6 giugno '01. Si infiamma la Macedonia
...LA RABBIA DEI MACEDONI ESPLODE A BITOLA, STASERA, NEL SUD DEL PAESE...ALLE FIAMME PRIMA UNA TRENTINA DI NEGOZI DI PROPRIETA' DI ALBANESI...POI I MANIFESTANTI PASSANO AD ATTACCARE LE CASE DEGLI ALBANESI, COMINCIANDO DA QUELLA DEL VICE-MINISTRO DELLA SANITA' CHE AL TELEFONO ACCUSA: LA POLIZIA NON SOLO NON CI DIFENDE, MA E' COMPLICE DEGLI AGGRESSORI...RISUONANO ANCHE SPARI. SI PARLA DI FERITI. IL COPRIFUOCO PROCLAMATO A PARTIRE DALLE 22 NON E' SERVITO A FERMARE LE VIOLENZE. INNESCATE DALL'AGGUATO NEL QUALE STAMATTINA A TETOVO I GUERRIGLIERI SEPARATISTI ALBANESI HANNO UCCISO CINQUE RISERVISTI MACEDONI. MA ALIMENTATE ANCHE DAL CLIMA CREATO DALL'ANNUNCIO DEL PRIMO MINISTRO GEORGIEVSKY DOPO QUESTO EPISODIO, DICHIARANDO VOLER CHIEDERE AL PARLAMENTO LA PROCLAMAZIONE DELLO STATO DI GUERRA CONTRO I GUERRIGLIERI DI ETNIA ALBANESE. GLI STATI UNITI HANNO SUBITO CHIESTO DI NON COMPIERE QUESTO GESTO CHE POTREBBE PREGIUDICARE IL NEGOZIATO, STRADA INSOSTITUIBILE DA AFFIANCARE AD UNA MISURATA RISPOSTA MILITARE. IL TIMORE E' CHE, COME ACCADE IN QUESTE ORE A BITOLA, LA SITUAZIONE POSSA DEGENERARE IN GUERRA CIVILE IN TUTTO IL PAESE. QUESTO COLPIREBBE IN MODO INDISCRIMINATO NON SOLO LA GUERRIGLIA MA ANCHE I CIVILI ETNIA ALBANESE CHE RAPPRESENTANO OLTRE IL 22 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE MACEDONE. A TETOVO, PRINCIPALE CAMPO DI BATTAGLIA, LA GENTE E' ORMAI ALLO STREMO. E ANCHE A SKOPIJE GLI SCONTRI SI FANNO SENTIRE. ALCUNI SPARI HANNO COLPITO OGGI ANCHE L'UFFICIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA...