DOCUMENTO
ISTRUTTORIO
NORMATIVA E ATTI
DI RIFERIMENTO
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D. Lgs. n.190
del 20/08/2002 Art. 18 avente ad oggetto "Attuazione della Legge
21 dicembre 2001, n, 443 (c.d. "Legge Obiettivo"), per la
realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti
produttivi strategici e di interesse nazionale";
-
L. 349/86
avente ad oggetto "Istituzione del Ministero dell'Ambiente norme
in materia di danno ambientale";
-
D.P.C.M. 377/88
avente ad oggetto: "Norme tecniche per la redazione degli studi
di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di
compatibilità".
-
Verbale
Conferenza di Servizi del 25 Agosto 2003.
Motivazione
La Società RFI
Direzione Com.Ie Infrastruttura - avente sede ad Ancona P.zza
Cavour, 23, con nota prot. RFI/DIAN/03179 il 03 Giugno 2003,
pervenuta alla Regione Marche - Servizio Progettazione OO.PP., VIA
e Attività Estrattive il 9 Giugno 2003 Ns. prot. n.1167, ha
presentato il progetto: "Progetto preliminare nodo di Falconara e
collegamento Orte Falconara con linea Adriatica", per i
provvedimenti di competenza regionale.
II Servizio
Progettazione OO.PP., VIA e Attività Estrattive della Regione
Marche con nota del 08/07/2003 prot. n.1536 ha avviato il
procedimento e comunicato l'avviso di deposito: con nota del 08
Iuglio 2003 prot. n. 1537 ha convocato il "Tavolo Tecnico" per il
giorno 24 Luglio 2003 e la Conferenza di Servizi per il giorno 18
Settembre 2003 finalizzati alla definizione del parere della
Regione Marche.
II Servizio con
nota del 09.07.2003 prot. n. 1574 ha richiesto al proponente
chiarimenti in merito alle possibili interferenze del progetto in
esame con il progetto "Interporlo di Jesi" già autorizzato con
Decreto VIA n. 3557 dei 04 Febbraio 1999 del Ministero
dell'Ambiente.
In data
14.07.2003 prot. n. 1618 è stato chiesto al Servizio Mobilità e
Trasporti della Regione una breve relazione di inquadramento,
relativa al progetto presentato al nodo ferroviario e interporlo
di Jesi.
AI "Tavolo
Tecnico" del 24 luglio il proponente ha illustrato il progetto
nella sua interezza rispondendo alle domande e chiarimenti
richiesti dall'assemblea.
Alla riunione
hanno partecipato:
Il rappresentante
di R.F.I. ha spiegato come il progetto nasce dall'esigenza di
collegare il lato Nord della linea Adriatica con la linea
Orte-Falconara evitando che i treni merci possano entrare, sostare
e cambiare direzione nella stazione di Falconara.
II progetto
prevede la realizzazione della bretella, la nuova stazione per
treni merci in prossimità dell'Interporto di Jesi, la nuova
stazione di Montemarciano.
La discussione è
proseguita con i rilievi del rappresentante dell'Autorità
Ambientale della Regione Marche il quale, rilevando che il S.I.A.
non ha analizzato l'eventuale possibilità che la Raffineria API
sia collegata con la linea ferroviaria per la movimentazione delle
merci pericolose. La Regione, anche sulla base dei dati ricavati
dallo studio preliminare al Piano di Risanamento dell'Area ERCA,
ed ai fini della riduzione del rischio, intende incentivare lo
sviluppo dei trasporto su ferro delle merci pericolose,
attualmente movimentate su gomma.
Tale aspetto non
è stato preso in considerazione né nel SIA né nel progetto,
escludendo completamento l'opportunità di un eventuale raccordo
della raffineria API con il nuovo tracciato proposto.
La società R.F.I.
ha risposto facendo notare come il presente Progetto Preliminare
non prevede tale collegamento né l'API lo ha richiesto.
II rappresentante
dell'Autorità di Bacino Regionale auspica che il nuovo ponte
ferroviario sull'Esino sia progettato con tecnologie tali da
evitare al massimo le interferenze con l'idrodinamica del fiume
soprattutto in caso di piena.
Il Comune di
Falconara ha espresso il proprio parere positivo al Progetto
Preliminare evidenziando che dovrà essere posta particolare
attenzione all'attraversamento del Parco Fluviale con l'utilizzo
di tecniche di compensazione; riferisce che in attesa delle
decisioni da prendere in merito all'attuale ponte ferroviario sul
fiume Esino, il Comune è pronto ad appaltare un ponte per il
passaggio pedonale.
II Servizio
Progettazione OO.PP., VIA e Attività Estrattive della Regione
Marche con nota del 25.07.2003 prot. n. 1809 ha convocato la
conferenza di servizi per il 25 agosto, anticipando quella già
fissata per il rispetto dei tempi previsti dall'art. 18 D.Lgs
190/2002.
In data
29/07/2003 prot. n.1847 perveniva la nota delle RFI in risposta ai
chiarimenti richiesti con nota del 09.07.03 prot. n.1574, nella
quale si fa presente che gli interventi per la realizzazione della
nuova stazione di smistamento nelle adiacenze del costruendo nuovo
Interporlo di Jesi tiene conto del progetto già autorizzato.
In particolare il
progetto proposto va a modificare i binari adiacenti all'attuale
linea ferroviaria come evidenziato negli elaborati grafici nn.
3.2.2.3 e 3.2.2.4 inseriti nella cartella 4b.
Ai fini
istruttori il Servizio Trasporti in data 06.08.03 ha convocato per
il giorno 07 Agosto 2003 un tavolo tecnico al quale hanno preso
parte i Servizi regionali interessati, l'ARPAM e RFI.
All'incontro
hanno partecipato i rappresentanti delle seguenti strutture:
-
R.F.I.;
-
Arpam;
-
Regione Marche:
Nella riunione si
è valutata congiuntamente una ipotesi alternativa al progetto
presentato; quest'ultima è rappresentata dalla sostituzione
dell'intero tratto in viadotto con uno steso tratto (speculare) in
trincea e galleria al di sotto del fiume Esino.
