente collegate sia alla falda di subalveo lungo il tratto in galleria, sia alle aree potenzialmente soggette ad esondazione lungo i segmenti in trincea;

  • sulla valutazione degli effetti del D.M. 26 febbraio 2003 (Perimetrazione del sito di interesse nazionale di Falconara Marittima) ed al D.M. 25 ottobre 1999, n. 471 concernente "Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni", in considerazione del fatto che sulle aree perimetrale dovranno essere effettuate attività di caratterizzazione per accertare le effettive condizioni di inquinamento.

La riunione si è conclusa ritenendo opportuno non richiedere, per i motivi sopra citati, lo studio dell'alternativa interrata e di procedere con la valutazione del progetto nell'attuale soluzione presentata dalle RFI. Inoltre è stata esaminata la proposta del Comune di Falconara approvata con D.C.C n. 53 del 28/07/2003, che avvicinando il tracciato alle aree residenziali non è stata ritenuta migliorativa.

In data 19 agosto Ns. prot. n. 2041 è pervenuta la nota del Servizio Trasporti con allegato il verbale dell'incontro del 7 agosto.

In data 20/08/2003 con nota prot. n. 2057 è pervenuta al Servizio Progettazione OO.PP., VIA e Attività Estrattive l'elenco delle controdeduzioni da parte delle RFI di loro competenza. a risposta delle osservazioni qui di seguito riportate.

Osservazioni (pervenute ai sensi art. 6 della L. 349/86)

Osservazioni di Signori Bonvini Edoardo e Liuti Giuseppe prot. n.1521 del 07/07/2003

L'area di proprietà viene danneggiata sotto vari aspetti:

  • non saranno più possibili le edificazioni previste dal Nuovo PRG (ricettivo, ricreativo, turistico-ricettivo);

  • la costruzione già presente sulla proprietà perderà ogni valore a causa dell'avvicinamento dei binari;

  • in futuro sarà impossibile l'accesso alle proprietà, chiuse dal nuovo rilevato.

Viene chiesto di:

  • valutare la possibilità di percorsi alternativi;

  • prevedere percorsi interrati onde evitare l'impatto rilevante del viadotto progettato e un inserimento più agevole della nuova linea nel contesto esistente evitando interferenze con l'attuale viabilità.

Osservazioni del "Comitato dei cittadini residenti a Villanova - Falconara" prot. n. 1526 del 07/07/2003

  • E' in contrasto con gli obiettivi di ammodernamento della rete dei trasporti ferroviari a scala internazionale e con gli obiettivi del Corridoio Adriatico. Rappresenta un rallentamento di percorrenza causato dal tratto in rilevato, in viadotto e dai raggi di curvatura al limite dello standard di velocità assegnato alla nuova linea;

  • L'intervento non contribuisce a riqualificare e recuperare il territorio di Falconara;

  • L'esigenza di eliminare i pericoli derivanti dall'attuale attraversamento della ferrovia non appare supportata da alcuna considerazione di carattere tecnico che individui e quantifichi il rischio;

  • L'intervento è in contrasto con gli strumenti di pianificazione sia provinciale che regionale;

  • II SIA non ha preso in considerazione vere alternative del tracciato ma solo impercettibili variazioni;

  • Il SIA si bassa solo su considerazioni soggettive che vanno contro atti e determinazioni fomiti da istituti ed istituzioni competenti nella determinazione del "valore" dei beni paesistico-ambientali;

  • L'introduzione di un nuovo ponte aggrava la situazione dell'area "a rischio elevato - R4" - esondabilità;

  • Impatto sul paesaggio (sul bene storico della Chiesa di S. Lorenzo e sulla Rocca);

  • Impatto sulla vegetazione e sulla fauna (sul "Parco dell'Esino" finanziato con il PRUST di Ancona per la sua riqualificazione ambientale);

  • II SIA non valuta l'interferenza del tracciato con 36 linee infrastrutturali;

  • II SIA non valuta l'interferenza dei tracciato con l'aeroporto;

  • Peggioramento delle condizioni dell'abitato di Villanova: abbattimento di 8 abitazioni, separazione fisica del quartiere da Falconara e peggioramento della qualità della vita durante la fase dei lavori.

Esposto del "Comitato dei cittadini residenti a Villanova - Falconara" prot. n.1545 del 08/07/2003

Il comitato di cittadini ritiene che:

  • la pubblicazione di avvio della procedura di VIA non fornisca una corretta rappresentazione della situazione che si verrà a determinare con la realizzazione dell'opera;

  • dalla "relazione conclusiva di consulenza tecnica d'ufficio" della Commissione Tecnica nominata dal TAR delle Marche, risulta che lo scalo merci che insiste nel quartiere Villanova non verrà dimesso e che la nuova pianificazione dell'intero complesso individua nel fascio di binari (lato mare) lo scalo che verrà utilizzato per la sosta e la composizione dei treni merci. Inoltre viene confermata la funzione dello scalo di Falconara M.ma quale impianto al servizio del terminale privato dello stabilimento della Goldengas di Monsano.

Secondo il comitato l'avviso pubblicato riportando l'affermazione "completa dismissione ..." avrebbe tratto in inganno i cittadini che pertanto sarebbero stati indotti a non presentare osservazioni ai sensi dell'ari. 6 della Legge 349/86.

