Immaginate di dover realizzare un cartellone pubblicitario di alcuni metri quadrati, di quelli che si vedono continuamente sulle strade. In un angolo della composizione grafica dovrà campeggiare, ben visibile, il logo dell'UNICEF. Per una serie di sfortunate circostanze - giorni festivi, impossibilità di ricevere in tempo i supporti autorizzati dal committente per l'acquisizione del marchio (pellicole ad alta risoluzione, file grafici, specifiche cromatiche), ecc. - non avete altro originale dal quale partire che un marchietto dell'UNICEF, stampato su una lettera pubblicitaria recapitatavi casualmente per posta. Prendete il righello e vi accorgete che il marchietto misura appena 5,50 x 1,25 cm: è veramente microscopico! Come farete ad ingrandirlo fino ai 70 cm che occorrono per la stampa finale del vostro cartellone, senza che appaia terribilmente sgranato? Rinunciate all'incarico?
Per vostra fortuna non occorrerà arrivare a tanto: avete infatti un ottimo alleato in CorelDRAW, programma che vi consentirà di vettorializzare l'immagine del marchietto acquisita tramite scanner e di ingrandirla, senza perdite di qualità, fino alla misura finale necessaria per la stampa.
Chi ha un po' di esperienza di elaborazioni grafiche su computer sa bene che un'immagine acquisita da scanner può essere riprodotta senza perdite di qualità solo se non si alterano significativamente le sue dimensioni originali.
Una simile immagine, detta
tecnicamente bitmap, porta con sé anche una serie di altre limitazioni,
delle quali il grafico pubblicitario deve necessariamente tenere conto: nel caso
di un marchio stampato, ad esempio, la bitmap acquisita da scanner mostrerà la
retinatura caratteristica della stampa, tanto più visibile quanto più è piccolo
l'originale di partenza e minore è la risoluzione a cui è stato stampato. I
colori poi, a causa dei vari passaggi richiesti (stampa originale
-->
scanner -->
computer -->
stampa finale), rischiano di diventare sensibilmente diversi da quelli definiti
nelle specifiche del marchio da riprodurre. Inoltre, una bitmap aumenta
esponenzialmente il suo peso in megabyte con il crescere delle sue dimensioni in
pixel, e ciò può portare rapidamente al collasso
anche i computer più potenti.
La vettorializzazione risolve
radicalmente tutti questi problemi. In che modo? Sostituendo alla bitmap
generata dallo scanner una copia il più possibile fedele dell'immagine di
partenza, fatta però non più di pesanti e non ridimensionabili tessere
di
mosaico, come è in effetti una bitmap, ma costituita invece da forme geometriche
colorabili – linee rette, spezzate, curve, figure chiuse – che si sovrappongono
e si intersecano in vario modo, portando con sé alcuni innegabili vantaggi:
scarsissimo peso in termini di memoria occupata (spesso pochi Kb)
ridimensionabilità illimitata (si possono ingrandire o rimpicciolire a volontà)
massima flessibilità (si possono modificare facilmente forme, proporzioni e colori).
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Scegliamo la bitmap da vettorializzare
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Aggiornato Tuesday, 30-Jul-2002 16:26:32 CEST