L'obiettivo di
esplorare tale soluzione consiste nella eliminazione della
barriera fisica rappresentata dal viadotto di circa 1,3 km con lo
scopo di:
-
migliorare
l'assetto urbanistico e favorire il collegamento del centro
cittadino di Falconara con la nuova area portuale in progetto;
-
ridurre al
minimo i possibili contenziosi con gli abitanti della zona;
-
favorire
l'interramento di tutti gli eventuali tracciati di trasporto
ferroviario, stradali e pedonali da realizzare in futuro in
questa zona, sebbene non espressamente interferenti con il
progetto in esame;
-
di ridurre
l'impatto visivo, il rumore, lo sconfinamento di aree
urbanizzate e l'intercettazione di corpi idrici superficiali,
indicati e valutati dal SIA per la linea in viadotto previsti
nel progetto.
Le valutazioni
emerse da tale incontro, sul progetto in esame, si sono basate sui
seguenti aspetti:
-
la tempistica
generale di approvazione di un nuovo progetto che possa prendere
in considerazione l'ipotesi di interramento;
-
sugli impatti
relativi alle particolari problematiche ambientali direttamente
collegate sia alla falda di subalveo lungo il tratto in
galleria, sia alle aree potenzialmente soggette ad esondazione
lungo i segmenti in trincea;
-
sulla
valutazione degli effetti del D.M. 26 febbraio 2003 (Perimetrazione
del sito di interesse nazionale di Falconara Marittima) ed al
D.M. 25 ottobre 1999, n. 471 concernente "Regolamento recante
criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la
bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi
dell'articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22,
e successive modificazioni e integrazioni", in considerazione
del fatto che sulle aree perimetrale dovranno essere effettuate
attività di caratterizzazione per accertare le effettive
condizioni di inquinamento.
La riunione si è
conclusa ritenendo opportuno non richiedere, per i motivi sopra
citati, lo studio dell'alternativa interrata e di procedere con la
valutazione del progetto nell'attuale soluzione presentata dalle
RFI. Inoltre è stata esaminata la proposta del Comune di Falconara
approvata con D.C.C n. 53 del 28/07/2003, che avvicinando il
tracciato alle aree residenziali non è stata ritenuta
migliorativa.
In data 19 agosto
Ns. prot. n. 2041 è pervenuta la nota del Servizio Trasporti con
allegato il verbale dell'incontro del 7 agosto.
In data
20/08/2003 con nota prot. n. 2057 è pervenuta al Servizio
Progettazione OO.PP., VIA e Attività Estrattive l'elenco delle
controdeduzioni da parte delle RFI di loro competenza. a risposta
delle osservazioni qui di seguito riportate.
Osservazioni
(pervenute ai sensi art. 6 della L. 349/86)
Osservazioni di
Signori Bonvini Edoardo e Liuti Giuseppe prot. n.1521 del
07/07/2003
L'area di
proprietà viene danneggiata sotto vari aspetti:
-
non saranno più
possibili le edificazioni previste dal Nuovo PRG (ricettivo,
ricreativo, turistico-ricettivo);
-
la costruzione
già presente sulla proprietà perderà ogni valore a causa
dell'avvicinamento dei binari;
-
in futuro sarà
impossibile l'accesso alle proprietà, chiuse dal nuovo rilevato.
Viene chiesto di:
-
valutare la
possibilità di percorsi alternativi;
-
prevedere
percorsi interrati onde evitare l'impatto rilevante del viadotto
progettato e un inserimento più agevole della nuova linea nel
contesto esistente evitando interferenze con l'attuale
viabilità.
Osservazioni del
"Comitato dei cittadini residenti a Villanova - Falconara" prot.
n. 1526 del 07/07/2003
-
E' in contrasto
con gli obiettivi di ammodernamento della rete dei trasporti
ferroviari a scala internazionale e con gli obiettivi del
Corridoio Adriatico. Rappresenta un rallentamento di percorrenza
causato dal tratto in rilevato, in viadotto e dai raggi di
curvatura al limite dello standard di velocità assegnato alla
nuova linea;
-
L'intervento
non contribuisce a riqualificare e recuperare il territorio di
Falconara;
-
L'esigenza di
eliminare i pericoli derivanti dall'attuale attraversamento
della ferrovia non appare supportata da alcuna considerazione di
carattere tecnico che individui e quantifichi il rischio;
-
L'intervento è
in contrasto con gli strumenti di pianificazione sia provinciale
che regionale;
-
II SIA non ha
preso in considerazione vere alternative del tracciato ma solo
impercettibili variazioni;
-
Il SIA si bassa
solo su considerazioni soggettive che vanno contro atti e
determinazioni fomiti da istituti ed istituzioni competenti
nella determinazione del "valore" dei beni paesistico-ambientali;
-
L'introduzione
di un nuovo ponte aggrava la situazione dell'area "a rischio
elevato - R4" - esondabilità;
-
Impatto sul
paesaggio (sul bene storico della Chiesa di S. Lorenzo e sulla
Rocca);
-
Impatto sulla
vegetazione e sulla fauna (sul "Parco dell'Esino" finanziato con
il PRUST di Ancona per la sua riqualificazione ambientale);
-
II SIA non
valuta l'interferenza del tracciato con 36 linee
infrastrutturali;
-
II SIA non
valuta l'interferenza dei tracciato con l'aeroporto;
-
Peggioramento
delle condizioni dell'abitato di Villanova: abbattimento di 8
abitazioni, separazione fisica del quartiere da Falconara e
peggioramento della qualità della vita durante la fase dei
lavori.
Esposto del
"Comitato dei cittadini residenti a Villanova - Falconara" prot. n.1545
del 08/07/2003
Il comitato di
cittadini ritiene che:
-
la
pubblicazione di avvio della procedura di VIA non fornisca una
corretta rappresentazione della situazione che si verrà a
determinare con la realizzazione dell'opera;
-
dalla
"relazione conclusiva di consulenza tecnica d'ufficio" della
Commissione Tecnica nominata dal TAR delle Marche, risulta che
lo scalo merci che insiste nel quartiere Villanova non verrà
dimesso e che la nuova pianificazione dell'intero complesso
individua nel fascio di binari (lato mare) lo scalo che verrà
utilizzato per la sosta e la composizione dei treni merci.
Inoltre viene confermata la funzione dello scalo di Falconara M.ma
quale impianto al servizio del terminale privato dello
stabilimento della Goldengas di Monsano.
Secondo il
comitato l'avviso pubblicato riportando l'affermazione "completa
dismissione ..." avrebbe tratto in inganno i cittadini che
pertanto sarebbero stati indotti a non presentare osservazioni ai
sensi dell'ari. 6 della Legge 349/86.