Osservazioni del "Comitato dei cittadini residenti a Villanova - Falconara" - "Comitato cittadino 25 agosto" -

Associazione "Comitato del quartiere di Fiumesino" prot. n.1546 del 08/07/2003

  • L'avviso pubblicato da RFI non fornisce una completa rappresentazione della situazione che si verrà a determinare con la realizzazione dell'opera in quanto non si attuerà una completa dismissione dello scalo merci lato mare. Ciò può aver tratto in inganno i cittadini che non hanno presentato osservazioni;

  • L'indirizzo per la consultazione del progetto indicata sull'avviso pubblicato è errato;

  • L'avviso non è pubblicato su un numero di quotidiani tale da permettere la completa divulgazione della notizia (solo un quotidiano a diffusione nazionale e il corriere adriatico) inoltre non risulta affisso nessun manifesto nelle zone interessate.

La consultazione della documentazione all'ufficio Via non risulta agevole, nonostante la disponibilità dei funzionari.

Osservazioni formulate dal "Comitato cittadino 25 agosto" prot. n.1547 del 08/07/2003

  • II progetto presentato non presenta alternative serie al tracciato e di conseguenza agli impatti prodotti dall'opera. Tra cui la soluzione denominata "Corridoio Adriatico" (tracciato in adiacenza alla A14) e la soluzione denominata "minimale" (emersa nei recenti studi per la formazione del preliminare del "Piano di risanamento ambientale). L'unica giustificazione plausibile per sostenere il progetto presentato è che il by-pass sia un semplice raccordo utile per la metropolitana di superficie;

  • Il tracciato proposto presenta notevoli impatti:

    • Anomalia rispetto alla struttura insediativi consolidata (in contrasto con le linee di sviluppo della città crea un ansa favorevole al riempimento edilizio con funzione non residenziale);

    • Impatto sull'ambiente (ponte sull'esino in area ad elevato rischio idrogeologico R4 - presenza di pozzi dell'acquedotto di Gorgovivo vicino al tracciato);

    • Impatto sul paesaggio (notevole impatto del lungo viadotto - occupazione delle aree già sottoposte a riqualificazione ambientale parco dell'Esino);

    • Impatto sul patrimonio storico culturale ( tracciato che si interpone tra monumenti di notevole pregio tra cui la Rocca, la chiesa di S. Lorenzo e il Molino Santinelli);

    • Impatto sugli abitanti (abitato compresso tra raffineria e ferrovia);

    • Problemi tecnici e di realizzazione (demolizione di fabbricati, difficoltà di innesto del tracciato a nord, compromissione per il recupero dell'ex caserma Saracini);

    • Impatto sulle condizioni di rischio (non risolve le condizioni di rischio ferrovia-raffineria esistenti e ne crea di nuove: interferisce con il cono di volo dell'aeroporto, impatto sull'assetto idrogeologico, il rischio della ferrovia coinvolge altre aree del territorio).

II comitato dei cittadini propone come alternativa progettuale la soluzione "minimale" che prevede l'isolamento dell'attuale linea ferroviaria con strutture in calcestruzzo armato che garantiscono protezione della ferrovia dal rischio di esplosioni, protezione dell'abitato di Fiumesino dall'inquinamento acustico prodotto dalla raffineria e dal rischio di esplosioni.

La soluzione minimale è preferibile per i seguenti motivi:

  • Costo di realizzazione e gestione inferiore;

  • Problemi in fase di realizzazione minori;

  • Impatti ambientali nulli;

  • Impatti paesistici nulli;

  • Migliora le condizioni abitative degli abitati;

  • Risolve un maggior numero di condizioni di rischio;

  • Giustifica i recenti investimenti pubblici per la riqualificazione dell'area (contratto di quartiere, PRUSST, parco dell'Esino);

  • Compatibile con tutti i piani e qualunque scenario di sviluppo della zona con o senza raffineria;

  • È compatibile con la convenzione recentemente firmata tra raffineria e Regione circa la creazione di un polo energetico, con il conseguente smantellamento dei serbatoi prossimi alla strada.

Osservazioni formulate dall'associazione "Comitato del quartiere di Fiumesino" prot. n. 1548 del 08/07/2003

L'arretramento della ferrovia provoca i seguenti effetti negativi per l'abitato:

  • Non elimina il rischio della raffineria;

  • Determina un altro rischio prodotto dalla ferrovia stessa, come evidenziato dagli studi ENEA;

  • Determina un accerchiamento dell'abitato e un suo isolamento;

  • Contrasta con gli investimenti avviati per la ristrutturazione del quartiere;

  • Non è più possibile la realizzazione del ponte pedonale-ciclabile tra Fiumesino e la Rocca;

  • Impedisce il processo di valorizzazione ambientale della zona avviata con la creazione del parco fluviale dell'Esino e l'orto botanico;

  • Separa l'abitato di Fiumesino dal resto del territorio e dalla Chiesa di S. Lorenzo;

  • Le fasi di cantiere creerebbero situazioni di inquinamento ambientale ancora più critiche delle attuali;

  • Cancellazione dell'abitato di Fiumesino senza una soluzione alternativa degli abitanti.

