Dino Campana

Buenos Aires

Il bastimento avanza lentamente
Nel grigio del mattino tra la nebbia
Sull'acqua gialla d'un mare fluviale
Appare la città grigia e velata.
Si entra in un porto strano. Gli emigranti
Impazzano e inferocian accalcandosi
Nell'aspra ebbrezza d'imminente lotta.
Da un gruppo d'italiani ch'è vestito
In un modo ridicolo alla moda
Bonearense si gettano arance
Ai paesani stralunati e urlanti.
Un ragazzo da porto leggerissimo
Prole di libertà, pronto allo slancio
Li guarda colle mani nella fascia
Variopinta ed accenna ad un saluto
Ma ringhiano feroci gli italiani.