SCENEGGIATURA PER RIVISTA
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Autore: Andrea Gamberucci.
Genere: Attualità
Commento: L'intento alla base di questa sceneggiatura era di descrivere un fatto di cronaca (inventato) in modo semplice e preciso senza pero' rinunciare a schierarmi. In pratica ho tentato di imitare il "Maestro" Magnus nel suo TRAFFICI , non riuscendoci minimamente ( il genio è genio). Il curioso è che circa due anni dopo aver scritto questa storia, sono andato davvero a lavorare in una fabbrica di inchiostri che ha subito un licenziamento di massa (50 operai su 250). Non portero' mica sfiga?! Riprendendo in mano la storia ho notato molte cose inverosimili e imprecise, ma lo stesso ho deciso di non modificare niente perchè non vorrei cambiare quello spirito che, ogni volta che la rileggo, un po' mi fa ridere e un po' preoccupare.
Biografia: Mi chiamo Andrea Gamberucci e sono nato a Siena nel 1967. Da sempre leggo i fumetti senza molti pregiudizi di generi anche se i miei favori vanno ai lavori italiani e al fumetto "impegnato" (perdonatemi la brutta parola). Non ho mai pubblicato prima, né amatorialmente né professionalmente e partecipo poco alle Conventions fumettistiche. La mia e-mail è: agamberucci@mclink.it
E' vietato fare un qualsiasi uso di quest'opera senza l'autorizzazione
dell'autore.
SOGGETTO
In un'industria chimica di inchiostri, la Laboratori Colore (Lab.Co.) vengono licenziate 62 persone su un totale di 117 lavoratori. Questa epurazione di massa, resa possibile da una nuova legge sulla flessibilità, viene vissuta in maniera diversa da 5 persone che vi sono coinvolte.
La prima è Angela Tasca, un'operaia la cui famiglia (marito, due figli e mamma) non è in buone condizioni economiche e il licenziamento li getta nella miseria.
Poi c'è Pietro Fedele, giornalista TV che si reca alla Labco per raccogliere interviste e dà notizia dell'organizzazione di un grosso sciopero. Pietro si rivela al soldo dei potenti.
Lo sciopero è contrastato dai piani del direttore della Labco, Emilio de Bono, che crea disaccordi e violenze fino a far intervenire la polizia che tronca la protesta nel sangue.
Né de Bono né i personaggi precedenti hanno capito le motivazioni del licenziamento di massa. Infatti l'artefice è Amerigo Dumin, il socio di maggioranza, che con i tagli alla Labco intende finanziarsi delle nuove imprese all'estero per perseguire sempre nuovi profitti. Al circolo sportivo con gli amici si vanta dei suoi progetti e ricorda che ha la protezione nientemeno del Ministro de Vecchi.
Questi è invitato al programma TV di Pietro per parlare della
decentralizzazione dell'industria e dei licenziamenti. Grazie anche all'aiuto
del portaborse Poveromo, convince il giornalista a glissare sulle domande
più scottanti e a rimarcare l'attuale panorama di crisi e le prospettive
di sviluppo ipotizzate dal ministro. Non vengono così rivelate le
vere ragioni, cioè i vantaggi economici e politici personali che
il ministro intende ricavarne gestendo le relazioni con l'estero.
Lunghezza sceneggiatura: 11 tavole.
NOTE
SCENEGGIATURA
1/2) Panoramica della Labco. La vignetta contiene titolo e autori.
TITOLO: LABORATORI COLORE
DIDA: LABORATORI COLORE (LABCO) SPA. SESTA INDUSTRIA CHIMICA ITALIANA
NELLA PRODUZIONE DI INCHIOSTRI E VERNICI. FATTURATO IN CRESCITA CONTINUA NEGLI
ULTIMI 7 ANNI. VI LAVORANO 117 PERSONE COSÌ SUDDIVISE...
3) Interno della fabbrica. Si vede l'ufficio del direttore (Emilio de Bono) con altre due o tre persone, tutte vestite elegantemente.