L'associazione propone l'isolamento dell'attuale tracciato ferroviario realizzando una barriera (come nell'osservazione precedente).

Osservazioni del Comune di Falconara M.ma prot. n.1554 del 08/07/2003

  • L'arretramento del tracciato ferroviario appena a sud dello stabilimento ex Montedison non valorizza l'area come previsto dal PRG. Si propone l'arretramento del tracciato a Nord dello stabilimento ex Montedison;

  • Il tracciato attraversa l'esistente orto botanico nei pressi del fiume compromettendo il realizzato. Si chiede di trovare un tracciato che consenta il mantenimento di tale area;

  • Prevedere nel tratto che attraversa a monte il quartiere di Fiumesino delle barriere fonoassorbenti;

  • Attraversare Via del Conventino non con la soluzione progettuaie di sopravia con luce ristretta, ma con un viadotto che permetta di vedere la Chiesa di S. Lorenzo (creare una "porta" verso il monumento);

  • Dotare tutta la linea di barriere antirumore;

  • Privilegiare le opere in viadotto secondo standard qualitativi di alto livello;

  • Consentire la massima permeabilità dal suolo attraverso numerosi attraversamenti;

  • Inserire un cronoprogramma con i tempi di attuazione e di smantellamento degli scali e dei binari attuali.

Aspetti positivi messi in luce dal Comune: notevoli vantaggi per l'eliminazione degli scali ferroviari che giustificano anche la demolizione di alcune palazzine, dell'ex caserma e di alcuni edifici anche residenziali del quartiere Villanova, per i quali andranno previste a carico di RFI le necessarie soluzioni di compensazione economica.

Osservazioni del Signor Gianfranco Lanari prot. n. 1555 del 08/07/2003

Impatto visivo e acustico del nuovo viadotto da realizzare nei pressi della sua abitazione di Via Molino 2.

L'inserimento di un nuovo ponte sul Fiume Esino, se non supportato da adeguati rinforzi agli argini e periodiche pulizie dell'alveo in occasione delle piene causerebbe allagamenti alla sua abitazione.

Osservazioni pervenute per conoscenza da parte del Difensore Civico prot. n.1800 del 24107/2003

Nella nota inviata alle RFI di Ancona si chiede di riferire in merito alle osservazioni del Comitato dei Cittadini residenti a Villanova (pervenute al Ns. prot. n.1,545 del 08/07/2003).

Osservazioni del Comune di Falconara Marittima prot. n.1947 del 05/08/2003

Le osservazioni presentate e approvate con D.C.C. n. 53 del 28/07/2003 ricalcano quelle già inviate con nota prot. n. 1554 del 08/07/2003, integrate con due tavole progettuali riguardanti la proposta alternativa al tracciato RFI, elaborata dal Comune stesso. La proposta alternativa prevede lo spostamento del tracciato con un suo arretramento rispetto dal mare, in tal modo si otterrebbe anche di tagliare il Fiume Esino ortogonalmente all'asse e si eviterebbe di intercettare il fosso della Liscia, prevedendo un tratto rettilineo in viadotto da realizzare con una soluzione architettonica di grande qualità (impalcati sospesi, arcate di grande luce). Con questa soluzione verrebbe anche liberato parte del Parco Fluviale consentendo il mantenimento dello stesso, per il quale il Comune di Falconara M.ma ha già investito per la sua riqualificazione.

Osservazioni del Ministero dei Beni Archeologici delle Marche prot. n.1988 del 11/08/2003

Si richiede di effettuare uno studio di superficie, da parte di Ditte specializzate in tale genere di ricerche, al fine di individuare presenze archeologiche nell'area interessata dal tracciato definitivo e congrue fasce limitrofe.

Osservazioni del Comune di Montemarciano prot. n. 2017 del 14/08/2003

Con D.C.C. n. 90 del 31/07/2003 è stato inviato il seguente parere:

  • L'inserimento dei binari di precedenza a corredo della stazione di Montemarciano vanno a interferire con Via dei Gabbiani ed una zona urbana a sud di tale via, per la quale si sta predisponendo un Piano di Recupero. Pertanto si ritiene poco percorribile la possibilità di ripristinare il sistema viario fermo restando la localizzazione del fascio di binari come da progetto. Si suggerisce lo spostamento di tali binari di circa 100 metri più a nord per liberare completamente via dei Gabbiani da tale vincolo.

  • Si sottolinea che anche in questo caso dovranno essere previsti degli spostamenti, ma meno invasivi nel tessuto urbano rispetto alle problematiche sopra evidenziate.

  • II fabbricato a ridosso della stazione ferroviaria non appare destinato ai viaggiatori, pertanto si richiede di prevedere un locale a servizio dei viaggiatori per l'attesa e per la localizzazione di eventuali servizi.

  • Si ravvede inoltre la necessità di prevedere un sottopasso pedonale sulla SS 16 che colleghi l'abitato a monte con l'area della stazione.

  • Considerato l'aumento del traffico dei treni lungo la linea Adriatica con l'innesto della linea OrteFalconara e il conseguente peggioramento della sostenibilità ambientale dei residenti di Marina di Montemarciano, si richiede quale misura compensativa alle RFI l'interramento dell'elettrodotto FS 132 kV Riccione-Rocca Priora nel tratto compreso tra i pali n. 288 e n. 292 siti nel comune di Montemarciano, in quanto l'area risulta densamente popolata.

