Congiuntivite allergica ed infettiva
A cura di: Daniele Ditta, medico specialista in microbiologia e virologia.
La congiuntiva è la
membrana che riveste la superficie anteriore del bulbo oculare e la superficie
posteriore delle palpebre.
Per "congiuntivite acuta" si intende l'infiammazione della congiuntiva
che si manifesta con dolore urente, iperemia (arrossamento) diffusa per
dilatazione dei vasi sanguigni congiuntivali e presenza di una secrezione
che può essere acquosa oppure mucopurulenta.
Non ci sono ripercussioni sulla qualità della visione e la pressione
endoculare si mantiene nella norma.
Le cause più frequenti di congiuntivite possono essere di natura
infettiva (batterica o virale) o di natura allergica.
La "congiuntivite allergica" inizia con sintomi che dapprima interessano
un solo occhio per poi diventare bilaterali.
La congiuntiva iperemica produce una secrezione chiara, acquosa.
Nei casi più gravi il paziente lamenta fotofobia e sensazione di
corpo estraneo nell'occhio.
La congiuntivite virale è altamente contagiosa e si trasmette da
malato a sano attraverso il veicolo delle mani infette. Per questo motivo
è molto importante lavarsi frequentemente le mani ed evitare la condivisione
di asciugamani e cuscini con il paziente affetto. La diagnosi di congiuntivite
virale si basa sul riscontro clinico e sull'apporto del laboratorio di microbiologia
attraverso l'isolamento del virus in opportune colture cellulari.
La congiuntivite virale non richiede terapia in quanto si tratta di una
malattia autolimitantesi nel giro di un paio di settimane.
La "congiuntivite batterica" può essere dovuta a batteri
patogeni come Stafilococco aureo, Streptococcus pneumoniae ed Haemophilus
influenzae che si trasmettono da malato a sano attraverso l'inoculazione
mano - occhio.
Si differenzia dalla forma virale per i sintomi più frequentemente
unilaterali e per la secrezione oculare di aspetto mucopurulento anziché
limpida. La diagnosi si basa sull'osservazione microscopica del secreto
congiuntivale e sul suo prelievo per l'isolamento del batterio negli appositi
terreni di coltura.
L'isolamento in laboratorio del batterio patogeno consente di saggiare il
microrganismo con i vari antibiotici allo scopo di determinare quello di
maggiore efficacia.
Anche il gonococco può essere causa negli adulti di una grave congiuntivite
purulenta per contatto diretto o mediato dalle mani con le secrezioni genitali
del partner affetto da gonorrea.
La congiuntivte gonococcica è rara, ma grave infatti i sintomi sono
molti accentuati e si possono determinare temibili complicanze come ulcerazione
corneale e cecità. La terapia si basa sugli antibiotici.
Un altro batterio a trasmissione sessuale che può essere causa di
congiuntivite è la Chlamydia trachomatis che può risiedere
per lungo tempo nella cervice in modo asintomatico.
Durante il parto il neonato per passaggio attraverso il canale del parto
si infetta. Anche l'adulto a seguito di un contatto diretto od indiretto
con le secrezioni genitali del partner infetto può venire contagiato
ed ammalarsi di congiuntivite da diagnosticare con l'ausilio del laboratorio
di microbiologia e da curare con gli antibiotici.
Oltre alle forme infettive esiste anche una "congiuntivite allergica"
causata da allergia nei confronti di pollini volatili di alberi e piante.
Si nota iperemia congiuntivale ed una secrezione acquosa, la presenza di
un intenso prurito la differenzia dalla congiuntivite infettiva. A completamento
del quadro clinico la maggior parte dei pazienti presenta rinite e non di
rado anche altre manifestazioni allergiche eczema ed asma.
La congiuntivite allergica è ricorrente e presenta un carattere stagionale
con maggiore evidenza sintomatologica in primavera ed autunno. La diagnosi
clinica si avvale del riscontro laboratoristico di eosinofili nello striscio
congiuntivale e si tratta con terapia farmacologica.
In conclusione, di fronte a sintomi riconducibili ad un quadro clinico di
congiuntivite bisogna determinarne la natura, per cui l'oculista, sulla
base del sospetto clinico, deve ricorrere al laboratorio di microbiologia
per eseguire lo striscio congiuntivale, la ricerca di esosinofili e gli
esami microscopici e colturali che permettono una diagnosi di certezza e
una terapia mirata.