Osservazioni del
"Comitato dei cittadini residenti a Villanova - Falconara" -
"Comitato cittadino 25 agosto" -
Associazione
"Comitato del quartiere di Fiumesino" prot. n.1546 del 08/07/2003
-
L'avviso
pubblicato da RFI non fornisce una completa rappresentazione
della situazione che si verrà a determinare con la realizzazione
dell'opera in quanto non si attuerà una completa dismissione
dello scalo merci lato mare. Ciò può aver tratto in inganno i
cittadini che non hanno presentato osservazioni;
-
L'indirizzo per
la consultazione del progetto indicata sull'avviso pubblicato è
errato;
-
L'avviso non è
pubblicato su un numero di quotidiani tale da permettere la
completa divulgazione della notizia (solo un quotidiano a
diffusione nazionale e il corriere adriatico) inoltre non
risulta affisso nessun manifesto nelle zone interessate.
La consultazione
della documentazione all'ufficio Via non risulta agevole,
nonostante la disponibilità dei funzionari.
Osservazioni
formulate dal "Comitato cittadino 25 agosto" prot. n.1547 del
08/07/2003
-
II progetto
presentato non presenta alternative serie al tracciato e di
conseguenza agli impatti prodotti dall'opera. Tra cui la
soluzione denominata "Corridoio Adriatico" (tracciato in
adiacenza alla A14) e la soluzione denominata "minimale" (emersa
nei recenti studi per la formazione del preliminare del "Piano
di risanamento ambientale). L'unica giustificazione plausibile
per sostenere il progetto presentato è che il by-pass sia un
semplice raccordo utile per la metropolitana di superficie;
-
Il tracciato
proposto presenta notevoli impatti:
-
Anomalia
rispetto alla struttura insediativi consolidata (in contrasto
con le linee di sviluppo della città crea un ansa favorevole
al riempimento edilizio con funzione non residenziale);
-
Impatto
sull'ambiente (ponte sull'esino in area ad elevato rischio
idrogeologico R4 - presenza di pozzi dell'acquedotto di
Gorgovivo vicino al tracciato);
-
Impatto sul
paesaggio (notevole impatto del lungo viadotto - occupazione
delle aree già sottoposte a riqualificazione ambientale parco
dell'Esino);
-
Impatto sul
patrimonio storico culturale ( tracciato che si interpone tra
monumenti di notevole pregio tra cui la Rocca, la chiesa di S.
Lorenzo e il Molino Santinelli);
-
Impatto sugli
abitanti (abitato compresso tra raffineria e ferrovia);
-
Problemi
tecnici e di realizzazione (demolizione di fabbricati,
difficoltà di innesto del tracciato a nord, compromissione per
il recupero dell'ex caserma Saracini);
-
Impatto sulle
condizioni di rischio (non risolve le condizioni di rischio
ferrovia-raffineria esistenti e ne crea di nuove: interferisce
con il cono di volo dell'aeroporto, impatto sull'assetto
idrogeologico, il rischio della ferrovia coinvolge altre aree
del territorio).
II comitato dei
cittadini propone come alternativa progettuale la soluzione
"minimale" che prevede l'isolamento dell'attuale linea ferroviaria
con strutture in calcestruzzo armato che garantiscono protezione
della ferrovia dal rischio di esplosioni, protezione dell'abitato
di Fiumesino dall'inquinamento acustico prodotto dalla raffineria
e dal rischio di esplosioni.
La soluzione
minimale è preferibile per i seguenti motivi:
-
Costo di
realizzazione e gestione inferiore;
-
Problemi in
fase di realizzazione minori;
-
Impatti
ambientali nulli;
-
Impatti
paesistici nulli;
-
Migliora le
condizioni abitative degli abitati;
-
Risolve un
maggior numero di condizioni di rischio;
-
Giustifica i
recenti investimenti pubblici per la riqualificazione dell'area
(contratto di quartiere, PRUSST, parco dell'Esino);
-
Compatibile con
tutti i piani e qualunque scenario di sviluppo della zona con o
senza raffineria;
-
È compatibile
con la convenzione recentemente firmata tra raffineria e Regione
circa la creazione di un polo energetico, con il conseguente
smantellamento dei serbatoi prossimi alla strada.
Osservazioni
formulate dall'associazione "Comitato del quartiere di Fiumesino"
prot. n. 1548 del 08/07/2003
L'arretramento
della ferrovia provoca i seguenti effetti negativi per l'abitato:
-
Non elimina il
rischio della raffineria;
-
Determina un
altro rischio prodotto dalla ferrovia stessa, come evidenziato
dagli studi ENEA;
-
Determina un
accerchiamento dell'abitato e un suo isolamento;
-
Contrasta con
gli investimenti avviati per la ristrutturazione del quartiere;
-
Non è più
possibile la realizzazione del ponte pedonale-ciclabile tra
Fiumesino e la Rocca;
-
Impedisce il
processo di valorizzazione ambientale della zona avviata con la
creazione del parco fluviale dell'Esino e l'orto botanico;
-
Separa
l'abitato di Fiumesino dal resto del territorio e dalla Chiesa
di S. Lorenzo;
-
Le fasi di
cantiere creerebbero situazioni di inquinamento ambientale
ancora più critiche delle attuali;
-
Cancellazione
dell'abitato di Fiumesino senza una soluzione alternativa degli
abitanti.
L'associazione
propone l'isolamento dell'attuale tracciato ferroviario
realizzando una barriera (come nell'osservazione precedente).
Osservazioni del
Comune di Falconara M.ma prot. n.1554 del 08/07/2003
-
L'arretramento
del tracciato ferroviario appena a sud dello stabilimento ex
Montedison non valorizza l'area come previsto dal PRG. Si
propone l'arretramento del tracciato a Nord dello stabilimento
ex Montedison;
-
Il tracciato
attraversa l'esistente orto botanico nei pressi del fiume
compromettendo il realizzato. Si chiede di trovare un tracciato
che consenta il mantenimento di tale area;
-
Prevedere nel
tratto che attraversa a monte il quartiere di Fiumesino delle
barriere fonoassorbenti;
-
Attraversare
Via del Conventino non con la soluzione progettuaie di sopravia
con luce ristretta, ma con un viadotto che permetta di vedere la
Chiesa di S. Lorenzo (creare una "porta" verso il monumento);
-
Dotare tutta la
linea di barriere antirumore;
-
Privilegiare le
opere in viadotto secondo standard qualitativi di alto livello;
-
Consentire la
massima permeabilità dal suolo attraverso numerosi
attraversamenti;
-
Inserire un
cronoprogramma con i tempi di attuazione e di smantellamento
degli scali e dei binari attuali.