DIDA: 11 AMMINISTRATORI, LAUREATI IN CHIMICA, INGEGNERIA, ECONOMIA
E GIURISPRUDENZA.
4) Panoramica dei laboratori: gente con camice bianco lavora con apparecchiature chimiche.
DIDA: 14 LAUREATI IN CHIMICA CHE SI OCCUPANO DI RICERCA E INFORMAZIONE
SCIENTIFICA. 27 PERITI CHIMICI CHE SI OCCUPANO DELLA PRODUZIONE E DEL CONTROLLO
QUALITÀ (IN REALTÀ SVOLGONO ANCHE LA MAGGIOR PARTE DELLA
RICERCA).
5) Segretaria alla scrivania mentre scrive al computer.
DIDA: 18 IMPIEGATI CON DIPLOMI VARI E QUALCHE LAUREA.
6) Angela, in tuta da operaio ed elmetto plastico, sta spostando gli scatoloni di prodotto nel grande magazzino con un montacarichi.
DIDA: 47 OPERAI CON VARI TITOLI DI STUDIO (IN PREVALENZA LICENZE
DI III° MEDIA E SOLO QUALCHE DIPLOMA, LA MAGGIOR PARTE NON HA COMPLETATO
GLI STUDI).
1) Angela, la ragazza che nella vignetta precedente lavorava al muletto, sale le scale del suo appartamento. Ha i vestiti dimessi e l'aria stanca e sconfitta.
TITOLO: ANGELA TASCA
2) Punto di vista dall'interno dell'appartamento. Apre la porta ed entra. E' una casa piccola e modesta.
VOCE OFF DI TV: ...LUPIN LUPIN INCORREGGIBILE LUPIN LUPIN...
3) Sua madre, una donna giovanile di circa 60 anni, fa capolino da dietro una porta. Sorride giovialmente.
MADRE: CIAO ANGELA COM'È ANDATA?
4) Angela si lascia cadere sul vecchio e logoro divano, senza forze.
ANGELA: DOVE SONO I BAMBINI?
MADRE: IN CUCINA A GUARDARE I CARTONI, ORA TE LI MANDO. MI VUOI
DIRE COM'È ANDATA?
5) Irrompono allegri un bimbo di circa 5 anni e una bambina di 7 anni e le si gettano al collo.
BAMBINO: MAMMA, MAMMA. OGGI NONNA CI HA PORTATO AI GIARDINI!
BAMBINA: MARCO È CASCATO E SI È SBUCCIATO UN GINOCCHIO. HA PIANTO!
BAMBINO: NON È VERO, NON HO PIANTO!
6) Angela li abbraccia forte mentre si rivolge alla madre, con le lacrime agli occhi.
ANGELA: MI HANNO LICENZIATA!
1/2) In una cucina dimessa tutta la famiglia è riunita a tavola per la cena. C'è anche il marito di Angela. Sono tutti tristi.
MARITO: C'È NULLA CHE PUOI FARE, ANGELA?
ANGELA: DOMATTINA MI VEDO CON GLI ALTRI, MA TANTO È INUTILE.
SAI, È A CAUSA DELLA NUOVA LEGGE DE VECCHI...
3) Idem.
MARITO: E IL SINDACATO? COSA VOGLIONO FARE LORO?
ANGELA: SI, BUONI QUELLI. GLI BASTA CHE LA FABBRICA NON CHIUDA DEL TUTTO!
4) Angela ha un moto di rabbia.
ANGELA: NON CAPISCO PERCHÉ!?! LA DITTA VA BENE, NON C'È
ARIA DI CRISI... PARLAVANO ADDIRITTURA DI ESPANSIONE!
5) PP di Angela che mangia silenziosa e contratta.
6) Vignetta grande. Panoramica della famiglia a tavola. Angela piange portandosi le mani al volto. Il marito gli tiene una mano sulla spalla per consolarla.
