Nonostante che la procedura di Valutazione
di Impatto Ambientale (VIA) della “variante di Falconara M.ma” (By-Pass
Api) abbia evidenziato delle INQUIETANTI lacune nel progetto di Rete
Ferroviaria Italiana (RFI), la Regione Marche ha emesso e trasmesso ai
Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Ambiente il Decreto di
parere favorevole per il progetto di tale tracciato.
Dal documento
istruttorio del suddetto Decreto si evince che, nelle controdeduzioni
alle osservazioni formulate dagli scriventi Comitati, RFI non ha tenuto
in alcun conto le problematiche da tali osservazioni sollevate fino addirittura ad ignorare del tutto
quelle del Comitato di Fiumesino.
Oltre a ciò ci
preme sottolineare quanto messo in evidenza a riguardo in sede di
Conferenza dei Servizi dell’ 08.09.2003 - svoltasi dopo le
controdeduzioni di RFI - da alcuni rappresentanti degli Enti
partecipanti dei quali facciamo risaltare quelli che riteniamo i più
significativi, come:
-
Ing.
MARZIALETTI Vincenzo del servizio Prog. OO.PP. della Regione Marche il
quale rileva che:<< il progetto NON INDICA gli effetti positivi
sull’ambiente riguardo la localizzazione del nuovo tracciato, NON INDICA
come debba essere dismesso il vecchio tracciato, l’area abbandonata ed
il ponte sul fiume Esino, con conseguente INCERTEZZA in merito
all’impatto ambientale. Per quanto riguarda l’attraversamento del fiume
Esino,è stato evidenziato un aspetto di schermatura con chiusura
dell’area che delimita il nuovo tracciato con relativo impatto per i
residenti della zona>>
Egli continua
sostenendo che <<i viadotti ferroviari su luci lunghe NON SONO
REALIZZABILI >> e pertanto che la veduta della monumentale
chiesa di S.Lorenzo sarà impedita dal viadotto stesso. Inoltre <<esprime
le stesse perplessità indicate dall’Autorità di Bacino (…..), in quanto
rileva un NOTEVOLE IMPATTO derivante dai tracciati dei fossi in funzione
del nuovo tracciato della linea ferroviaria. Sottolinea che dal punto di
vista normativo le soluzioni proposte non sembrano essere tutte quelle
possibili, ma al contrario dal progetto sembra essere indirizzata a
discutere l’unica soluzione indicata dal proponente non dando la
possibilità di valutare se sia stata scelta la soluzione di minore
impatto senza neanche considerare i relativi costi.>> A tale
proposito dobbiamo rilevare con forza che quanto affermato dal Sig.
Marzialetti concorda con una delle nostre osservazioni, sottolineando un
gravissimo “snaturamento” del significato della funzione dellaVIA.
-
La
rappresentante del Comune di Chiaravalle, lamenta:<<la difficoltà
di esprimere un parere sul progetto complessivo in quanto non è stato
possibile prendere visione di tutti gli elaborati progettuali>>.
Difficoltà peraltro rilevata anche dai Comitati che a tale proposito
hanno presentato una osservazione pregiudiziale e preliminare,
ritenendola inficiante di tutto l’iter inerente la valutazione di
impatto ambientale.
-
Il
Soprintendente ai Beni Architettonici e il Paesaggio delle Marche, Dott.
SALVATI Pier Luigi esprime:<<il dubbio se il progetto è,
qualitativamente, all’altezza degli obiettivi che si vogliono
raggiungere>> in merito <<alle qualità urbanistiche di
Falconara. Ritiene che questo progetto non colga in pieno questo
aspetto, sono state presentate tre soluzioni alternative che sembrano
essere molto simili. (…) Anche in merito alla prevista demolizione nel
Comune di Falconara di 5 edifici e di alcuni edifici della caserma
Saracini, si chiede di valutare una soluzione alternativa che preveda il
mantenimento di quegli edifici che risalgono agli anni 1920. IL PROGETTO
QUALITATIVAMENTE SEMBRA ESSERE STATO POCO APPROFONDITO>>
-
L’Autorità
di Bacino, come risulta dal documento istruttorio rileva che <<nella
valutazione di impatto non è stato preso in considerazione l’effetto
potenziale della riduzione della sezione di deflusso delle acque per
l’accumulo di vegetazione morta a monte delle pile stesse;>> e
che <<l’impatto comporta una riduzione, dovuta all’attraversamento
raso, della sezione utile di deflusso di un fosso arginato.
Ed i fossi
sono stati sempre, per il territorio interessato dal progetto, fonte di
timori e minacce a causa delle esondazioni che si sono verificate nel
tempo, con conseguenti danni.
Per l'ennesima
volta, non possiamo fare altro che constatare che le soluzioni a
problemi sul territorio vengono sempre adottate tenendo conto solo dei
benefici di Enti e Amministrazioni, ma a danno dei cittadini
direttamente coinvolti.
E’ comunque
chiaro che il BY-PASS deve essere realizzato:
-
o per
eliminare, col denaro pubblico, il pericolo creato dall’API con
l’inglobamento della linea ferroviaria, ed allora l’opera sarebbe
assolutamente iniqua e chiaramente di parte. Infatti, comporterebbe uno
spreco di danaro pubblico perché ai fini della sicurezza basterebbero
due barriere protettive, ed inoltre risulterebbe vantaggioso solo per
una parte, la raffineria API, squalificando ulteriormente il territorio
interessato a danno dell’ambiente e dei suoi abitanti;
-
oppure per
esigenze delle Ferrovie, ed allora, ancora per non sprecare danaro
pubblico, deve essere realizzata un’opera che si concili con
l’arretramento indicato dai piani territoriali elaborati proprio da
Regione Marche e Provincia di Ancona (PIT e PTC) in modo tale,
oltretutto, da comportare miglioramenti (e non peggioramenti) ambientali
ed urbanistici.
A questo punto,
quindi, a tutela del nostro futuro di cittadini, cercheremo di capire la
sostanza e la forza del progetto annunciato dal vice Ministro
Baldassarri - chiedendo di incontrarlo al più presto – il quale, a
nostro avviso, stando alle notizie riportate dagli organi di
informazione, appare, per il futuro di tutto il territorio,
indubbiamente molto più lungimirante del progetto attuale nonché idoneo
ad evitare uno stravolgimento del territorio e la preclusione per ogni
altra qualsiasi ipotesi.
COMITATO 25 AGOSTO
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO
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