Aspetti positivi
messi in luce dal Comune: notevoli vantaggi per l'eliminazione
degli scali ferroviari che giustificano anche la demolizione di
alcune palazzine, dell'ex caserma e di alcuni edifici anche
residenziali del quartiere Villanova, per i quali andranno
previste a carico di RFI le necessarie soluzioni di compensazione
economica.
Osservazioni del
Signor Gianfranco Lanari prot. n. 1555 del 08/07/2003
Impatto visivo e
acustico del nuovo viadotto da realizzare nei pressi della sua
abitazione di Via Molino 2.
L'inserimento di
un nuovo ponte sul Fiume Esino, se non supportato da adeguati
rinforzi agli argini e periodiche pulizie dell'alveo in occasione
delle piene causerebbe allagamenti alla sua abitazione.
Osservazioni
pervenute per conoscenza da parte del Difensore Civico prot. n.1800
del 24107/2003
Nella nota
inviata alle RFI di Ancona si chiede di riferire in merito alle
osservazioni del Comitato dei Cittadini residenti a Villanova
(pervenute al Ns. prot. n.1,545 del 08/07/2003).
Osservazioni del
Comune di Falconara Marittima prot. n.1947 del 05/08/2003
Le osservazioni
presentate e approvate con D.C.C. n. 53 del 28/07/2003 ricalcano
quelle già inviate con nota prot. n. 1554 del 08/07/2003,
integrate con due tavole progettuali riguardanti la proposta
alternativa al tracciato RFI, elaborata dal Comune stesso. La
proposta alternativa prevede lo spostamento del tracciato con un
suo arretramento rispetto dal mare, in tal modo si otterrebbe
anche di tagliare il Fiume Esino ortogonalmente all'asse e si
eviterebbe di intercettare il fosso della Liscia, prevedendo un
tratto rettilineo in viadotto da realizzare con una soluzione
architettonica di grande qualità (impalcati sospesi, arcate di
grande luce). Con questa soluzione verrebbe anche liberato parte
del Parco Fluviale consentendo il mantenimento dello stesso, per
il quale il Comune di Falconara M.ma ha già investito per la sua
riqualificazione.
Osservazioni del
Ministero dei Beni Archeologici delle Marche prot. n.1988 del
11/08/2003
Si richiede di
effettuare uno studio di superficie, da parte di Ditte
specializzate in tale genere di ricerche, al fine di individuare
presenze archeologiche nell'area interessata dal tracciato
definitivo e congrue fasce limitrofe.
Osservazioni del
Comune di Montemarciano prot. n. 2017 del 14/08/2003
Con D.C.C. n. 90
del 31/07/2003 è stato inviato il seguente parere:
-
L'inserimento
dei binari di precedenza a corredo della stazione di
Montemarciano vanno a interferire con Via dei Gabbiani ed una
zona urbana a sud di tale via, per la quale si sta predisponendo
un Piano di Recupero. Pertanto si ritiene poco percorribile la
possibilità di ripristinare il sistema viario fermo restando la
localizzazione del fascio di binari come da progetto. Si
suggerisce lo spostamento di tali binari di circa 100 metri più
a nord per liberare completamente via dei Gabbiani da tale
vincolo.
-
Si sottolinea
che anche in questo caso dovranno essere previsti degli
spostamenti, ma meno invasivi nel tessuto urbano rispetto alle
problematiche sopra evidenziate.
-
II fabbricato a
ridosso della stazione ferroviaria non appare destinato ai
viaggiatori, pertanto si richiede di prevedere un locale a
servizio dei viaggiatori per l'attesa e per la localizzazione di
eventuali servizi.
-
Si ravvede
inoltre la necessità di prevedere un sottopasso pedonale sulla
SS 16 che colleghi l'abitato a monte con l'area della stazione.
-
Considerato
l'aumento del traffico dei treni lungo la linea Adriatica con
l'innesto della linea OrteFalconara e il conseguente
peggioramento della sostenibilità ambientale dei residenti di
Marina di Montemarciano, si richiede quale misura compensativa
alle RFI l'interramento dell'elettrodotto FS 132 kV
Riccione-Rocca Priora nel tratto compreso tra i pali n. 288 e n.
292 siti nel comune di Montemarciano, in quanto l'area risulta
densamente popolata.
-
Si chiede
altresì di meglio valutare la necessità di installare barriere
antirumore nei tratti più a ridosso delle abitazioni in
prossimità della nuova stazione.
Osservazioni del
Comune di Monte San Vito prot. n. 2025 del 18/08/2003
-
Dato atto che
l'ampliamento della sede ferroviaria comporta un avvicinamento
della stessa agli edifici esistenti presenti lungo via Le Parti,
si ritiene indispensabile prevedere delle barriere antirumore,
al fine di limitare l'inquinamento acustico dovuto
all'incremento di traffico ferroviario che dovranno sopportare
gli abitanti residenti;
-
L' allargamento
del ponte al Km 275+557 e l'avvicinamento della sede ferroviaria
agli edifici esistenti determinerà un deprezzamento degli stessi
e pertanto si ritiene necessario l'allargamento della sede
stradale di via Le Parti di 2 m per una lunghezza di 750 m circa
in previsione dell'aumento del traffico veicolare;
-
II
potenziamento della rete ferroviaria e del conseguente traffico
veicolare e commerciale comporterà un incremento
dell'inquinamento acustico anche nella fraz. Le Cozze posta
nelle vicinanze con una diminuzione della qualità di vita dei
residenti. Pertanto al fine di mitigare tale impatto si richiede
l'interramento dell'elettrodotto di proprietà delle RFI
limitatamente nel tratto che attraversa la fraz. Le Cozze (400
m).