ANGELA: MIO DIO. ...COME FAREMO ADESSO?
1) Vignetta a forma di TV. PA del giornalista Pietro, microfono alla mano, davanti ai cancelli della Labco. Una scritta in sovraimpressione informa i telespettatori del nome del cronista.
SCRITTA: PIETRO FEDELE
PIETRO: ...ECCOCI DAVANTI ALLA LABCO, L'INDUSTRIA CHIMICA TEATRO
DEL LICENZIAMENTO DI MASSA...
2) Vignetta vera, non è più lo schermo TV. Pietro continua la sua analisi.
PIETRO: ...SU 117 DIPENDENTI CHE LA DITTA CONTAVA NE SONO STATI LICENZIATI
62, PIÙ DELLA METÀ. PERSONE CHE AVRANNO SOLO UN ANNO DI CASSA
INTERGRAZIONE...
3) Idem.
PIETRO: ...COME SIA POSSIBILE QUESTA MANOVRA NON È ANCORA
CHIARO, ANCHE SE ALLA BASE C'È SICURAMENTE LA LEGGE SULLA FLESSIBILITA'.
GLI STESSI SINDACATI SEMBRANO IMPOTENTI.
4) Idem. Magari per cambiare si possono mostrare immagini della fabbrica e dei lavoratori.
PIETRO: ...LE PERSONE CONTATTATE, VEDREMO DOPO ALCUNE INTERVISTE,
SOSTENGONO CHE NON C'È NESSUNA RAGIONE: L'AZIENDA NON È IN
CRISI E IL MERCATO DEGLI INCHIOSTRI TIRA SEMPRE BENE.
5) Vignetta grande. Intorno a Pietro (che legge da un foglietto) alcuni lavoratori borbottano fra loro perplessi.
PIETRO: ...IN REALTÀ IL RIDIMENSIONAMENTO DELL'AZIENDA È NECESSARIA IN VISTA DI UN'EVENTUALE CRISI DOVUTA AL CONTINUO AUMENTO DEI PREZZI. SENZA UNA RISTRUTTURAZIONE CHE CONSOLIDI LA SUA POSIZIONE DI MERCATO È POSSIBILE IL VERIFICARSI DI UN IPOTESI DI FALLIMENTO.
LAVORATORE: (MA CHE STA DICENDO?)
6) PP di Pietro.
PIETRO: QUESTO CI HA RIVELATO IL PRESIDENTE DELLA LABCO, DE BONO.
SENTIAMO ANCHE LE ALTRE INTERVISTE...
1) Un operaio parla impacciato davanti alla telecamera.
OPERAIO: UN C'HANNO DETTO NIENTE! C'HANNO DATO IL BENSERVITO
E VIA!
2) E' la volta di un chimico in camice bianco.
CHIMICO: NON CI SONO STATE NESSUN TIPO DI CONTRATTAZIONI. CONTINUAVANO
A RIPETERE CHE C'ERA BISOGNO DI RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO.
3) Altro chimico.
CHIMICO: A QUESTO PUNTO ANCHE NOI CHE NON SIAMO FRA GLI ESUBERI TEMIAMO
PER IL POSTO DI LAVORO.
4) Parla uno degli amministratori, elegante e con aria arrogante.
AMMINISTRATORE: UN CONSOLIDAMENTO DELLA STRUTTURA È NECESSARIA
PER RESTARE AL PASSO COI TEMPI. LA CHIMICA È UN SETTORE IN CONTINUA
EVOLUZIONE.
5) PP del giornalista.
PIETRO: COME AVETE APPENA SENTITO LE OPINIONI SONO DISCORDI.
COMUNQUE I DIPENDENTI ENTRERANNO IN SCIOPERO OGGI STESSO.
6) Vignetta a forma di TV. PA di Pietro.
PIETRO: E CON QUESTO RESTITUISCO LA LINEA RICORDANDOVI IL MIO
PROGRAMMA TELEVISIVO DI APPROFONDIMENTO. BUONGIORNO DA PIETRO FEDELE.
