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20 E per concludere una prova di stampa

Quel che ci interessa veramente, per gli scopi di questa guida, è la corrispondenza del disegno vettoriale alla forma del marchio originale. E questa corrispondenza, come potete osservare, c'è tutta. Più ancora c'interessa poi la ridimensionabilità e la stampabilità del nostro marchio vettoriale, che deve garantirci a qualsiasi fattore di ingrandimento una qualità di stampa ottima, dipendente soltanto dalle capacità del dispositivo di stampa adoperato. Una caratteristica che sarebbe impossibile attenderci dall'originale bitmap da cui siamo partiti.

Per verificare la bontà del lavoro compiuto, concludiamo questa guida con un test di stampa. Utilizziamo a tal fine una qualsiasi stampante a getto d'inchiostro, avendo cura di stampare e confrontare un medesimo particolare notevolmente ingrandito sia della bitmap sia della sua copia vettoriale. Nell'immagine seguente - l'ultima - potete appunto osservare la differenza che si ottiene effettuando una stampa alla risoluzione di 720 dpi dell'angolo superiore destro della ghirlanda di foglie che circonda il globo, ingrandita fino ad occupare un intero foglio A4. A sinistra la stampa del particolare ingrandito dall'immagine bitmap, a destra la stampa dello stesso particolare ingrandito dal disegno vettoriale. Credo che la differenza sia sufficientemente evidente da non richiedere ulteriori commenti.

Anzi sì, un'ultima precisazione. Il marchio vettoriale dell'UNICEF realizzato in questa prova pesa in tutto appena 22 Kb: un bel guadagno, considerando che potremmo stirarlo fino a fargli occupare svariati metri quadrati e continuare a stamparlo senza alcuna perdita di qualità!

[Confronto tra la stampa di un particolare ingrandito del marchio bitmap (a sinistra) e la stampa del medesimo particolare ingrandito del marchio vettoriale]

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Aggiornato Tuesday, 30-Jul-2002 16:26:10 CEST

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