"Colui che desidera vivere appieno
il suo cristianesimo, non può sopportare che esso sia circoscritto
negli stretti limiti di alcune pratiche religiose, che sia ridotto
all'applicazione di una vaga prospettiva morale. Vuole che la sua
fede raggiunga dimensioni adulte, dando così un senso alla sua
esistenza fin nei minimi particolari, un senso all'esistenza
dell'umanità e dell'universo.
La sua
religione (legare l'uomo e il mondo a Dio), egli vuole viverla in
tutta la sua vita, incontrando il Cristo sempre e ovunque, al centro
stesso di quell'esistenza concreta dove egli è "inviato" non come ad
un agguato, ma per l'appuntamento d'amore di ogni
istante.
Per giungere a
questo egli deve vedere sotto una nuova luce la propria vita, la
vita dei suoi fratelli, del suo ambiente; il suo deve essere uno
sguardo pieno di fede e di speranza e ansioso di una risposta di
Carità.
Egli deve
scoprire il piano del Padre sul mondo, le vere dimensioni
dell'evento ed esercitarsi a vedere la vita in questa nuova
luce."
Michel
Quoist
|