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Negli impianti industriali moderni è diventato estremamente importante monitorizzare i consumi di energia, onde ripartire i costi all'interno dello stabilimento stesso. Uno dei principali veicoli per il trasporto dell'energia (soprattutto utilizzata nel riscaldamento, è l'acqua surriscaldata. Calcolare quanta energia viene ceduta da un circuito chiuso (quale è nella quasi totalità dei casi) è abbastanza semplice, in quanto è sufficiente monitorizzare:
L'energia è quindi: ( Portata * Conten. Termico Mandata) - ( Portata * Conten. Termico ritorno) Le temperature si misurano direttamente in °C. La portata si misura di solito sulla mandata ed è espressa in Kg/h o t/h. Il contenuto termico per Kg di acqua si deduce matematicamente dalle temperature, per confronto con la seguente tabella:
Come potete osservare la differenza di contenuto termico tra varie temperature è minima, considerando anche che l'acqua surriscaldata di stabilimento raramente supera i 140°C. Per ottenere l'energia in Kj basta moltiplicare le Kcal per 4.20219. Ciò che fà enorme differenza è la correttezza della misura di portata H2O surriscaldata. Infatti l'acqua varia notevolmente il proprio peso specifico a secondo della temperatura. Infatti:
Dato che, normalmente, il dispositivo di misura viene calcolato per una determinata condizione di lavoro (temperatura e pressione), è bene farsi dare dal costruttore il fattore di compensazione per variazioni rispetto al punto di calcolo.
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Modificato
il lunedì 09 settembre 2002
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