[_Home_] [_ Torna al Frontespizio _] [_ Torna all'Indice Generale _] [_ Indietro _] [_ Avanti _] |
---|
Weaver scompone il fenomeno della comunicazione in
tre livelli, ognuno con un suo specifico problema di
riferimento:
Weaver poi introduce lo schema base di un sistema di comunicazione distinto nelle sue componenti essenziali [Shannon e Weaver 1983, 6]. Secondo tale schema, un sistema della comunicazione è composto da una sorgente di informazione, che sceglie un messaggio tra vari possibili e lo invia a un trasmettitore (o trasmittente, o emittente), il quale lo codifica in un segnale, che viene inviato tramite un canale (o mezzo, ad esempio l'aria per un messaggio verbale) ad un ricevitore (o ricevente). Il mezzo (o medium), e di conseguenza il segnale, normalmente viene disturbato da eventi casuali, cosicché il segnale ricevuto sarà diverso da quello inviato. Ma se la codifica è stata fatta in modo da tener conto di tale effetto, se la capacità del canale è adeguata e se il disturbo è probabilisticamente prevedibile [1], si può ridurre il possibile equivoco a una quantità piccola a piacere [2]. Il ricevitore decodificherà il segnale ricevuto ricostruendo così il messaggio iniziale, che invierà finalmente a destinazione (al destinatario). |
[_ Torna al Frontespizio _] [_ Torna all'Indice Generale _] [_ Indietro _] [_ Avanti _] |
---|
[1] A tale proposito, in
cibernetica si fa una distinzione tra disturbo, che ha
caratteristiche prevedibili e quindi eliminabili, e
rumore, che ha caratteristiche non prevedibili [Carlà 1967]. Torna Su |