Al centro del coro vi è la consolle dell'organo.
Essa funziona con trasmissione elettrica e racchiude
tre tastiere di 61 tasti e una pedaliera con 32 pedali.
La "registrazione"
comprende 62 placchette per il comando dei registri
reali-sonori in numero di 40 e di registri meccanici
in numero di 26. Oltre a una fila di 6 pistoncini per
ogni tastiera di combinazioni fisse, la consolle dispone
di 6 pistoncini per le registrazioni componibili con
segnalazioni luminose. Così pure al pedale vi
è una serie di pistoncini funzionanti al semplice
tocco.
Questa centrale dell'organo che
è la consolle riunisce in se tutti i comandi
dello strumento che è installato in fondo al
coro: una fila armoniosa di canne ne fa ammirare la
bellezza esterna.
Ma per comprenderne tutta la
complessità bisognerebbe entrare nella cella
organaria. Dentro vi è uno scompartimento chiuso
per il motore e ventilatore in modo che all'esterno
non si senta alcun rumore.
Vi sono inoltre tre somieri,
i canali di conduzione dell'aria e ben 2500 canne. Tutte
queste canne hanno i registri tradizionali di fondo
della scuola classica organaria.
È stato costruito nel
1960 dalla ditta Tamburini di Crema, rinomata Casa organaria
famosa in tutto il mondo.
L'organo fu inaugurato il 3 dicembre
1960 con un concerto del M° Sandro Della Libera,
del Conservatorio di Venezia. Nel 1980 fu ampliato con
l'aggiunta dell'organo positivo, posizionato accanto
all'altare maggiore: il lavoro fu eseguito dalla ditta
Pinchi di Foligno.
In questo modo lo strumento è
formato di tre corpi d'organo: il grande organo (G.O.),
l'organo positivo (O.P.) e il recitativo |