Osservazioni del
Comune di Chiaravalle prot. n. 2095 del 25/08/2003
L'Amministrazione
Comunale è interessata dal progetto sotto due aspetti:
-
L'utilizzo per
fini pubblici delle aree ed opere che verranno dimesse e che
rappresentano comunque un valore economico non di poco conto,
come il piazzale merci e il ponte sul Fiume Esino, che possono
essere utilizzati per la localizzazione di importanti nuove
opere, quali ad esempio un nuovo attraversamento del Fiume Esino
e il Capolinea dei trasporti extraurbani con annesso parcheggio
scambiatore;
-
La salvaguardia
della capacità di utilizzo per il trasporto persone dell'attuale
stazione sia in funzione del normale transito ferroviario per
passeggeri, ma soprattutto anche in vista della realizzazione
della metropolitana di superficie.
Osservazioni del
Ministero per i Beni e le attività culturali prot. n. 2093 del
25/08/2003
Ai fini della
formulazione del parere e delle valutazioni di competenza si
chiede:
-
Una relazione
specifica riguardante la comparazione delle opere progettate con
il PIT e PTC;
-
Un ulteriore
approfondimento di soluzioni di tracciato realmente alternative
in quanto le tre analizzate risultano per molti tratti
coincidenti; lo studio alternativo dovrà escludere la
demolizione degli edifici lungo la via nazionale costruiti negli
anni venti del secolo scorso e ridurre dimensionalmente i tratti
in viadotto in particolare quello necessario all'attraversamento
dell'alveo del Fiume Esino;
-
Una risposta
tecnica, definita a livello progettuale sulle osservazioni
presentate dal Comune di Falconara M:r a, in relazione alle
interferenze determinate dalla linea ferroviaria con l'orto
botanico e l'attraversamento di Via del Conventino;
-
Fotosimulazioni
delle nuove strutture in elevato in relazione ai campi visivi
della Rocca Priora e della chiesa di San Lorenzo;
-
Una relazione
comparativa delle opere progettate con gli studi commissionati
dalla Regione Marche all'ENEA per la determinazione e
valutazione dei rischi derivanti dalla presenza della raffineria
API nelle immediate vicinanze del opera progettata; descrizione,
nell'eventualità di uno scenario di emergenza delle criticità
che si determinerebbero circa la fruibilità e l'efficienza
dell'opera ferroviaria di progetto;
-
Uno studio
preliminare sulla riqualificazione degli scali ferroviari
dismessi, in relazione alla riqualificazione ed allo sviluppo
del quartiere Fiumesino;
-
Descrizione
delle opere di compensazione previste;
-
Esecuzione di
una ricognizione archeologica di superficie preventiva,
effettuata da Ditte specializzate, da realizzarsi nell'area
interessata dal tracciato definitivo e congrue fasce limitrofe,
con particolare attenzione alle aree già note archeologicamente
o maggiormente indiziate per il convergere di dati desunti da
ritrovamenti o cartografia storica.
Controdeduzioni
delle RFI alle osservazioni pervenute prot. n. 2057 del 20.08.2003
Controdeduzioni
all'osservazione avanzata dai Signori Bonvini Edoardo e Liuti
Giuseppe (prot. n. 1521 del 07/07/2003)
-
Le osservazioni
sull'impatto visivo del nuovo tracciato è anche l'oggetto del
parere da esprimere dal Servizio VIA;
-
Le osservazioni
sugli indennizzi riguardano problematiche che saranno risolte
nelle ulteriori fasi, sia di progettazione che di realizzazione,
con l'applicazione delle normative di legge sugli espropri.
Controdeduzioni
delle RFI alle osservazioni avanzate da:
-
"Cittadini
residenti a Villanova - Falconara" (prot. n.1526 del 07/07/2003)
-
"Comitato dei
cittadini residenti a Villanova - Falconara" (prot. n. 1545 del
08/07/2003)
-
"Comitato dei
cittadini residenti a Villanova - Falconara" - "Comitato
cittadino 25 agosto" - Associazione "Comitato del quartiere di
Fiumesino" (prot. n. 1546 del 08/07/2003)
-
"Comitato
cittadino 25 agosto" (prot. n. 1547 del 08/07/2003)
-
"Comitato del
quartiere di Fiumesino" (prot. n.1548 del 08/07/2003)
-
il progetto è
necessario per completare il raddoppio della linea
Orte-Falconara M.ma;
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la
delocalizzazione degli scali merci e la realizzazione del
"by-pass" di Falconara M.ma nasce da una richiesta formale del
Presidente della Regione e hanno lo scopo di minimizzare gli
impatti dell'attraversamento dell'Api e della realizzazione
del "by-pass";
-
le
caratteristiche geometriche del "by-pass" sono studiate per
non peggiorare lo standard dell'attuale linea Ancona-Bologna;
-
iI passante
del Conero è un ipotesi comunque compatibile con il presente
progetto;
-
maggiore
beneficiario di questa ipotesi progettuale è il quartiere di
Villanova.
Controdeduzioni
delle RFI alle osservazioni avanzate dal Comune di Falconara M.ma
(prot. n. 1554 del 08/0/12003)
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Le alternative
proposte a livello planimetrico coincidono con le soluzioni B e
C già prese in considerazione e scartate, d'accordo con lo
stesso Comune, ed i motivi di esclusione sono riportati nello
S.I.A.
-
La variante
proposta a livello altimetrico, con suggerimento anche di
adottare luci di 50 m per le campate del viadotto, non tiene
conto delle seguenti considerazioni:
-
Lo spessore
dell'impalcato, nel caso di luci ipotizzate di 25 m circa,
maggiorate della sovrastruttura ferroviaria, comporta
un'altezza complessiva di 2,8 m;
-
La suddetta
altezza complessiva, per luci di 43 m ipotizzate per
l'attraversamento del Fiume Esino, è valutata in circa 4 m con
cambiamento di tipologia costruttiva da c.a.p. a struttura
mista acciaio-calcestruzzo;
-
Per luci
superiori, vedi richiesta di luci di 50 m, piuttosto che
prevedere un aumento di spessore, sarebbe necessario
ipotizzare impalcati in acciaio a via inferiore di altezza di
6 m.
-
Le suddette
considerazioni non permettono di realizzare il soprappassaggio
della SS 16 alla quota assoluta di 11,00 m prevista nel
"progetto" del Comune;
-
Sul lato sud si
è vincolati dall'incompatibilità dei raccordi verticali con la
presenza dei deviatoi ed i raccordi planimetrici.