1) Panoramica dei lavoratori in sciopero: striscioni, cartelloni, gente in piedi che discute animatamente, altra a sedere per terra con aria affranta (fra cui anche Angela, in tuta da operaio).
TITOLO: EMILIO DE BONO
DIDA: I° GIORNO DI SCIOPERO.
2) Emilio de Bono nel suo ufficio, dietro la scrivania. Parla con due o tre impiegati fra cui l'amministratore intervistato da Pietro Fiedele nella tavola precedente.
DE BONO: È UNA BRUTTA STORIA! MOLTO BRUTTA! BISOGNA AGIRE PRESTO; ABBIAMO ALL'OPERA DEGLI AGITATORI?
AMM.: SICURO, COMINCERANNO A FAR LEVA SULLE DIVISIONI CHE GIÀ
CI SONO.
3) Alla riunione degli operai indetta nel grande magazzino la maggior parte della folla sembra adirata verso un piccolo gruppo di sindacalisti (sono vestiti elegantemente in mezzo a camici e tute da lavoro).
DIDA: 5° GIORNO.
DIDA: VENGO A COMUNICARLE CHE I CONTRASTI CON IL SINDACATO SONO
ORMAI INSOLUBILI E I PROVOCATORI SI COMPORTANO MEGLIO DEL PREVISTO. --BENE,SPERIAMO
FINISCA PRESTO!
4) Due dipendenti in camice bianco litigano violentemente. Altri li circondano per non farli avvicinare. La tensione è molto alta.
DIDA: 7° GIORNO.
DIDA: DR DE BONO, CI SONO BUONE NOTIZIE! I DISSENSI SI SONO ESTESI
ANCHE FRA I LICENZIATI E QUELLI ANCORA ASSUNTI. NON SI FIDANO PIÙ
NEMMENO FRA LORO. --HMMM ...E GLI UOMINI DEL SINDACATO? --OH, ORMAI NON
SI FANNO PIÙ VEDERE.
( N.B.: sono quattro vignette a striscia intera. )
1) De Bono è nel suo ufficio con un paio di impiegati.
DIDA: 8° GIORNO.
IMPIEGATO: NON MI SEMBRA MOLTO SODDISFATTO, DOTTORE. EPPURE STA GESTENDO BENE QUESTO SCIOPERO.
DE BONO: SODDISFATTO PER AVER LICENZIATO 62 PERSONE? IO NON VOLEVO QUELLE EPURAZIONI!
IMPIEGATO: MA ...ALLORA!?
DE BONO: SONO STATO MESSO IN MINORANZA DA DUMIN. SONO SICURO
CHE LA LABCO CHIUDERÀ IN MENO DI UN ANNO.
2) Un guardiano porta via un collega che è stato ferito dagli scioperanti. Questi, con aria inferocita, sono fuori dal cancello e cercano di entrare.
DIDA: 9° GIORNO.
DIDA: È FATTA HANNO FERITO I GUARDIANI. ADESSO INTERVERRÀ
LA POLIZIA.
3) I celerini caricano con i manganelli abbattendo molti dimostranti, fra cui Angela.
DIDA: PERMESSO?! LE HO PORTATO IL CAFFÈ, DOTTORE. --AH,
GRAZIE! ...LEI NON SI UNISCE AI DIMOSTRANTI? --SONO FEDELE ALL'AZIENDA,
DOTTORE. --AH, BÈ... AH, AH...
4) Il mattino dopo gli spazzini ripuliscono la piazzetta antistante la Labco da sudiciume e cartelloni rotti. Atmosfera deserta e desolata.
DIDA: 10° GIORNO.
DIDA: PRONTO DE BONO? SONO DUMIN. MI CONGRATULO PER IL BUON LAVORO
SVOLTO. NON HA TRADITO LA MIA... --MI PERMETTA DI FARLE UNA DOMANDA, DUMIN:
PERCHÉ HA VOLUTO TUTTO QUESTO?...