  • Si chiede altresì di meglio valutare la necessità di installare barriere antirumore nei tratti più a ridosso delle abitazioni in prossimità della nuova stazione.

Osservazioni del Comune di Monte San Vito prot. n. 2025 del 18/08/2003

  • Dato atto che l'ampliamento della sede ferroviaria comporta un avvicinamento della stessa agli edifici esistenti presenti lungo via Le Parti, si ritiene indispensabile prevedere delle barriere antirumore, al fine di limitare l'inquinamento acustico dovuto all'incremento di traffico ferroviario che dovranno sopportare gli abitanti residenti;

  • L' allargamento del ponte al Km 275+557 e l'avvicinamento della sede ferroviaria agli edifici esistenti determinerà un deprezzamento degli stessi e pertanto si ritiene necessario l'allargamento della sede stradale di via Le Parti di 2 m per una lunghezza di 750 m circa in previsione dell'aumento del traffico veicolare;

  • II potenziamento della rete ferroviaria e del conseguente traffico veicolare e commerciale comporterà un incremento dell'inquinamento acustico anche nella fraz. Le Cozze posta nelle vicinanze con una diminuzione della qualità di vita dei residenti. Pertanto al fine di mitigare tale impatto si richiede l'interramento dell'elettrodotto di proprietà delle RFI limitatamente nel tratto che attraversa la fraz. Le Cozze (400 m).

Osservazioni del Comune di Chiaravalle prot. n. 2095 del 25/08/2003

L'Amministrazione Comunale è interessata dal progetto sotto due aspetti:

  • L'utilizzo per fini pubblici delle aree ed opere che verranno dimesse e che rappresentano comunque un valore economico non di poco conto, come il piazzale merci e il ponte sul Fiume Esino, che possono essere utilizzati per la localizzazione di importanti nuove opere, quali ad esempio un nuovo attraversamento del Fiume Esino e il Capolinea dei trasporti extraurbani con annesso parcheggio scambiatore;

  • La salvaguardia della capacità di utilizzo per il trasporto persone dell'attuale stazione sia in funzione del normale transito ferroviario per passeggeri, ma soprattutto anche in vista della realizzazione della metropolitana di superficie.

Osservazioni del Ministero per i Beni e le attività culturali prot. n. 2093 del 25/08/2003

Ai fini della formulazione del parere e delle valutazioni di competenza si chiede:

  • Una relazione specifica riguardante la comparazione delle opere progettate con il PIT e PTC;

  • Un ulteriore approfondimento di soluzioni di tracciato realmente alternative in quanto le tre analizzate risultano per molti tratti coincidenti; lo studio alternativo dovrà escludere la demolizione degli edifici lungo la via nazionale costruiti negli anni venti del secolo scorso e ridurre dimensionalmente i tratti in viadotto in particolare quello necessario all'attraversamento dell'alveo del Fiume Esino;

  • Una risposta tecnica, definita a livello progettuale sulle osservazioni presentate dal Comune di Falconara M:r a, in relazione alle interferenze determinate dalla linea ferroviaria con l'orto botanico e l'attraversamento di Via del Conventino;

  • Fotosimulazioni delle nuove strutture in elevato in relazione ai campi visivi della Rocca Priora e della chiesa di San Lorenzo;

  • Una relazione comparativa delle opere progettate con gli studi commissionati dalla Regione Marche all'ENEA per la determinazione e valutazione dei rischi derivanti dalla presenza della raffineria API nelle immediate vicinanze del opera progettata; descrizione, nell'eventualità di uno scenario di emergenza delle criticità che si determinerebbero circa la fruibilità e l'efficienza dell'opera ferroviaria di progetto;

  • Uno studio preliminare sulla riqualificazione degli scali ferroviari dismessi, in relazione alla riqualificazione ed allo sviluppo del quartiere Fiumesino;

  • Descrizione delle opere di compensazione previste;

  • Esecuzione di una ricognizione archeologica di superficie preventiva, effettuata da Ditte specializzate, da realizzarsi nell'area interessata dal tracciato definitivo e congrue fasce limitrofe, con particolare attenzione alle aree già note archeologicamente o maggiormente indiziate per il convergere di dati desunti da ritrovamenti o cartografia storica.

 

Controdeduzioni delle RFI alle osservazioni pervenute prot. n. 2057 del 20.08.2003

Controdeduzioni all'osservazione avanzata dai Signori Bonvini Edoardo e Liuti Giuseppe (prot. n. 1521 del 07/07/2003)

  • Le osservazioni sull'impatto visivo del nuovo tracciato è anche l'oggetto del parere da esprimere dal Servizio VIA;

  • Le osservazioni sugli indennizzi riguardano problematiche che saranno risolte nelle ulteriori fasi, sia di progettazione che di realizzazione, con l'applicazione delle normative di legge sugli espropri.

