16 gennaio '01. Dieci anni dal Golfo
...Dieci anni fa, come stanotte, il cielo su Bagdad si illuminò, cominciò la pioggia di bombe...
L'attacco alleato strappò in soli 38 giorni il Kuwait a Saddam Hussein che l'aveva annesso nell'agosto precedente come diciannovesima provincia irachena...
28 paesi, molti arabi, coalizzati con gli Stati Uniti, una macchina da guerra senza precedenti, che distrusse 4000 dei 4250 carri armati, 2600 dei 3400 pezzi di artiglieria e 110mila dei 550mila soldati di Bagdad...
Il presidente americano di allora, George Bush, fermò l'operazione a un passo dall'eliminazione di Saddam Hussein, che fu tenuto lì a presidiare il paese in mancanza di successori credibili e per non lasciare campo libero all'Iran Komeinista.
Saddam sotto schiaffo durante tutta la successiva era Clinton, a prezzo di un tremendo embargo che ha messo in ginocchio milioni di abitanti e con bombardamenti che si ripetono ad ogni violazione...
Insomma, la guerra non è più finita da allora. E neppure la sfida del dittatore.
Dieci anni dopo, Saddam Hussein è ancora pronto a lanciare provocazioni al presidente di oggi, figlio del suo grande rivale di allora, George Bush Junior che si insedia fra quattro giorni alla Casa Bianca, portando nell'Olimpo americano proprio gli uomini della guerra del Golfo. Il segretario alla difesa del padre, Dick Cheney, promosso vicepresidente, e il comandante interforze Collin Powel, promosso segretario alla difesa.
E ieri Saddam ha voluto che fosse suo figlio Uday ad annunciare al figlio di Bush che il Kuwait deve tornare irakeno, diciannovesima provincia, come dieci anni fa. Domattina il rais parlerà alla nazione.