BIOGRAFIA
Il gruppo rock METAMORFOSI nasce nel 1970 dalla
fusione della band "I FRAMMENTI" e l'incontro con il cantante
Jimmy Spitaleri.
Dopo un breve periodo di prove per la composizione di nuovi brani, il gruppo incide
il suo primo LP "....E
FU IL SESTO GIORNO"
con la casa discografica VEDETTE: il disco viene messo in commercio il 29
maggio 1972.
I brani contenuti come "CREPUSCOLO", "HIROSHIMA", "E
LUI AMAVA I FIORI", mettono sempre I'uomo al centro dell'universo, con i
suoi errori, le sue paure e le sue speranze.
Enrico Olivieri, Jimmy Spitaleri e Roberto Turbitosi
, sempre alla ricerca di nuove esperienze musicali e di nuove sonorità, si mettono al lavoro
per comporre ed arrangiare "INFERNO"
, un'opera rock tratta dalla Divina Commedia di Dante Alighieri.
Durante questo periodo escono dal gruppo il chitarrista
Luciano Tamburro ed il batterista
Mario Natali, rimpiazzato da
Gianluca Herygers.
I METAMORFOSI sono pronti per incidere "INFERNO" con il nuovo e definitivo organico,
formato da Jimmy Spitaleri, Enrico Olivieri, Roberto Turbitosi, Gianluca Herygers.
Dopo una breve pausa, il disco esce il 30 gennaio 1973, sempre con la casa discografica VEDETTE.
Con questo LP il gruppo trova la sua reale identità, con un linguaggio musicale che va dal rock, al jazz, al classico e che verrà successivamente definito ROCK-PROGRESSIVE.
Sulla solida ritmica di batteria, basso e pianoforte, si avvicendano interventi di sintetizzatore, tastiere e voce.
I compositori prendono in prestito lo schema infernale di Dante Alighieri, per poter levare il loro grido di protesta, denunciando i mali della società e coloro che contribuiscono ad alimentarli.
Dopo aver fatto un tour nel Veneto e Friuli insieme a FLEA, GARYBALDI ed R.R.R., aver suonato allo Stadio Flaminio di Roma ("Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze",1972) al Palasport di Roma ("Festival della Musica Popolare",1973) e tenuto concerti in clubs e teatri, il gruppo si scioglie, seguendo il destino di coloro che si ostinano con naturalezza e semplicità a dire quello che pensano, e suonare e cantare la musica in cui credono senza scendere a compromessi e fare I'occhiolino a quel tipo di musica che fa vendere al discografico qualche copia in più.
Passano 22 anni durante i quali Enrico Olivieri e Jimmy Spitaleri non abbandonano mai l'idea di completare il discorso musicale aperto con "INFERNO" e, nella primavera del 1995, anche grazie all'incontro con il discografico Massimo Guarini ed il giornalista Guido Bellachioma, i due decidono di riprendere il cammino interrotto cominciando a preparare "PARADISO".
Nel novembre del 1995 il gruppo incide un brano dal titolo
"MURUROA", riprendendo il vecchio discorso contro il nucleare iniziato 23 anni
prima con "HIROSHIMA": il brano uscirà su una raccolta di brani progressive
per l'etichetta "PROGRESSIVAMENTE ITALIA" (GMP002).
Per i METAMORFOSI, il 6 settembre 1996 è una data storica: il gruppo si esibisce di fronte al pubblico di PROGRESSIVAMENTE FESTIVAL al Testaccio Village di Roma, una rassegna durante la quale eseguono e registrano dal vivo "lNFERNO".
La formazione è composta da Jimmy Spitaleri ed Enrico Olivieri, e dai nuovi acquisti Fabio Moresco alla batteria e Leonardo Gallucci al basso. Al mixer l'inseparabile Sandro Borgioni. Il consenso del pubblico (circa 3.000 persone) è unanime, ed il gruppo riprende vitalità per proseguire con la preparazione di "PARADISO", un'opera rock che, insieme al "PURGATORIO", andrà a completare il progetto "DIVINA COMMEDIA" di METAMORFOSI. Il CD uscirà nel 2004.
Alla realizzazione di questo lavoro parteciperà anche il diciottenne
Marco Maracci (pianista e tastierista) che farà da supporto ad Enrico Olivieri.
Questo elemento è molto importante per i METAMORFOSI, perché è la testimonianza della continuità
di un genere musicale che è - e sarà sempre in evoluzione. Infatti, oltre alla produzione
di nuovi brani, l'impegno futuro di METAMORFOSI sarà quello di appoggiare la
formazione di giovani musicisti e nuovi gruppi, che possano portare avanti il
discorso PROGRESSIVE, inteso come sperimentazione e ricerca
musicale, nonché come fusione di generi diversi, al fine di creare opere
musicali che possano lasciare una valida testimonianza nel tempo: dopo
tanti anni dalla sua uscita, "INFERNO"
è ancora ascoltato con interesse e curiosità dalle nuove generazioni e dai
giovani musicisti, gli stessi che hanno gremito le platee di "Roma
Estate" e del "Testaccio Village" nei
successivi concerti del gruppo.