L'identità personale e sociale in una mailing list, data l'assenza di
compresenza corporea e di altre informazioni percettive, è riconosciuta principalmente
solo in base a quanto dichiarato dall'utente. Ciò è vero in particolare (ma non solo)
per il caso ormai tipico dell'appartenenza di genere sessuale, qui riconoscibile solo dal
nome dichiarato. L'indirizzo di posta elettronica a questo
proposito non è un indizio sempre sufficiente, sia perché talvolta è costituito da
acronimi indecifrabili, sia perché certe categorie di utenti (tipicamente chi ha accesso
alla configurazione di server Internet) possono facilmente attribuirsi nomi che non
corrispondono al proprio sesso [1] . Bisogna quindi
fidarsi di quanto viene dichiarato e al massimo si può fare attenzione a indizi che
possono far pensare a un inganno. Il cambio di identità, specie sessuale, è un esercizio
molto praticato nella telematica amatoriale, di solito per fini scherzosi, e casi di
questo tipo si sono verificati anche in PLAZA.
Riportiamo in appendice al capitolo (parte II) alcuni
estratti dal caso più interessante. |