Regione Marche - conferenza dei servizi

 

 

 

VERBALE CONFERENZA DI SERVIZI

 Lunedì 25 agosto 2003 ore 11,00

Regione Marche - Sala riunioni - piano terra

Via Palestro, 19 – Ancona

D.Lgs. n. 190/2002 art. 18. Procedura di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) - L. n. 349/86 art. 6 - D.P.C.M. n. 377/88.

Progetto preliminare nodo di Falconara e collegamento Orte - Falconara con linea adriatica. Richiedente R.F.I. Direzione Comp.Ie Infrastrutture Ancona. Responsabile del procedimento: Doti. Ing. Vincenzo Marzialetti.

I lavori della conferenza si aprono alle ore 11,15 con la verifica dei presenti, raccolta delle deleghe.

Presenti:

Marzialetti Vincenzo             Serv. Proget. OO.PP. - VIA - Attiv. Estrattive Regione Marche

Cremonesi Velia                  Serv. Proget. OO.PP. - VIA - Attiv. Estrattive Regione Marche

Casale Antonio                    R.F.I. Direz. Comp.le Infrastrutture Ancona

Durpetti Furio                       Comune di Falconara

Rogano Alberto                    Consulente Comune di Falconara

Api Fausto                          Comune di Falconara

Picciafuoco Riccardo            Comune di Falconara

Montali Daniela                    Comune di Chiaravalle

Favi Davide                          Comune di Chiaravalle

Secchi Lino                         Comune di Monte San Vito

Cingolani Gerardo                Comune di Marina di Montemarciano

Bordoni Giuseppe                Comune di Marina di Montemarciano

Belogi M. Cristina                Comune di Marina di Montemarciano

Bolli Luciano                        Comune di Marina di Montemarciano

Bellecchi Fabiano                Comune di Jesi

Romagnoli Giovanni              Comune di Jesi

Renzi Roberto                      Provincia di Ancona

Sandroni Paolo                    Provincia di Ancona

Novelli Rodolfo                     Servizio LL.PP. e Urbanistica Regione Marche

Pantaloni Romualdo             Servizio LL.PP. e Urbanistica Regione Marche

Pasquini Paolo                    Servizio Trasporti Regione Marche

Minetti Antonio                    Autorità Ambientale Regione Marche

Cioni Isarema                      Servizio Aree Protette e Ciclo dei Rifiuti Regione Marche

Salvati Pierluigi                    Soprint. Beni Architettonici e il Paesaggio Marche

Quiri Paolo                          Soprint. Beni Archeologici Marche

Mirti Lombardi                      Arpam - Servizio Radiazioni/Rumore - Dipartimento di Ancona

Barletti Stefania                   Arpam -Servizio Radiazioni/Rumore - Dip.to di Ancona

Palmiotto Michele                Arpam - Dipartimento di Ancona

 

Verbale estratto dalla registrazione effettuata in conferenza.

Marzialetti informa i presenti che assume la responsabilità del procedimento in quanto I'Arch. Silvia Sternini, a suo tempo designata, per impedimenti personali, non ha seguito tutto il procedimento.

Ai partecipanti è consegnata copia della sintesi delle osservazioni pervenute e delle controdeduzioni del soggetto proponente.

L'ing. Casale, in qualità di soggetto proponente, abbandona la conferenza alle ore 11,25 perché contrario alla registrazione della stessa.

Marzialetti Vincenzo - Serz. Proget. OO.PP. - VIA - Attiv. Estrattive Regione Marche: spiega che trattasi del parere che la Regione deve rendere, nell'ambito del procedimento di VIA ai sensi del D. Lgs. 190/2002, sentiti tutti gli enti interessati al fine di comporre un parere regionale.
Illustra brevemente il progetto spiegando che trattasi di studio che propone tre tracciati planimetrici attraverso i quali, per dichiarazione della stessa R.F.I., ci si propone di risolvere il problema dell'aumento del traffico di tutta la linea ferroviaria. II progetto tratta anche della dismissione del vecchio smistamento e della creazione di un nuovo smistamento nelle adiacenze dell'interporto di Jesi, in fase di costruzione. Si rileva una carenza di studio, in merito alla valutazione d'impatto ambientale, che il progetto provoca nell'area dell'interporto di Jesi. Ritiene pertanto necessaria, considerati i chiarimenti avuti con il proponente, una nuova valutazione; pertanto è suo parere personale che la VIA debba considerare gli effetti cumulativi tra la condizione precedente alla costruzione dell'interporto e gli effetti cumulati dopo la costruzione dell'interporto.