Controdeduzioni delle RFI alle osservazioni avanzate da:

  • "Cittadini residenti a Villanova - Falconara" (prot. n.1526 del 07/07/2003)

  • "Comitato dei cittadini residenti a Villanova - Falconara" (prot. n. 1545 del 08/07/2003)

  • "Comitato dei cittadini residenti a Villanova - Falconara" - "Comitato cittadino 25 agosto" - Associazione "Comitato del quartiere di Fiumesino" (prot. n. 1546 del 08/07/2003)

  • "Comitato cittadino 25 agosto" (prot. n. 1547 del 08/07/2003)

  • "Comitato del quartiere di Fiumesino" (prot. n.1548 del 08/07/2003)

    • il progetto è necessario per completare il raddoppio della linea Orte-Falconara M.ma;

    • la delocalizzazione degli scali merci e la realizzazione del "by-pass" di Falconara M.ma nasce da una richiesta formale del Presidente della Regione e hanno lo scopo di minimizzare gli impatti dell'attraversamento dell'Api e della realizzazione del "by-pass";

    • le caratteristiche geometriche del "by-pass" sono studiate per non peggiorare lo standard dell'attuale linea Ancona-Bologna;

    • iI passante del Conero è un ipotesi comunque compatibile con il presente progetto;

    • maggiore beneficiario di questa ipotesi progettuale è il quartiere di Villanova.

Controdeduzioni delle RFI alle osservazioni avanzate dal Comune di Falconara M.ma (prot. n. 1554 del 08/0/12003)

  • Le alternative proposte a livello planimetrico coincidono con le soluzioni B e C già prese in considerazione e scartate, d'accordo con lo stesso Comune, ed i motivi di esclusione sono riportati nello S.I.A.

  • La variante proposta a livello altimetrico, con suggerimento anche di adottare luci di 50 m per le campate del viadotto, non tiene conto delle seguenti considerazioni:

    • Lo spessore dell'impalcato, nel caso di luci ipotizzate di 25 m circa, maggiorate della sovrastruttura ferroviaria, comporta un'altezza complessiva di 2,8 m;

    • La suddetta altezza complessiva, per luci di 43 m ipotizzate per l'attraversamento del Fiume Esino, è valutata in circa 4 m con cambiamento di tipologia costruttiva da c.a.p. a struttura mista acciaio-calcestruzzo;

    • Per luci superiori, vedi richiesta di luci di 50 m, piuttosto che prevedere un aumento di spessore, sarebbe necessario ipotizzare impalcati in acciaio a via inferiore di altezza di 6 m.

  • Le suddette considerazioni non permettono di realizzare il soprappassaggio della SS 16 alla quota assoluta di 11,00 m prevista nel "progetto" del Comune;

  • Sul lato sud si è vincolati dall'incompatibilità dei raccordi verticali con la presenza dei deviatoi ed i raccordi planimetrici.

Controdeduzioni delle RFI alle osservazioni avanzate dal Signor Gianfranco Lanari prot. n. 1555 del 08/07/2003

L'eventuale costruzione del nuovo ponte sul fiume Esino non comporterà sicuramente un peggioramento dello stato di precarietà delle proprietà di cui trattasi, già in zona ad alto rischio idraulico. L'eventuale demolizione dell'attuale ponte ferroviario potrà portare ad un miglioramento complessivo del deflusso dell'acqua.

Controdeduzioni delle RFI alle osservazioni avanzate dal Comune di Montemarciano (prot. n. 2017 del 14/08/2003)

Le richieste di modifica avanzate potranno essere utilmente affrontate nella fase di progettazione definitiva che, d'altra parte, dovrà essere sottoposta a conferenza dei servizi.

Controdeduzioni delle RFI alle osservazioni avanzate dal Comune di Monte San Vito (prot. n. 2025 del 18/08/2003)

Le osservazioni attengono essenzialmente alla realizzazione di barriere antirumore che saranno realizzate così come prescritto anche da norme legislative.

In sintesi le Osservazioni sopra indicate sono state sufficientemente controdedotte e non si propone alcun approfondimento del caso.

 

Note sintetiche sui contenuti progettuali

Gli elaborati progettuali così come presentati dallo stesso proponente sono del livello di progetto preliminare.

L'intervento consiste nella realizzazione di una variante della linea ferroviaria Bologna-Ancona tra la stazione di Montemarciano e la stazione di Falconara Marittima e la realizzazione di una bretella di collegamento con la linea Orte-Falconara, contestualmente è' previsto lo smantellamento e abbandono dell'attuale scalo merci della stazione di Falconara che verrà sostituito da un nuovo scalo di smistamento previsto in adiacenza dell'interporto di Jesi.

Il tracciato proposto ha una lunghezza di circa 4,4 Km tra le due stazioni interessate e di circa 1,7 Km la bretella di collegamento composta da un binario con possibilità di essere in seguito raddoppiata.

II tracciato prevede uno sviluppo in massima parte in viadotto ed è stato progettato con parametri geometrici compatibili con l'attuale linea ferroviaria Adriatica.

 

SIA

Lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) è stato presentato differenziato tra l'opera "Nuovo smistamento - Interporto di Jesi„ e le altre opere sopra descritte.

·         Nuovo smistamento.

L'interporto di Jesi è stato già oggetto di VIA da parte Ministeriale ed è stato congedato con Decreto n. 3557 del 04/02/99. A chiarimento se il progetto proposto è ricompresso nella valutazione e conseguente decretazione ministeriale il Servizio Regionale VIA ha inoltrato al proponente la nota n. 1574 del 09/07/2003. La RFI, società mandante, ha risposto in data 29/07/2003 ed ha chiarito informalmente che il progetto qui proposto non è ricompreso nel citato decreto e quindi deve essere valutato.