( N.B.: sono quattro vignette a striscia intera. )
1/2) Ad un circolo sportivo di gran lusso 4 o 5 persone di mezza età, vestiti da tennisti, siedono ad un tavolo del bar. Bevono ricchi cocktails colorati e parlano ridendo rumorosamente. Fra loro c'è anche Dumin.
TITOLO: AMERIGO DUMIN
UOMO 1: NELLA BATTUTA LA PALLA DEVE ESSERE UN PO' DAVANTI AL CORPO, COSÌ LE SI DA PIÙ FORZA.
UOMO 2: È UNA POSIZIONE PIÙ NATURALE.
UOMO 3: LA BATTUTA È IMPORTANTE PER VINCERE.
3) L'uomo 3 si rivolge direttamente a Dumin.
UOMO 3: A PROPOSITO DI VITTORIE, DUMIN. HO SAPUTO DELLA SUA ALLA LABCO.
DUMIN: SI, LO SCIOPERO È FALLITO E LA PRODUZIONE NORMALIZZATA.
NOTEVOLE, NON È VERO?
4) Idem.
UOMO 2: PER UN PO' PERÒ VE LA SIETE VISTA BRUTTA.
DUMIN: CAZZO DICI!?! ERA TUTTO SOTTO CONTROLLO! ALLA LOGGIA MI AVEVANO ASSICURATO NON PIÙ DI DUE SETTIMANE DI AGITAZIONI.
UOMO 1: ALLORA È ANDATA MEGLIO DEL PREVISTO. DE BONO HA
CREATO PROBLEMI?
5) Idem.
DUMIN: HA PROVATO. MA SONO IO IL SOCIO DI MAGGIORANZA E NEL CONSIGLIO SONO QUASI TUTTI CON ME.
UOMO 3: POVERO EMILIO, CHISSÀ COME GLI RODE.
6) Dumin si guarda dietro le spalle e annuncia l'arrivo di ospiti.
DUMIN: AH... ECCO LE RAGAZZE!
1) Arrivano delle ragazze anch'esse in tenuta da tennis. Sono tutte bionde bambole passate sotto le cure della chirurgia plastica.
UOMO 1: SALVE BELLEZZE!
RAGAZZE (ALL'UNISONO): CIAO TESORUCCI!!!!
2) Una delle ragazze si getta al collo di dumin baciandolo.
RAGAZZA: SAI CHE HO VINTO ANCORA, AMORE?
DUMIN: EH, BRAVA! ...T'HO INSEGNATO PROPRIO BENE!
3/4) Anche le ragazze si sono sitemate intorno al tavolo.
DUMIN: I MOTIVI SONO SEMPLICI: CON I TAGLI ALLA LABCO RACCOLGO
I FONDI NECESSARI PER INVESTIRE ALL'ESTERO. ...HO GIÀ PRESO ACCORDI
CON LA PLASTIC PER UNA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: SI TRATTA DI CREARE
UNA MULTINAZIONALE IN CINA, CON COSTI BASSISSIMI, CHE PRODUCE NUOVI POLIMERI
PLASTICI E CERAMICI. I PROFITTI SALIRANNO ALLE STELLE!
5) Idem.
UOMO 3: BRAVO! ESPORTARE LA PRODUZIONE IN ASIA È L'INVESTIMENTO MIGLIORE.
UOMO 2: MA COME FARAI CON QUELLE LEGGI PROTEZIONISTICHE CHE HANNO
IN CINA?
6) PP di Dumin.
DUMIN: OH, PER QUELLO HO UN AMICO CHE CI PENSA: NIENTEMENO CHE
IL MINISTRO DE VECCHI!
1/2) Panoramica di uno studio TV. Il ministro De Vecchi è seduto su una poltrona circondato da persone che lo stanno preparando per il programma. Davanti al ministro c'è anche Amleto Poveromo, il suo portaborse, che gli ripassa gli argomenti di cui deve parlare.