II progetto non indica gli effetti positivi sull'ambiente riguardo la localizzazione del nuovo tracciato, non indica come debba essere dismesso il vecchio tracciato, l'area abbandonata e il ponte sul fiume Esino, con conseguente incertezza in merito all'impatto ambientale.
Per quanto riguarda l'attraversamento del fiume Esino, è stato evidenziato un aspetto di schermatura con chiusura dell' area che delimita il nuovo tracciato con relativo impatto per i residenti della zona.

 

Api Fausto - Comune di Falconara - riferisce che il Consiglio Comunale ha deliberato delle osservazioni in merito al progetto e il P.R.G., approvato recentemente, definisce in maniera chiara le destinazioni di quelle stesse aree dismesse proprio in seguito allo spostamento delle infrastrutture ferroviarie. Spiega che il progetto del nodo di Falconara è frutto di anni di confronto con il proponente e la Regione Marche; spiega che la presenza di molte infrastrutture condizionavano il territorio pesantemente, quindi era indispensabile pensare ad un assetto complessivamente diverso a partire dalla struttura ferroviaria, con proposta di possibile arretramento della linea ferroviaria adriatica, con richiesta di allontanamento degli attuali scali di smistamento merci contemperando anche l'esigenza della R.F.I. di raccordare le due dorsali, l'adriatica e la romana al fine realizzare un nuovo assetto della città.

 

Montali Daniela - Comune di Chiaravalle - lamenta la difficoltà di esprimere un parere sul progetto complessivo in questa sede, in quanto non è stato possibile prendere visione di tutti gli elaborati progettuali, ma solamente di uno stralcio relativo alla sistemazione attuale e futura della stazione ferroviaria di Chiaravalle.

 

Durpetti Furio - Comune di Falconara - esprime giudizio di massima positivo sul progetto in quanto consente di realizzare una bretella tra la linea adriatica e la linea Orte - Falconara, individua la soluzione progettuale ad ovest dell'aeroporto con innesto in corrispondenza di Montemarciano, realizza una variante al tratto di ferrovia che attraverserà Falconara, unifica il tracciato della variante con quello della bretella introducendo un breve tratto di raccordo tra la variante stessa e la stazione di Falconara, prevede l'abbandono degli attuali binari a nord della stazione e quelli dislocati sul lato a mare del quartiere di Villanova. Chiede delle modifiche al tracciato con piccolo spostamento verso mare (est), soprattutto nel tratto del fiume Esino, in quanto questo consentirebbe di liberare completamente il parco fluviale; chiede inoltre una serie di miglioramenti architettonici ed es. le barriere anti rumore, i viadotti e quanto consenta di mitigare l'impatto ambientale e un crono programma preciso e contestuale per la realizzazione di tutte le opere. Riferisce che a seguito degli incontri con la Soprintendenza e con il Comune di Montemarciano, il quale ha espresso contrarietà al passaggio a nord della Montedison, è stata accettata l'ipotesi voluta della R.F.I. relativa al passaggio a sud della Montedison.

 

Marzialetti Vincenzo - Serv. Proget. OO.PP. – VIA - Att. Estrattive Regione Marche: riferisce che R.F.I. sentita in merito alla realizzazione di viadotti a più ampie luci, afferma che i viadotti ferroviari su luci lunghe non sono realizzabili se non a costo di altezze di impalcato notevoli; ritiene che, se da un lato si limita l'effetto cancello, dall'altro si provocherà un ispessimento dell'impalcato (è rilevante la indeformabilità dell'impalcato).

 

Rogano Alberto - Consulente Comune di Falconara - chiede la realizzazione di luci di 50 m, anziché di 25 m, le quali risultano quasi sul piano dell'ambiente, in merito alla conseguente altezza dell'impalcato è del parere che ciò può essere mitigato con l'utilizzo di tecniche particolari.

 

Belogi M. Cristina - Comune di Marina di Montemarciano - esprime parere positivo con le seguenti osservazioni: il fascio di binari risulta aumentato in seguito alla nuova stazione ferroviaria, questi binari interferiscono in parte con l'abitato (strada urbana a senso unico). Chiede perciò uno spostamento dei tracciati dei binari di attesa verso nord di 100 m, la realizzazione di un edificio per i passeggeri, di un sottopasso pedonale sulla S.S. 16. Per l'aspetto ambientale riferisce che nel territorio comunale esiste un elettrodotto "Riccione - Rocca Priora" che attraversa una zona edificata, chiede che tale elettrodotto venga interrato all'interno dell'abitato. Altra osservazione è relativa all'aumento del traffico merci sulla linea adriatica e quindi chiede massima attenzione per le barriere antirumore. Conferma che il progetto presentato dal Comune di Falconara è stato concordato (passaggio a sud della Montedison).

 

Cingolani Gerardo - Comune di Marina di Montemarciano - chiede che venga favorita la realizzazione della metropolitana di superficie.

 

Belcecchi Fabiano - Comune di Jesi - riferisce di non aver avuto ad oggi nessun confronto con le R.F.I. soprattutto in merito al come e quanto la realizzazione di quest'opera dia completezza all'Interporto e come possano convivere due realtà quali lo scalo merci e I'Interporto. La Giunta Comunale ha espresso preoccupazioni in merito all'aggravio dell'impatto ambientale che può avere quest'opera collocata in una zona considerata ad alto rischio ambientale, abitata e non distante da una area protetta.

 

Pasquini Paolo - Servizio Trasporti Regione Marche - riferisce che è stato redatto uno studio aggiuntivo realizzato dalla società Interporto di Jesi, per verificare gli effetti della localizzazione dell'opera in quella zona, consegnato al Comune. Ritiene che questo progetto ha il vantaggio non solo di incrementare la capacità dell'interporlo, ma anche di ridurre notevolmente il peso ferroviario nelle altre città e favorire la riduzione del trasporto merci su gomma.

 

Belcecchi Fabiano - Comune di Jesi - si riserva di esprimere parere sul progetto dopo gli opportuni approfondimenti.

 

II rappresentante del Comune di Jesi consegna in conferenza il parere della Giunta Municipale nella seduta del 30/07/2003 Ns. prot. n. 2097 del 25/08/2003 con il quale esprime le seguente decisione riportata integralmente: "preso atto della proposta progettuale dando mandato al Sindaco di rappresentare in C.d.S. le preoccupazioni e le perplessità dell'Amministrazione Comunale in merito all'impatto ambientale dell'opera".

 

Montali Daniela - Comune di Chiaravalle - esprime parere favorevole al tracciato con richiesta di particolare attenzione alle aree dismesse di cui ne chiede l'utilizzo prioritariamente pubblico. Inoltre chiede che l'attraversamento del fiume Esino, di cui è previsto lo smantellamento, sia riutilizzato come tracciato stradale, pedonale o quanto altro. Per il futuro di Chiaravalle esprime preoccupazione per il mantenimento della stazione passeggeri.

II rappresentante del Comune di Chiaravalle consegna in conferenza la nota Ns. prot. n. 2095 del 25/08/2003 della quale si riporta integralmente: " … in particolare, tenendo conto della fase progettuale preliminare si individuano i seguenti interventi:

  1. dismissione dello scalo merci posto a sud della Stazione di Chiaravalle;

  2. riduzione del numero attuale dei binari di transito e fermata dagli attuali quattro più due merci all'altezza della stazione (quattro in attraversamento sul ponte del fiume Esino) ai due futuri per tutto il tratto che attraversa il territorio comunale compresa la stazione.

…. a parere dello scrivente Ufficio l'Amministrazione Comunale può essere interessata dal progetto secondo due aspetti:

  1. l'utilizzo per fini pubblici delle aree e opere che verranno dimesse e che rappresentano comunque un valore economico non di poco conto come il piazzale merci e il ponte sul fiume Esino che possono essere utilizzati per la localizzazione di importanti nuove opere quali ad esempio un nuovo attraversamento del fiume Esino e il capolinea dei trasporti extraurbani con annesso parcheggio scambiatore;

  2. la salvaguardia della capacità di utilizzo per il trasporto persone dell'attuale stazione sia in funzione del normale transito ferroviario per passeggeri ma soprattutto anche in vista della realizzazione della metropolitana di superficie".

 

Api Fausto - Comune di Falconara - riferisce che il ponte sulla S.S. 16 è il ponte che collegava Rocca Priora al fiume Esino già esistente in periodo prebellico; il Comune ha presentato un progetto per la riqualificazione del quartiere del fiume Esino (n.d.r. Fiumesino), attraverso la realizzazione di edilizia residenziale e la ricostituzione del ponte pedonale ciclabile tra fiume Esino e Rocca Priora.