Controdeduzioni
delle RFI alle osservazioni avanzate dal Signor Gianfranco Lanari
prot. n. 1555 del 08/07/2003
L'eventuale
costruzione del nuovo ponte sul fiume Esino non comporterà
sicuramente un peggioramento dello stato di precarietà delle
proprietà di cui trattasi, già in zona ad alto rischio idraulico.
L'eventuale demolizione dell'attuale ponte ferroviario potrà
portare ad un miglioramento complessivo del deflusso dell'acqua.
Controdeduzioni
delle RFI alle osservazioni avanzate dal Comune di Montemarciano (prot.
n. 2017 del 14/08/2003)
Le richieste di
modifica avanzate potranno essere utilmente affrontate nella fase
di progettazione definitiva che, d'altra parte, dovrà essere
sottoposta a conferenza dei servizi.
Controdeduzioni
delle RFI alle osservazioni avanzate dal Comune di Monte San Vito
(prot. n. 2025 del 18/08/2003)
Le osservazioni
attengono essenzialmente alla realizzazione di barriere antirumore
che saranno realizzate così come prescritto anche da norme
legislative.
In sintesi le
Osservazioni sopra indicate sono state sufficientemente
controdedotte e non si propone alcun approfondimento del caso.
Note sintetiche
sui contenuti progettuali
Gli elaborati
progettuali così come presentati dallo stesso proponente sono del
livello di progetto preliminare.
L'intervento
consiste nella realizzazione di una variante della linea
ferroviaria Bologna-Ancona tra la stazione di Montemarciano e la
stazione di Falconara Marittima e la realizzazione di una bretella
di collegamento con la linea Orte-Falconara, contestualmente è'
previsto lo smantellamento e abbandono dell'attuale scalo merci
della stazione di Falconara che verrà sostituito da un nuovo scalo
di smistamento previsto in adiacenza dell'interporto di Jesi.
Il tracciato
proposto ha una lunghezza di circa 4,4 Km tra le due stazioni
interessate e di circa 1,7 Km la bretella di collegamento composta
da un binario con possibilità di essere in seguito raddoppiata.
II tracciato
prevede uno sviluppo in massima parte in viadotto ed è stato
progettato con parametri geometrici compatibili con l'attuale
linea ferroviaria Adriatica.
SIA
Lo Studio di
Impatto Ambientale (SIA) è stato presentato differenziato tra
l'opera "Nuovo smistamento - Interporto di Jesi„ e le altre opere
sopra descritte.
·
Nuovo smistamento.
L'interporto di
Jesi è stato già oggetto di VIA da parte Ministeriale ed è stato
congedato con Decreto n. 3557 del 04/02/99. A chiarimento se il
progetto proposto è ricompresso nella valutazione e conseguente
decretazione ministeriale il Servizio Regionale VIA ha inoltrato
al proponente la nota n. 1574 del 09/07/2003. La RFI, società
mandante, ha risposto in data 29/07/2003 ed ha chiarito
informalmente che il progetto qui proposto non è ricompreso nel
citato decreto e quindi deve essere valutato.
·
Variante Falconara
II SIA studia,
come da DPR in materia ambientale, tre soluzioni alternative alla
variante di tracciato. In verità le alternative sono solo
tracciati planimetrici e viene valutato solamente il tracciato
proposto senza quindi comparare gli effetti di una soluzione
rispetto all'altra. Inoltre non è stata valutata l'ipotesi di
opzione di tracciato altimetrico con interramento. Sulla richiesta
di valutazione di ipotesi di interramento si rimanda alla sintesi
degli incontri con il proponente.
Valutazione del
progetto della Regione Marche
AI fine di
comporre in sintesi i pareri dei Servizi Regionali competenti a
diverso titolo riguardo la valutazione del progetto si sono
acquisiti i seguenti pareri.
-
Servizio
Trasporti:
con nota prot. n. 2076 del 21/08/2003 è stato inoltrato a questo
Servizio il parere di competenza. In sintesi esprime parere
favorevole al progetto ferroviario come presentato da R.F.I.
s.p.a., anche in relazione agli strumenti di pianificazione
territoriale e settoriale della Regione, PIT e Piano Trasporti.
-
Autorità
Ambientale:
con nota prot. n. 2082 del 22.08.2003 è stato inoltrato a questo
Servizio il parere di competenza. In sintesi:
-
In tale
parere viene esposta la coerenza del progetto in esame con il
Piano di Risanamento dell'Area ad Elevato Rischio di Crisi
Ambientale e con tutti gli indirizzi specifici della
pianificazione e programmazione Regionale senza per altro
entrare in nel merito delle concrete scelte progettuali
individuate e delle eventuali proposte migliorative.
-
In
particolare le opere previste appaiono risolutive di buona
parte delle problematiche attuali e in grado di avviare un
processo di ottimizzazione della complessiva ristrutturazione
ferroviaria dell'area. In particolare la prospettiva della
completa realizzazione dell'interporto di Jesi integrata alla
nuova stazione merci di smistamento dovrebbe introdurre una
trasformazione strutturale nelle attività di trasporto merci
razionalizzando la domanda e le modalità di mobilità
commerciale dell'area con la positiva conseguenza di una sua
riduzione assoluta con conseguente contestuale riduzione dei
consistenti impatti soprattutto ambientali da essa
determinati. Questo aspetto strutturale andrebbe sottoposto ad
attento e permanente monitoraggio anche sulla base dei dati
che scaturiranno dal preliminare del Piano di Risanamento
dell'Area ERCA.
-
Si richiede
al soggetto Proponente una successiva disponibilità in sede di
progetto definitivo o esecutivo all'attivazione di eventuali
ulteriori interventi di mitigazione, compensazione o parziali
modifiche la cui opportunità emergesse dal definitivo Piano di
risanamento dell'Area ERCA.
-
Si chiede la
verifica, in sede di progetto definitivo, dell'interesse
dell'Api raffineria, alla realizzazione di un nuovo raccordo
ferroviario di raccordo con la linea ferroviaria, con lo scopo
di privilegiare il trasporto su ferro della maggiore quantità
possibile di merci pericolose.