·         Variante Falconara

II SIA studia, come da DPR in materia ambientale, tre soluzioni alternative alla variante di tracciato. In verità le alternative sono solo tracciati planimetrici e viene valutato solamente il tracciato proposto senza quindi comparare gli effetti di una soluzione rispetto all'altra. Inoltre non è stata valutata l'ipotesi di opzione di tracciato altimetrico con interramento. Sulla richiesta di valutazione di ipotesi di interramento si rimanda alla sintesi degli incontri con il proponente.

 

Valutazione del progetto della Regione Marche

AI fine di comporre in sintesi i pareri dei Servizi Regionali competenti a diverso titolo riguardo la valutazione del progetto si sono acquisiti i seguenti pareri.

  • Servizio Trasporti: con nota prot. n. 2076 del 21/08/2003 è stato inoltrato a questo Servizio il parere di competenza. In sintesi esprime parere favorevole al progetto ferroviario come presentato da R.F.I. s.p.a., anche in relazione agli strumenti di pianificazione territoriale e settoriale della Regione, PIT e Piano Trasporti.

  • Autorità Ambientale: con nota prot. n. 2082 del 22.08.2003 è stato inoltrato a questo Servizio il parere di competenza. In sintesi:

    • In tale parere viene esposta la coerenza del progetto in esame con il Piano di Risanamento dell'Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale e con tutti gli indirizzi specifici della pianificazione e programmazione Regionale senza per altro entrare in nel merito delle concrete scelte progettuali individuate e delle eventuali proposte migliorative.

    • In particolare le opere previste appaiono risolutive di buona parte delle problematiche attuali e in grado di avviare un processo di ottimizzazione della complessiva ristrutturazione ferroviaria dell'area. In particolare la prospettiva della completa realizzazione dell'interporto di Jesi integrata alla nuova stazione merci di smistamento dovrebbe introdurre una trasformazione strutturale nelle attività di trasporto merci razionalizzando la domanda e le modalità di mobilità commerciale dell'area con la positiva conseguenza di una sua riduzione assoluta con conseguente contestuale riduzione dei consistenti impatti soprattutto ambientali da essa determinati. Questo aspetto strutturale andrebbe sottoposto ad attento e permanente monitoraggio anche sulla base dei dati che scaturiranno dal preliminare del Piano di Risanamento dell'Area ERCA.

    • Si richiede al soggetto Proponente una successiva disponibilità in sede di progetto definitivo o esecutivo all'attivazione di eventuali ulteriori interventi di mitigazione, compensazione o parziali modifiche la cui opportunità emergesse dal definitivo Piano di risanamento dell'Area ERCA.

    • Si chiede la verifica, in sede di progetto definitivo, dell'interesse dell'Api raffineria, alla realizzazione di un nuovo raccordo ferroviario di raccordo con la linea ferroviaria, con lo scopo di privilegiare il trasporto su ferro della maggiore quantità possibile di merci pericolose.

A conclusione del contributo prodotto ed esulando da una valutazione di dettaglio dell'ipotesi progettuale presentata si esprimono le seguenti indicazioni schematiche ritenute utili nel quadro generale dell'inserimento dell'opera nel contesto territoriale:

  • Dovranno essere privilegiate le opere in viadotto secondo standard qualitativi di alto livello nonché la massima permeabilità dei tratti a livello e in rilevato;
  • In corrispondenza del Fiume Esino andrà privilegiata un opera da realizzare con soluzione architettonica di grande qualità (impalcati sospesi o appoggiati su arcate di grande luce);
  • Garantire la massima distanza dal castello di Rocca Priora e dal nucleo urbano di Fiumesino;
  • L'attraversamento del parco Fluviale dell'Esino deve essere adeguatamente compensato da interventi ulteriori su aree contigue;
  • In fase di progettazione definitiva ed esecutiva dovranno essere dettagliatamente previsti, con adeguato cronoprogramma, i tempi e le modalità di attuazione dei lavori di completo smantellamento degli scali e dei binari attuali;
  • La progettazione definitiva dovrà definire il futuro dell'attuale ponte ferroviario sul fiume Esino.

-          Servizio Tutela Ambientale: Nel DDS n. 9/TAM del 12.08.2003 è indicato che nel periodo tra il 18 ed il 29 agosto 2003, Dirigente del Servizio Tutela Ambientale è sostituito dal Dirigente del Servizio Progettazione OO.PP. Pertanto il parere dovuto in questo caso sarà assorbito dal parere del Servizio Progettazione OO.PP.

-          Parere dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Regionale - ARPAM: con nota prot. n. 2094 del 25/08/2003 è stato inoltrato a questo Servizio il parere di competenza. In sintesi si riportano i singoli pareri dei vari servizi:

  • Parere del Servizio Radiazione - Rumore:

-          si ritiene necessario una valutazione dello stato attuale (ante-operam) delle vibrazioni esistenti da effettuarsi secondo le modalità riportate nelle norme UNI 9614, da poter poi confrontare con i livelli ottenuti dal monitoraggio post-operam, per valutare la necessità di eventuali opere di mitigazione;

-          durante la fase di cantiere andrà contenuto l'inquinamento acustico prodotto;

-          come richiesto con apposite prescrizioni formulate dal Ministero dell'Ambiente e dalla Sopraintendenza per i beni ambientali e architettonici per le Marche, per il precedente progetto dell'interporto di Jesi, anche per questo progetto si chiede di provvede alla caratterizzazione acustica ante operam al fine misurare il livello sonoro residuo e di provvedere alla realizzazione di un sistema di monitoraggio per quantificare le variazioni sia in fase di cantiere che post operam;

-          si chiede inoltre di prevedere valutazioni revisionali della situazione acustica e delle vibrazioni che verranno prodotti in corrispondenza dei recettori maggiormente esposti e l'eventuale previsione di opere di mitigazione nel caso in cui si prevede il superamento dei valori limite;

-          necessità di un monitoraggio periodico o continuo del rumore post operam;

-          per quanto riguarda i campi elettromagnetici , il sistema di trazione elettrica della linea ferroviaria non costituisce fonte di inquinamento, essendo caratterizzato da una tensione di 3Kv in corrente continua.

  • Parere del Servizio Impiantistica Regionale:

-          Si sottolinea che, con questo progetto, viene definitivamente cancellato il collegamento esistente della società API con la rete ferroviaria, escludendo la possibilità futura di favorire il trasporto su rotaia del GPL.

-          Dare priorità nella realizzazione dello smistamento dei carri ferroviari che trasportano il GPL per la società GOLDENGAS al fine di liberare nel più breve tempo possibile lo scalo di Villanova a Falconara M.ma.

  • Parere del Servizio Rifiuti/Suolo:

-          Parere favorevole rilevando che comunque tutti i rifiuti dovranno essere gestiti secondo la normativa vigente. Particolare cura andrà posta per gli eventuali rifiuti classificabili come pericolosi che andranno stoccati su basamenti impermeabili e protetti da fenomeni di dilavamento.

-          Per i materiali provenienti da scavi e riutilizzabili per rilevati andrà verificato che non i siano inquinanti superiori ai limiti previsti dal D.M. 471199 e non dovranno provenire da siti inquinati da bonificare.

  • Parere del Servizio Aria:

-          Parere favorevole con prescrizioni: nelle fasi di cantiere andranno attuate misure tali da ridurre le emissioni di polveri prodotte dalla movimentazione e stoccaggio utilizzando le migliori tecnologie disponibili.

-          Tutte le aree di cantiere andranno delimitate con recinzioni atte a contenere le polveri

-          Irrorare tutte le possibili zone in cui si possano depositare polveri in modo da non dar luogo ad emissioni diffuse

-          Depositare cumuli di terra lontani dalle abitazioni;

-          Pulire i tutti i mezzi di trasporto provenienti dai cantieri al fine di rimuovere le incrostazioni di polveri.

  • Parere del Servizio Acqua:

-          Evitare qualsiasi interferenza con le acque superficiali del fiume Esino;

-          Andrà richiesta l'autorizzazione allo scarico delle acque reflue ai sensi del D.Lgs n. i 52/99;

-          Nell'area interessata dal By-pass si Falconara M.ma (presenza di pozzi di captazione di Gorgovivo) andrà evitato in qualunque modo di inquinare le acque di falda sotterranea a causa del possibile dilavamento ed infiltrazione dei materiali utilizzati nella realizzazione dell'opera prevedendo l'impermeabilizzazione dell'area di cantiere. Stessa accortezza andrà posta anche nella zona dell'interporto di Jesi, pur non essendo presenti nel sito fonti pubbliche;

-          Installazione di piezometri per il monitoraggio delle acque sotterranee sia in corso d'opera che post operam per verificare le possibili interferenze con l'acquifero sottostante;

-          Autorità di Bacino con nota prot. n. 2083 del 25.08.2003 è stato inoltrato a questo Servizio il parere di competenza. Alla luce della normativa (Piano Straordinario delle Aree a rischio idrogeologico molto elevato, Piano per l'Assetto Idrogeologico e le misure di salvaguardia approvate con DGR . 873 del 17.06.03), l'intervento rientra tra quelli consentiti all'interno delle aree perimentrate a condizione che il soggetto attuatone presenti uno studio in cui siano valutate eventuali soluzioni alternative (compreso un baypass sotterraneo), la sostenibilità economica e la compatibilità con la pericolosità delle aree.

In riferimento singoli impatti così come indicati nel SIA:

Impatto Idro 1 l'impatto comporta una riduzione, dovuta all'attraversamento a raso, della sezione utile di deflusso di un fosso arginato; poiché l'intervento di mitigazione proposto non appare adeguato in quanto agente sugli effetti e non già sulle cause indicate nello stesso SIA, si ritiene necessario mitigare l'impatto mediante allargamento della sezione d'alveo per un tratto significativo, compreso tra monte e valle dell'attraversamento, da definire sulla base di uno studio idraulico, idrologico e geomorfologico del corso d'acqua;

Impatto Idro 2: nella valutazione d'impatto non è stato preso in considerazione l'effetto potenziale della riduzione della sezione di deflusso delle acque per l'accumulo di vegetazione morta a monte delle pile stesse; pertanto non si condivide la stima dell'impatto con livello "basso" Si ritiene che tale effetto debba essere valutato ed eventualmente mitigato utilizzando una tecnologia costruttiva della struttura dell'impalcato tale da minimizzare il numero delle pile da collocare in alveo evitando il posizionamento in prossimità delle sponde interne.

