Nel
corso del dibattito organizzato a Falconara dal partito dei Verdi
attorno al tema dell’ARRETRAMENTO DELLA FERROVIA ADRIATICA sono
intervenuti anche i rappresentanti dei Comitati che, incalzando l’Ing.
Salvadori di Rete Ferroviaria Italiana, hanno ottenuto la conferma di
quanto stanno dicendo ormai dal 2002:
gli scali merci di Falconara che
circondano il quartiere Villanova, per una strategia già disegnata da
tempo dall’Azienda, verranno comunque trasferiti al costruendo
Interporto di Jesi INDIPENDENTEMENTE dalla realizzazione del
by-pass ferroviario che eliminerà il tratto di linea ferroviaria
inglobata dalla raffineria API!
Questo elemento si aggiunge alla
dichiarazione rilasciata il 2 Ottobre 2004 dall’Assessore Amagliani che
ha affermato: << (…) occorre realizzare nel più breve tempo
possibile una struttura a protezione dei passeggeri (…) Si potrebbe
realizzare un tunnel o più semplicemente un muro tra la linea
ferroviaria e l'impianto >>.
Ricapitoliamo:
-
se si possono proteggere i passeggeri dei
treni dagli incidenti in raffineria con una barriera;
-
se gli scali merci vengono comunque
trasferiti all’Interporto ed il progetto Bohigas del porto turistico
falconarese non necessita del by-pass per avere spazi di
realizzazione;
-
se il by-pass oggi all’analisi del CIPE
“strangola” il quartiere Fiumesino comprimendolo, all’altezza della
chiesa di S. Lorenzo, tra raffineria e ferrovia, vanificando la sua
riqualificazione e deturpando irrimediabilmente il territorio;
-
se il by-pass chiude ogni possibilità al
quartiere Villanova di aprirsi verso Falconara Nord poiché al posto
delle scalo merci (lato monte) sarà collocata la linea ferroviaria AN
– BO;
-
se, a causa del by-pass ferroviario, tutta
la zona residenziale interessata sarà nuovamente assoggettata agli
alti livelli di inquinamento acustico permessi alla infrastruttura
ferroviaria dal DPR 459/98 (70dB diurni e 60dB notturni),
A CHI SERVE QUESTO BY-PASS FERROVIARIO
API ?
Intanto è proprio l’API che, con quel
progetto voluto dalla Regione Marche e redatto da RFI S.p.A., si
annetterà i 3 Ettari circa di terreno che verrà liberato dalla linea
ferroviaria adriatica che la raffineria stessa ha circondato!
I Comitati continueranno a battersi
contro lo sciagurato progetto di RFI e Regione Marche.
Se può esserci un arretramento della linea
ferroviaria adriatica esso è quello proposto dalla Provincia di Ancona
unitamente al progetto della Metropolitana di superficie che addirittura
può essere attuato a fasi successive.
I Comitati
ribadiscono fortemente il sostegno al Progetto del Presidente Giancarli
e lo invitano ad una energica azione politica per bloccare l’attuale
progetto di RFI S.p.A. e nei confronti della Regione Marche e dei Comuni
interessati all’arretramento della linea ferroviaria adriatica.
In questa direzione,
per il bene e la tutela dell’ambiente del territorio e dei cittadini,
rivolgiamo lo stesso appello al Sindaco Carletti ed alla sua Giunta.
COMITATO 25 AGOSTO
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO
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