 

Minetti Antonio - Autorità Ambientale Regione Marche - riferisce che dal progetto risulta un riutilizzo pedonale e ciclabile del ponte esistente sull'adriatica e ritiene necessario approfondire la proponibilità di due ponti distanti poche centinaia di metri, in quanto ciò interagisce con l'area R4 della foce del fiume Esino e con gli atti ufficiali della Regione che hanno definito il percorso di concessione petrolifera e con il protocollo d'intesa con l'API. Propone quindi che la questione del ponte ferroviario esistente sull'adriatica venga inserita nell'ambito del progetto definitivo al fine di risolvere l'attuale incongruenza di due ponti pedonali e ciclabili così ravvicinati.

 

Secchi Lino - Comune di Monte San Vito - stigmatizza la mancata presenza del soggetto proponente e riferisce delle osservazioni presentate a suo tempo in merito alle barriere antirumore. Inoltre evidenzia il problema dell'avvicinamento del tracciato ad alcuni fabbricati esistenti. Riferisce della richiesta di allargamento della sede stradale avanzata a suo tempo alla R.F.I., in merito alla quale la società proponente non ha data risposto; inoltre in considerazione dell'aumento di rumore causato dal maggiore traffico che interessa la frazione "Cozze" contigua al Comune di Chiaravalle, chiede un' interramento per un tratto di un elettrodotto delle ferrovie che attraversa il centro abitato, per circa 400 m.
Esprime parere favorevole al progetto subordinato all'accettazione delle condizioni espresse nella nota del 14/08/2003 prot. n. 10144 e delle integrazioni presentate in conferenza con nota Ns. prot. n. 2096 del 25/08/2003 della quale si riporta integralmente:"

  • da una ulteriore analisi del progetto inviato sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo stante la difficile lettura degli elaborati) che un edificio di civile abitazione ubicato nelle vicinanze del ponte al km. 275+557, in via Le Parti dovrebbe essere demolito;

  • in nessuna parte del progetto è stato possibile leggere o capire se l'intervento proposto sia l'unico possibile, o esistano soluzioni alternative che permettano il mantenimento dell'edificio stante i comprensibili ed oggettivi problemi che tale soluzione comporta, trattandosi di un edificio di abitazione e non di un accessorio;

  • da sottolineare che un simile "sacrificio" era già stato richiesto durante il raddoppio ferroviario della linea Orte - Falconara e ciò all'epoca è stato argomento di forti tensioni e problematiche".

Per quanto sopra si chiede in proposito un maggior approfondimento della questione con la ricerca di tutte quelle soluzioni compatibili con l'infrastruttura, che permettano il mantenimento dell'immobile.

 

Renzi Roberto - Provincia di Ancona - esprime parere di massima favorevole al progetto che ha tra gli obiettivi primari lo spostamento dello scalo merci, che necessita di un ulteriore coinvolgimento del Comune di Jesi. In particolare esprime osservazione relativamente al mancato riferimento nella relazione del progetto alla realizzazione della metropolitana di superficie.

 

Salvati Pierluigi - Soprint. Beni Architettonici e il Paesaggio Marche - riferisce di aver presentato al Ministero una nota nella quale si esprimono alcune perplessità e una serie di richieste aggiuntive. Concorda sull'importanza strategia della realizzazione del progetto; il dubbio è se il progetto è, qualitativamente, all'altezza degli obiettivi che si vogliono raggiungere; infatti il recupero delle aree dismesse è un obiettivo che può portare ad un cambiamento delle qualità urbanistiche di Falconara. Ritiene che questo progetto non colga in pieno questo aspetto, sono state presentate tre soluzioni alternative che sembrano essere molto simili. Occorre trovare una soluzione che dia spazio all'area Montedison verso mare, quindi chiede che vengano studiate delle reali soluzioni alternative. Esprime dubbi in merito al fatto che il miglioramento della qualità architettonica richiesta al ponte sul fiume Esino possa modificare radicalmente l'impatto della struttura. Altro problema è relativo al tracciato riprogettato che ha una distanza minima di 200 m dalla raffineria, uno studio realizzato dall'ENEA ha rilevato i possibili eventuali rischi derivanti da situazioni di crisi della raffineria. Anche in merito alla prevista demolizione nel Comune di Falconara di 5 edifici e di alcuni edifici della caserma "Saracini", si chiede di valutare una soluzione alternativa che preveda il mantenimento di quegli edifici che risalgono agli anni 1920. Il progetto qualitativamente sembra essere stato poco approfondito. Si chiede inoltre se la realizzazione di una struttura in galleria sia fattibile o meno. Sottolinea la necessità di valutare se effettivamente quell'unica soluzione progettuale presentata debba ritenersi la soluzione migliore o se ci siano alternative. In merito ai nuovi vincoli, spiega che alcuni edifici, un tempo non considerati tutelati, oggi lo sono.

 

Quiri Paolo - Soprint. Beni Archeologici Marche - esprime parere favorevole in quanto il tracciato non attraversa zone vincolate, unica prescrizione è la richiesta di una ricerca di superficie preventiva alla realizzazione dell'opera.

 

Marzialetti dà lettura al parere inviato dall'Autorità di Bacino Regionale.

 

Marzialetti Vincenzo - Serv. Proget. OO.PP. - VIA - Attiv. Estrattive Regione Marche - esprime le stesse perplessità indicate dall'Autorità di Bacino in merito al tracciato proposto e al reticolo minore (fossi) in quanto rileva un notevole impatto derivanti dai tracciati dei fossi in funzione del nuovo tracciato della linea ferroviaria. Sottolinea che dal punto di vista normativo le soluzioni proposte non sembrano essere tutte quelle possibili, ma al contrario dal progetto sembra essere indirizzata a discutere l'unica soluzione indicata dal proponente non dando la possibilità di valutare se sia stata scelta la soluzione di minor impatto, senza neanche considerare i relativi costi.

 

Minetti Antonio - Autorità Ambientale Regione Marche - spiega dell'esistenza di studi, in materia urbanistica, ambientale, infrastrutturale ed economico-sociale, svolti da una struttura regionale in collaborazione con diversi consulenti; altri studi sono stati realizzati negli anni 2001 - 2002 dall'ENEA, in materia di rischi industriali, e dall'Arpam, in materia ambientale. Tali ricerche concorrono alla predisposizione del preliminare del Piano di Risanamento che tendenzialmente sostituirà, specificando, gli attuali piani esistenti regionali, provinciali e comunali, dopo aver svolto la necessaria concertazione. Spiega che il Piano di Risanamento tenta di dare risposte alla problematica relativa alla sommatoria degli impatti ambientali, che in questo specifico caso non è relativa solo agli impatti con I'interporto in corso di realizzazione e il nuovo centro di smistamento merci, ma anche in considerazione dei forti carichi di traffico sull'attuale rete viaria. Ritiene che gli esiti del progetto preliminare del Piano di Risanamento possano essere recepiti dal progetto definitivo e dal progetto esecutivo. Pertanto ritiene indispensabile che i Comuni, Provincia, Regione abbiano voce in capitolo nelle progettazioni successive (definitive) per risolvere le problematiche minori Ritiene che le riserve sollevate sugli effetti dell'aumento del traffico ferroviario o su interventi di demolizione edilizia, nonché nuovi vincoli architettonici su alcuni edifici, possano creare degli ostacoli ad un obiettivo generale ritenuto assolutamente positivo. Considera questo progetto, in merito al rischio di incidente rilevante, positivo in quanto riduce i rischi rispetto allo stato attuale, come rilevato da alcuni studi effettuali dall'Università degli Studi di Ancona.
Per le aree ferroviarie dismesse propone di aprire un tavolo di concertazione tra la R.F.I., Regione, Provincia, Comuni, di verifica degli impatti ambientali conseguenti ai potenziali riusi. Inoltre chiede che venga realizzato un sistema di monitoraggio delle trasformazioni strutturali che il passaggio da gomma a ferrovia determineranno; per la sicurezza da rischio industriale propone di verificare l'ipotesi di avviare lo studio per un raccordo ferroviario con l'API quale polo energetico ambientale. Per le attrezzature ferroviarie da dimettere chiede, come condizione, che venga definito un crono programma.

 

Pantaloni Romualdo - Servizio LL.PP. e Urbanistica Regione Marche - chiede ai Comuni, per gli aspetti urbanistici, ai sensi dell'ad. 81 del D.P.R. 616177, gli atti deliberati dall'Amministrazione inerenti gli aspetti urbanistici.

 

Cioni Isarema - Servizio Aree Protette e Ciclo dei Rifiuti Regione Marche - per la gestione dei rifiuti il progetto non prevede un piano per la dismissione della linea e delle strutture che non sono più utilizzate. La relazione necessita di una serie di aggiornamenti; deve essere previsto il riutilizzo dei materiali (es. traversine) non pericolosi o prevedere l'invio del materiale non utilizzabile in discarica (con conseguente stima); per I'approvvigionamento di nuovi materiali occorre far riferimento a quelli riciclati. Si pone il problema di quando intercettare il progetto al fine di verificare l'ottemperanza alle prescrizioni dettate.
Spiega che l'area interessata dal progetto comprende un parco fluviale da tutelare, inoltre sono da individuare meglio quelle zone in cui verificare la presenza di specie protette.

 

Pasquini Paolo - Servizio Trasporti Regione Marche - Valuta positivamente il progetto e ritiene che alcune obiezioni, osservazioni o necessità di ulteriori verifiche potrebbero produrre il risultato di oltrepassare i termini temporali con conseguente accantonamento del progetto, a favore di altri progetti relativi ad opere strategiche, da parte del CIPE.

 

Marzialetti Vincenzo - Serv. Proget. OO.PP. - VIA - Att. Estrattive Regione Marche - chiede se la richiesta del Comune di Falconara di modifica del tracciato possa in qualche modo essere ritenuta una modifica che mette a rischio il progetto.

 

Pasquini Paolo - Servizio Trasporti Regione Marche - risponde che, a parere suo, quella richiesta di modifica non è da considerarsi modifica sostanziale.

 

Palmiotto Michele - Arpam - Dipartimento di Ancona - esprime preoccupazioni e chiede se la distanza del nuovo tracciato rispetto alla raffineria sia compatibile con qualsiasi incidente prodotto dalla stessa.
Segnala anche come nel progetto non venga in alcun modo messo in evidenza di quanto il nuovo tracciato faccia diminuire il rischio di incidenti nella zone antistante la raffineria, tenuto anche conto che comunque la statale continua a rimanere nell'attuale sede. Inoltre il progetto sembra escludere il collegamento a sud dell'API con la rete ferroviaria italiana.

 

Api Fausto - Comune di Falconara - chiede se ci siano ragioni di sicurezza che impongono di prevedere un raccordo ferroviario all'interno della raffineria API.

 

Palmiotto Michele - Arpam - Dipartimento di Ancona - spiega che dai dati dell'API risultano 25 camion di GPL su gomma al giorno. Attualmente il collegamento con la rete ferroviaria è inattivo. Questo progetto cancella definitivamente il raccordo, chiede quindi un'attenta considerazione e valutazione dello stesso.

 

Mirti Lombardi - Arpam - Servizio Radiazioni/Rumore - Dipartimento di Ancona - consegna i pareri espressi dai vari servizi. In particolare si sofferma sull'inquinamento acustico e spiega di aver individuato numerose osservazioni e richiesto documentazione integrativa. Lo stato di rumorosità ante opera è stato caratterizzato secondo la normativa di riferimento, invece non sono state svolte valutazioni sulle vibrazioni ante opera. Quindi chiede un'integrazione dello stato attuale e delle valutazioni teoriche, ciò al fine di valutare la reale necessità di eventuali opere di mitigazione per le vibrazioni, per il nuovo smistamento di Jesi chiede che il soggetto proponente presenti la caratterizzazione della situazione acustica ante opera, sia valutazioni revisionali dei livelli di inquinamento acustico e di vibrazioni che verranno prodotti da tale realizzazione in corrispondenza dei recettori maggiormente esposti. Per i campi elettromagnetici non si evidenziano problemi di inquinamento elettromagnetico a frequenze estremamente basse.

 

La Conferenza viene sospesa alle ore 14.00 con aggiornamento al pomeriggio alle ore 15.00 per comunicare ai partecipanti la sintesi del parere di competenza del Servizio VIA.

 

In sede di conferenza di servizi hanno depositato osservazioni scritte i seguenti soggetti:

  • Comune di ChiaraValle nota prot. 2095 del 25/08/2003;

  • Comune di Monte San Vito nota prot. 2096 del 25/08/2003;

  • Comune di Jesi nota prot. 2097 del 25/08/2003.

 
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