Impatto Idro 3 e 4 dovrà essere valutata una soluzione alternativa alla proposta di sistemazione dei fossi minori in destra idrografica del fiume, in quanto l'intervento di mitigazione proposto ne modifica profondamente l'assetto originario e la naturalità.

Non ci sono prescrizione per l'area interessata dal progetto dell'Interporto di Jesi.

-          Servizio Urbanistica e LL.PP: rilasciato in sede di conferenza di servizi del 25.08.2003.

-          Servizio Aree Protette e Ciclo Rifiuti: con nota prot. n. 2051 del 22.08.2003 è stato inoltrato a questo Servizio il parere di competenza.

  • Ciclo Rifiuti: Mancano indicazioni dei luoghi di smaltimento del materiale eventualmente non recuperabile. Non sono indicate le provenienze dei materiali di nuovo approvvigionamento se da impianto di recupero o proveniente da attività estrattiva, tenuto conto di quanto previsto dalla normativa regionale. Si rileva che l'intervento di dismissione dell'attuale tratta di linea non è oggetto dello studio di cantierizzazione presentato. A tal proposito si dovrà tenere conto che:

-          la normativa di riferimento va aggiornata con il D.Lgs n. 36 del 13.01.2003 entrato in vigore il 27.03.2003 con le relative indicazioni riguardo le operazioni di trattamento e cernita. Va inoltre verificata attraverso opportune analisi, la pericolosità del materiale che si intende realizzare, ai sensi del D.Lgs. 471/99.

-          qualora non fosse possibile escludere tali materiali dalla normativa dei rifiuti, dovrà essere scelta la possibilità del recupero e solo in ultima ratio lo smaltimento in discarica. Questa ultima indicazione vale anche per l'intervento del Nuovo Smistamento di Jesi, tenuto conto che la realizzazione dell'intervento comporterà delle demolizioni.

Si richiede che in fase di stesura di del progetto esecutivo e comunque prima dell'inizio dei lavori, siano trasmessi al Servizio Aree Protette della Regione Marche e alla Provincia di Ancona -Settore Ecologia specifici rapporti riguardanti:

-          la stima dei materiali di approvvigionamento con l'indicazione di quello direttamente riutilizzabile, di quello proveniente dagli impianti di recupero inerti e del materiale vergini;

-          la stima dei rifiuti prodotti in sede di dismissione e smantellamento di tratte e di opere con indicazione della classificazione e del destino (recupero e discariche).

  • Aree Protette La foce dell'Esino è stata individuata come area per il "Parco FluviaIE dell'Esino" come parco urbano ottenendo finanziamenti anche nell'ambito del Programma Recite lI della Comunità Europea.

Per quanto riguarda gli aspetti biologici non è stato presentato uno studio di dettaglio dei fossi che dovrebbero essere eliminati, soprattutto non è stato indicato se esistono molluschi bivalvi nei fanghi del fondo così come sono presenti nel vallato che costeggia la ex statale 76. Non è stata verificata la presenza delle due specie vegetali rare per le Marche: Iris peudacorus e Helianthus rigidus.

Tali specie sono state anche riportate nello studio naturalistico del preliminare del Piano di Risanamento AERCA e in tale studio si ritiene necessario tutelare gli ambiti nei quali si sono preservate.

Si ritiene pertanto necessario al momento della stesura del progetto esecutivo e comunque prima dell'inizio dei lavori che siano trasmessi al Servizio Aree Protette della regione Marche i rapporti riguardanti:

-          lo stato di fatto dei corsi d'acqua con cui il progetto interferisce e l'eventuale presenza delle specie sopra richiamate;

-          il dettaglio delle componenti floristiche, vegetazionali e faunistiche lungo il reale percorso della nuova linea ferroviaria ed un intorno significativo di almeno 1000 metri;

-          le specie arboree e arbustive che si intendono utilizzare nelle opere di mitigazione e di ricomposizione con esclusione quindi di specie arboree ed arbustive esotiche.

Per quanto riguarda l'interporto di Jesi - Nuovo Smistamento si prescrive che:

-          ogni qualvolta i lavori interessano e intercettano la vegetazione ripariate si dovrà evitare il danneggiamento della stessa e qualora non sia possibile, per motivate esigenze tecniche, prevedere opere di mitigazione;

-          nel caso di interferenze dei lavori con elementi arborei isolati o filari si dovrà procedere alla loro salvaguardia in quanto rientranti nella categoria "elementi diffusi del paesaggio agrario" e come tali tutelati dal PPAR.

 

ESITO DELL'ISTRUTTORIA

Da quanto espresso dai soggetti che hanno partecipato alla C.d.S., non emergono motivi ostativi alla realizzazione dell'opera salvo l'adempimento delle prescrizioni e degli approfondimenti sopra espressi.

Peri motivi sopra esposti, si propone di approvare quanto contenuto nel dispositivo.

 

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO

(dott. ing. Vincenzo Marzialetti)

 
inizio pagina   menù by-pass