A conclusione del
contributo prodotto ed esulando da una valutazione di dettaglio
dell'ipotesi progettuale presentata si esprimono le seguenti
indicazioni schematiche ritenute utili nel quadro generale
dell'inserimento dell'opera nel contesto territoriale:
-
Dovranno essere
privilegiate le opere in viadotto secondo standard qualitativi
di alto livello nonché la massima permeabilità dei tratti a
livello e in rilevato;
-
In
corrispondenza del Fiume Esino andrà privilegiata un opera da
realizzare con soluzione architettonica di grande qualità
(impalcati sospesi o appoggiati su arcate di grande luce);
-
Garantire la
massima distanza dal castello di Rocca Priora e dal nucleo
urbano di Fiumesino;
-
L'attraversamento del parco Fluviale dell'Esino deve essere
adeguatamente compensato da interventi ulteriori su aree
contigue;
-
In fase di
progettazione definitiva ed esecutiva dovranno essere
dettagliatamente previsti, con adeguato cronoprogramma, i tempi
e le modalità di attuazione dei lavori di completo
smantellamento degli scali e dei binari attuali;
-
La
progettazione definitiva dovrà definire il futuro dell'attuale
ponte ferroviario sul fiume Esino.
-
Servizio Tutela
Ambientale:
Nel DDS n. 9/TAM del 12.08.2003 è indicato che nel periodo tra il
18 ed il 29 agosto 2003, Dirigente del Servizio Tutela Ambientale
è sostituito dal Dirigente del Servizio Progettazione OO.PP.
Pertanto il parere dovuto in questo caso sarà assorbito dal parere
del Servizio Progettazione OO.PP.
-
Parere
dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Regionale -
ARPAM: con nota prot. n. 2094 del 25/08/2003 è stato
inoltrato a questo Servizio il parere di competenza. In sintesi si
riportano i singoli pareri dei vari servizi:
-
Parere del Servizio Radiazione - Rumore:
-
si
ritiene necessario una valutazione dello stato attuale (ante-operam)
delle vibrazioni esistenti da effettuarsi secondo le modalità
riportate nelle norme UNI 9614, da poter poi confrontare con i
livelli ottenuti dal monitoraggio post-operam, per valutare la
necessità di eventuali opere di mitigazione;
-
durante la fase di cantiere andrà contenuto l'inquinamento
acustico prodotto;
-
come richiesto con apposite prescrizioni formulate dal Ministero
dell'Ambiente e dalla Sopraintendenza per i beni ambientali e
architettonici per le Marche, per il precedente progetto
dell'interporto di Jesi, anche per questo progetto si chiede di
provvede alla caratterizzazione acustica ante operam al
fine misurare il livello sonoro residuo e di provvedere alla
realizzazione di un sistema di monitoraggio per quantificare le
variazioni sia in fase di cantiere che post operam;
-
si
chiede inoltre di prevedere valutazioni revisionali della
situazione acustica e delle vibrazioni che verranno prodotti in
corrispondenza dei recettori maggiormente esposti e l'eventuale
previsione di opere di mitigazione nel caso in cui si prevede il
superamento dei valori limite;
-
necessità di un monitoraggio periodico o continuo del rumore
post operam;
-
per
quanto riguarda i campi elettromagnetici , il sistema di trazione
elettrica della linea ferroviaria non costituisce fonte di
inquinamento, essendo caratterizzato da una tensione di 3Kv in
corrente continua.
-
Parere del Servizio Impiantistica Regionale:
-
Si
sottolinea che, con questo progetto, viene definitivamente
cancellato il collegamento esistente della società API con la rete
ferroviaria, escludendo la possibilità futura di favorire il
trasporto su rotaia del GPL.
-
Dare priorità nella realizzazione dello smistamento dei carri
ferroviari che trasportano il GPL per la società GOLDENGAS al fine
di liberare nel più breve tempo possibile lo scalo di Villanova a
Falconara M.ma.
-
Parere del Servizio Rifiuti/Suolo:
-
Parere favorevole rilevando che comunque tutti i rifiuti dovranno
essere gestiti secondo la normativa vigente. Particolare cura
andrà posta per gli eventuali rifiuti classificabili come
pericolosi che andranno stoccati su basamenti impermeabili e
protetti da fenomeni di dilavamento.
-
Per
i materiali provenienti da scavi e riutilizzabili per rilevati
andrà verificato che non i siano inquinanti superiori ai limiti
previsti dal D.M. 471199 e non dovranno provenire da siti
inquinati da bonificare.
-
Parere del Servizio Aria:
-
Parere favorevole con prescrizioni: nelle fasi di cantiere
andranno attuate misure tali da ridurre le emissioni di polveri
prodotte dalla movimentazione e stoccaggio utilizzando le migliori
tecnologie disponibili.
-
Tutte le aree di cantiere andranno delimitate con recinzioni atte
a contenere le polveri
-
Irrorare tutte le possibili zone in cui si possano depositare
polveri in modo da non dar luogo ad emissioni diffuse
-
Depositare cumuli di terra lontani dalle abitazioni;
-
Pulire i tutti i mezzi di trasporto provenienti dai cantieri al
fine di rimuovere le incrostazioni di polveri.
-
Parere del Servizio Acqua:
-
Evitare qualsiasi interferenza con le acque superficiali del fiume
Esino;
-
Andrà richiesta l'autorizzazione allo scarico delle acque reflue
ai sensi del D.Lgs n. i 52/99;
-
Nell'area interessata dal By-pass si Falconara M.ma (presenza di
pozzi di captazione di Gorgovivo) andrà evitato in qualunque modo
di inquinare le acque di falda sotterranea a causa del possibile
dilavamento ed infiltrazione dei materiali utilizzati nella
realizzazione dell'opera prevedendo l'impermeabilizzazione
dell'area di cantiere. Stessa accortezza andrà posta anche nella
zona dell'interporto di Jesi, pur non essendo presenti nel sito
fonti pubbliche;
-
Installazione di piezometri per il monitoraggio delle acque
sotterranee sia in corso d'opera che post operam per verificare le
possibili interferenze con l'acquifero sottostante;
-
Autorità di
Bacino
con nota prot. n. 2083 del 25.08.2003 è stato inoltrato a questo
Servizio il parere di competenza. Alla luce della normativa (Piano
Straordinario delle Aree a rischio idrogeologico molto elevato,
Piano per l'Assetto Idrogeologico e le misure di salvaguardia
approvate con DGR . 873 del 17.06.03), l'intervento rientra tra
quelli consentiti all'interno delle aree perimentrate a condizione
che il soggetto attuatone presenti uno studio in cui siano
valutate eventuali soluzioni alternative (compreso un baypass
sotterraneo), la sostenibilità economica e la compatibilità con la
pericolosità delle aree.