TITOLO: CESARE MARIA DE VECCHI
POVEROMO: ...I RECENTI ACCORDI CON LA CINA, CHE PREVEDONO LO
SVILUPPO DI NUOVE REALTÀ INDUSTRIALI, PERMETTERANNO...
3) PP di De Vecchi, sempre sottoposto al trucco, con espressione annoiata.
DE VECCHI: ...PERMETTERANNO A TUTTI, CIOÈ A ME, DI ARRICCHIRSI!
...SI, QUESTO LO SO BENE. MA RIGUARDO LA PERDITA DI OCCUPAZIONE IN ITALIA
COME MI DEVO COMPORTARE?
4) Continua il dialogo ministro/portaborse.
POVEROMO: NON SAPREI CONSIGLIARE ALTRO CHE DI EVITARE L'ARGOMENTO.
5) Il trucco è finito. Si avvicina il presentatore che non è altri che Pietro Fedele.
FEDELE: FRA 5 MINUTI INIZIAMO LE TRASMISSIONI, MINISTRO DE VECCHI.
DE VECCHI: VA BENE, GRAZIE... POVEROMO, CAPIAMOCI BENE! MI HANNO
CHIAMATO A PARLARE PROPRIO DI QUESTA ONDATA DI LICENZIAMENTI E SECONDO
TE DOVREI FAR FINTA DI NIENTE?!
6) Continua il dialogo nel terzetto.
POVEROMO: MA, NON SO... POTRESTI DIRE CHE IN QUESTI ANNI DI CRISI
UNA RISTRUTTURAZIONE DELLE AZIENDE È INEVITABILE... CHE SUPERATI
I PRIMI DISAGI TUTTA L'ITALIA NE GUADAGNERÀ...
1) Il ministro si rivolge al presentatore.
DE VECCHI: CAPIRAI, LO SANNO TUTTI CHE INVESTO IN CINA PER INTERESSE
PERSONALE. ...LEI POTREBBE EVITARMI QUESTA DOMANDA?
2) Idem.
FEDELE: POTREI RIMANDARLA ALLA FINE DELLA TRASMISSIONE, A TEMPO SCADUTO. MA SULLA GESTIONE DELLE IMPRESE NON CEDO.
POVEROMO: NON OCCORRE...
3) PP di Poveromo.
POVEROMO: SI PUÒ SEMPRE MINIMIZZARE LA DECENTRALIZZAZIONE
DELL'INDUSTRIA VERSO IL TERZO MONDO E I CONSEGUENTI LICENZIAMENTI E ACCENTUARE
LA PROSPETTIVA DI RIPRESA ECONOMICA...
4) Continua il dialogo fra i tre. Poveromo si rivolge al ministro.
FEDELE: CHE NON CI SARÀ MAI, ANZI LA SITUAZIONE PEGGIORERÀ...
POVEROMO: QUESTO È MEGLIO NON DIRLO. INVECE POPTRAI PARLARE
DELLA RIDUZIONE DEI COSTI E DELLE RELAZIONI POLITICO/FINANZIARIE CON LA
CINA. MANCA SOLO UNA BELLA FRASE AD EFFETTO...
5) PP di De Vecchi, sorridente e soddisfatto come chi ha tutte le carte in mano.
DE VECCHI: QUELLA CE L'HO! LEI NON INSISTA TROPPO CON I LICENZIAMENTI
E SAPRO' COME RICOMPENSARLA. ...IN QUANTO A TE AMLETO, BRAVO! A VOLTE NON
SEI PER NIENTE UN POVEROMO.
6) Vignetta a forma di schermo TV. Stesso PP di De Vecchi, ma ha il microfono in mano perché la trasmissione è già cominciata.
DE VECCHI: ...SENZA CONTARE IL DOVERE DI PORTARE LA DEMOCRAZIA NELLA CINA COMUNISTA...
DIDA: FINE.
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