In riferimento singoli impatti così come indicati nel SIA:
Impatto Idro 1
l'impatto comporta una riduzione, dovuta all'attraversamento a
raso, della sezione utile di deflusso di un fosso arginato; poiché
l'intervento di mitigazione proposto non appare adeguato in quanto
agente sugli effetti e non già sulle cause indicate nello stesso
SIA, si ritiene necessario mitigare l'impatto mediante
allargamento della sezione d'alveo per un tratto significativo,
compreso tra monte e valle dell'attraversamento, da definire sulla
base di uno studio idraulico, idrologico e geomorfologico del
corso d'acqua;
Impatto Idro 2:
nella valutazione d'impatto non è stato preso in considerazione
l'effetto potenziale della riduzione della sezione di deflusso
delle acque per l'accumulo di vegetazione morta a monte delle pile
stesse; pertanto non si condivide la stima dell'impatto con
livello "basso" Si ritiene che tale effetto debba essere valutato
ed eventualmente mitigato utilizzando una tecnologia costruttiva
della struttura dell'impalcato tale da minimizzare il numero delle
pile da collocare in alveo evitando il posizionamento in
prossimità delle sponde interne.
Impatto Idro 3 e
4
dovrà essere valutata una soluzione alternativa alla proposta di
sistemazione dei fossi minori in destra idrografica del fiume, in
quanto l'intervento di mitigazione proposto ne modifica
profondamente l'assetto originario e la naturalità.
Non ci sono prescrizione per l'area interessata dal progetto
dell'Interporto di Jesi.
-
Servizio
Urbanistica e LL.PP:
rilasciato in sede di conferenza di servizi del 25.08.2003.
-
Servizio Aree
Protette e Ciclo Rifiuti:
con nota prot. n. 2051 del 22.08.2003 è stato inoltrato a questo
Servizio il parere di competenza.
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Ciclo Rifiuti: Mancano indicazioni dei luoghi di smaltimento del
materiale eventualmente non recuperabile. Non sono indicate le
provenienze dei materiali di nuovo approvvigionamento se da
impianto di recupero o proveniente da attività estrattiva,
tenuto conto di quanto previsto dalla normativa regionale. Si
rileva che l'intervento di dismissione dell'attuale tratta di
linea non è oggetto dello studio di cantierizzazione presentato.
A tal proposito si dovrà tenere conto che:
-
la
normativa di riferimento va aggiornata con il D.Lgs n. 36 del
13.01.2003 entrato in vigore il 27.03.2003 con le relative
indicazioni riguardo le operazioni di trattamento e cernita. Va
inoltre verificata attraverso opportune analisi, la pericolosità
del materiale che si intende realizzare, ai sensi del D.Lgs.
471/99.
-
qualora non fosse possibile escludere tali materiali dalla
normativa dei rifiuti, dovrà essere scelta la possibilità del
recupero e solo in ultima ratio lo smaltimento in discarica.
Questa ultima indicazione vale anche per l'intervento del Nuovo
Smistamento di Jesi, tenuto conto che la realizzazione
dell'intervento comporterà delle demolizioni.
Si richiede che in fase di stesura di del progetto esecutivo
e comunque prima dell'inizio dei lavori, siano trasmessi al
Servizio Aree Protette della Regione Marche e alla Provincia di
Ancona -Settore Ecologia specifici rapporti riguardanti:
-
la stima dei materiali di approvvigionamento con l'indicazione di
quello direttamente riutilizzabile, di quello proveniente dagli
impianti di recupero inerti e del materiale vergini;
-
la stima dei rifiuti prodotti in sede di dismissione e
smantellamento di tratte e di opere con indicazione della
classificazione e del destino (recupero e discariche).
-
Aree Protette La foce dell'Esino è stata individuata come area per il
"Parco FluviaIE dell'Esino" come parco urbano ottenendo
finanziamenti anche nell'ambito del Programma Recite lI della
Comunità Europea.
Per quanto riguarda gli aspetti biologici non è stato
presentato uno studio di dettaglio dei fossi che dovrebbero essere
eliminati, soprattutto non è stato indicato se esistono molluschi
bivalvi nei fanghi del fondo così come sono presenti nel vallato
che costeggia la ex statale 76. Non è stata verificata la presenza
delle due specie vegetali rare per le Marche: Iris peudacorus e
Helianthus rigidus.
Tali specie sono state anche riportate nello studio
naturalistico del preliminare del Piano di Risanamento AERCA e in
tale studio si ritiene necessario tutelare gli ambiti nei quali si
sono preservate.
Si ritiene
pertanto necessario al momento della stesura del progetto
esecutivo e comunque prima dell'inizio dei lavori che siano
trasmessi al Servizio Aree Protette della regione Marche i
rapporti riguardanti:
-
lo stato di fatto dei corsi d'acqua con cui il progetto
interferisce e l'eventuale presenza delle specie sopra richiamate;
-
il dettaglio delle componenti floristiche, vegetazionali e
faunistiche lungo il reale percorso della nuova linea ferroviaria
ed un intorno significativo di almeno 1000 metri;
-
le specie arboree e arbustive che si intendono utilizzare nelle
opere di mitigazione e di ricomposizione con esclusione quindi di
specie arboree ed arbustive esotiche.
Per quanto riguarda l'interporto di Jesi - Nuovo Smistamento
si prescrive che:
-
ogni qualvolta i lavori interessano e intercettano la vegetazione
ripariate si dovrà evitare il danneggiamento della stessa e
qualora non sia possibile, per motivate esigenze tecniche,
prevedere opere di mitigazione;
-
nel caso di interferenze dei lavori con elementi arborei isolati o
filari si dovrà procedere alla loro salvaguardia in quanto
rientranti nella categoria "elementi diffusi del paesaggio
agrario" e come tali tutelati dal PPAR.
ESITO
DELL'ISTRUTTORIA
Da quanto
espresso dai soggetti che hanno partecipato alla C.d.S., non
emergono motivi ostativi alla realizzazione dell'opera salvo
l'adempimento delle prescrizioni e degli approfondimenti sopra
espressi.
Peri motivi sopra
esposti, si propone di approvare quanto contenuto nel dispositivo.
IL DIRIGENTE DEL
SERVIZIO
(dott. ing.
Vincenzo Marzialetti) |